di ERICA DI BLASI
ore 11.36 del 12 settembre 2015
Una ventina di attivisti attacca nella notte il cantiere dell’alta velocità con fuochi artificiali e petardi. Denunciati in nove: sono anziani valligiani
L’attacco, preparato per dimostrare che “l’opposizione al Tav non ha età”, è stato rivendicato dal movimento No Tav con un comunicato ufficiale: “Dopo questa notte – vi si legge – possiamo dirlo con certezza, tutti possono partecipare alla resistenza No Tav”. La nota ironizza poi sull’intervento delle forze dell’ordine: “Dopo una gioia iniziale per aver portato a termine un’altra grande operazione, qualche conto non torna più molto bene. Questa volta gli arrestati sono tutti over 60 con alcuni picchi che sfiorano gli 80. I giovani invece sono al presidio di Venaus che attendono notizie e svegliano i genitori e gli avvocati nel pieno della notte”. Secondo il comunicato, l’iniziativa è stata “identica a quella che ha portato sabato scorso all’arresto di otto giovani No Tav” ma forse è “troppo scomodo ammettere che anche nove anziani possono fare alcuni km di sentieri, travisarsi, lanciare cosa vogliono all’interno del cantiere ed essere fermati solo perché di loro iniziativa scelgono di non fuggire?”.
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