Asti: Famiglia da 5 anni senza lavoro, gas luce e cibo. “E’ stato un errore tornare in Italia”

La società civile tanto solidale che governa anche la regione piemonte per questa famiglia NON HA SPAZI DI ACCOGLIENZA 
Il Comune il massimo che ha fato è segnalare i nominativi ad aziende della zona per farli lavorare. 35 euro al giorno per loro non possono essere stanziate.
Solidarietà, ma solo verso i non italiani altrimenti è razzismo
 
 
La disperazione che nasce dall’indigenza, il senso di frustrazione e la sofferenza per una vita che non si riesce a cambiare nonostante gli sforzi e la buona volontà. La crisi economica è un bulldozer che cancella progetti, sogni e futuro soprattutto se non si ha più l’età per chiudersi la porta alle spalle e cercare futuro altrove, magari all’estero. Lo sa bene Angela Falcone, 49 anni di Refrancore, lei che all’estero ci ha vissuto trent’anni prima di ritornare in Italia. Una decisione che senza preamboli definisce «il più grande errore della sua vita».
Lo spiega al fotografo, ai giornalisti e ai suoi concittadini in un giovedì sera come tanti sulla piazza del paese, davanti alle scuole elementari. In mano uno striscione per chiedere «lavoro e dignità», nel cuore la paura di affrontare un altro mese senza gas, luce e cibo. Il marito di Angela, Vincenzo (53 anni) lavora nei cantieri messi a bando dall’Unione Collinare Via Fulvia e a casa porta 500 euro. Troppo pochi per sfamare una famiglia di tre persone, in cui c’è un figlio ventenne disoccupato. Dopo lo sfratto, la famiglia di Angela vive da due anni e mezzo ospite nella casa di un’amica. «Non le posso pagare l’affitto, così come le spese. Per campare ci affidiamo all’aiuto della Caritas o dei vicini che ci portano da mangiare. Non può andare avanti così» spiega Angela, la voce strozzata per l’emozione e la rabbia.
La rabbia sì, perché in Germania il lavoro c’era. E’ stata dura la vita di Angela, malata diabetica. A 12 anni si trasferisce con il fratello dalla provincia di Salerno in Germania dove lavora in una pizzeria. A 15 sposa Vincenzo, muratore, e ha il primo figlio. Ne seguiranno altri quattro. «Tutti ragazzi fantastici» spiega. Nel 2004 la decisione di tornare in patria con quattro dei cinque figli, seguendo una famiglia di Refrancore conosciuta oltre confine. Qui arrivano i primi lavoretti saltuari per il marito e i figli poi però sopraggiunge la grande crisi. I ragazzi tornano in Germania, tranne il più piccolo che rimane con i genitori ma per lui, così come per il padre, il lavoro manca. «Chiedo al Sindaco e al Comune di darmi una mano. Di aiutare la mia famiglia. Abbiamo bisogno di lavoro, senza quello non abbiamo dignità».
Dal Comune rispondono che quanto era possibile è già stato fatto. «Abbiamo ascoltato le problematiche della signora, purtroppo comuni a molte altre famiglie astigiane in questi tempi di crisi. Abbiamo segnalato i nominativi ad alcune ditte della zona ma purtroppo non c’è lavoro. Come amministrazione cerchiamo di fare il possibile» spiega il sindaco Mario Mortara. Due settimane fa, rivela Angela, lo sconforto ha avuto la meglio sul coraggio che la contraddistingue. Sdraiata sul suo letto rivela che avrebbe ingurgitato qualche tranquillante di troppo. Voleva farla finita. «E’ stato mio marito a salvarmi. Mi ha vista priva di sensi ed è intervenuto, schiaffeggiandomi e facendomi vomitare quello che avevo preso» sospira Angela.
In piazza davanti alle scuole elementari la donna è combattiva, sembra aver recuperato determinazione e voglia di vivere. «E’ stato un momento di debolezza, di disperazione. Ad animarmi ora è la rabbia perché non è giusto: non vogliamo la carità, solo un lavoro. Siamo gente onesta. In Germania avevamo un futuro, delle certezze. Lì lo Stato c’era». Chiediamo se pensa mai di ripartire. «Sì se potessi ma con i miei problemi di salute è impossibile ricominciare da capo. E’ stato un errore tornare in Italia. Mi piange il cuore ad ammetterlo, ma se potessi non lo farei più».
 
Lucia Pignari
 
Asti: Famiglia da 5 anni senza lavoro, gas luce e cibo. “E’ stato un errore tornare in Italia”ultima modifica: 2015-08-06T23:00:28+02:00da davi-luciano
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