AMERICANOLATRIE : LA NOSTAGIE DU MAITRE COLONIAL DE JADIS SE REPORTE CHEZ CERTAINS AFRICAINS SUR LE NOUVEAU MAITRE COLONIAL AMERICAIN …

YVZ pour PANAFRICOM / Avec LLB – EODE-TV/ 2015 07 26/

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PANAF - Obama au Kenya (2015 07 26) FR

Lamentable !

La visite d’Obama au Kenya est l’occasion d’un nouveau déluge d’américanolâtrie (*). Visiblement beaucoup d’africains ne savent toujours pas qui est vraiment Obama !

 LUC MICHEL REMET LES PENDULES A L’HEURE SUR AFRIQUE MEDIA !

 Sur le plateau du DEBAT PANAFRICAIN sur AFRIQUE MEDIA TV ce dimanche 26 juillet, Luc MICHEL a eu des mots aussi durs que justifiés face à certains panelistes qui se sont laissés une fois de plus prendre au masque noir d’Obama et célébraient sa visite. La visite indécente du président américain dans une Afrique où les USA déstabilisent 15 pays africains, ont installé via l’AFRICOM 34 bases militaires et détruit la Jamahirya libyenne du guide Kadhafi (Sarkozy n’étant que le porteur de valise de Washington) est une honte pour tous les africains.

 “Obama n’est ni noir ni blanc, ni même américain, il est le visage du lobby militaro-industriel américain et a été choisi pour rénover l’image des USA dégradée par Bush II”, rappelle Luc MICHEL aux obamanolâtres ..

 * Voir la video sur EODE-TV : https://vimeo.com/134567908

 SUR LES RESEAUX SOCIAUX, LA LECON DE FRANTZ FANON …

 La position de Luc MICHEL est en phase avec la totalité des fans d’AFRIQUE MEDIA, notamment sur le GROUPE OFFICIEL AMTV de Facebook.

 Voici une remarquable réaction d’un supporter de la chaîne panafricaine, Derentine Rovout, ce 26 juillet : « Image pitoyable !!! Rien que le fait d’accueillir ce nègre de service sur le sol Africain est un vrai scandale. Ce pauvre type représente à lui tout seul la pire des catastrophes qui pouvait arriver à l’Afrique. Car c’est le président USA qui aura infligé le plus de mal à l’Afrique. Mais comment un Africain sincère et bien informé peut-il avoir la moindre sympathie pour un tel individu sans penser au désastre qu’il a commis en LYBIE, a son implication acharnée dans l’assassinat honteux de notre guide KHADAFI et à la déportation du président GBAGBO chez ses maîtres blancs….

Abraham Lincoln s’est battu seul contre vents et marrées pour l’abolition de l’esclavage. Paradoxalement, ce descendant d’esclave se déchaîne avec une force inouïe pour soumettre l’Afrique au néocolonialisme et l’impérialisme. Et on aura toujours des Africains pour lui trouver des excuses, parce qu’il est soit disant noir comme eux.

Dans ce car, je conseillerais simplement à ceux là de lire ou de relire l’ouvrage « PEAU NOIRE, MASQUES BLANCS » publié en 1952 par notre célèbre Frantz FANON. Ce livre est une sorte de décryptage de l’aliénation. J’espère que ce livre pourra aider ainsi les Africains qui admirent leur bourreau à se libérer des complexes dont ils sont victimes par le fait de l’esclavage et du colonialisme. En permettant à ces Africains noirs de retrouver la voie de la désaliénation.

Me concernant, je ne pardonnerais jamais à cet esclave du complexe militaro-industriel pour avoir annihilé la Libye rayonnante de Kadhafi, d’avoir déstabilisé la Côte d’Ivoire et déporté son président élu, d’avoir favorisé le terrorisme pour anéantir l’Afrique, d’avoir implanté les bases militaires USA pour soumettre mon Afrique…etc. »

 NE PAS DIRE « JE NE SAVAIS PAS » !

 Dès le 16 novembre 2008, jour de la victoire d’Obama à la présidentielle américaine, Luc MICHEL donnait la mesure exacte de l’imposture du soi-disant « président noir » :

 * Lire : Que penser de la victoire d’Obama et de l’imposture de l’ « Obamania ». LES « BONS ETATS-UNIS » CA N’EXISTE PAS !

sur http://www.pcn-ncp.com/PIH/pih-081116.html

 YVZ / PANAFRICOM

(*) Lire : http://www.lalibre.be/light/societe/airforce-one-michelle-ces-bebes-kenyans-marques-du-sceau-de-la-visite-d-obama-55b3ab3335708aa4372fb04c

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Italia: i numeri-monstre della crisi bancaria latente

ovviamente il problema non è capire perché (e certo non ci vuole una scienza) le banche non riescono ad incassare quanto estorto per cui cumulano debiti, ma salvare le banche. E’ la democrazia bellezza, chi tocca le banche e ne limita il potere (vedi Orban, Putin, Ghedafi) sono dittatori. Mai pensato qad aiutare la gente CHE PERDE IL LAVORO E PER QUESTO DIVENTA INSOLVENTE??!!
Ma in una nazione dove non esiste il reddito di cittadinanza e si lascia che la gente si ammazza c’è poco da vantarsi di esser moralmente superiori
 di Giuseppe Masala – 20/07/2015
Fonte: Zeroconsensus
 
Il sistema bancario italiano affonda in un mare di crediti inesigibili. Siamo alla viglilia della più grande socializzazione delle perdite della storia? [G. Masala]

banche
Mentre tutto il mondo guarda alle drammatiche vicende greche in Italia si consuma – nel silenzio generale – un dramma economico altrettanto grave e che potrebbe avere ripercussioni sociali altrettanto drammatiche: la crisi del sistema bancario. Probabilmente fino ad ora questa crisi latente non è esplosa nella sua virulenza solo grazie al Quantitative Easing della BCE che concede alle banche notevole liquidità.
 
A leggere i rapporti dell’Associazione Bancaria Italiana però non vi è alcun dubbio: il sistema bancario italiano affonda in un mare di crediti inesigibili.  A leggere gli ultimi dati resi pubblici – risalenti a maggio 2015 – i crediti inesigibili ammontano alla cifra stratosferica di 194 miliardi e 700 milioni di euro, con una crescita rispetto allo stesso mese del 2014 di oltre 25 miliardi.
 
Come fa notare il sito di informazione finanziaria Zerohedge se ai crediti in sofferenza venissero aggiunti anche i crediti incagliati, quelli con pagamenti in ritardo inferiori ai 90 giorni e quelli ristrutturati (cioè venduti a sconto a società specializzate nel recupero) è molto probabile che il famoso aggregato che gli anglosassoni chiamano NPL (Non Performing Loans) abbia superato la stratosferica cifra di 300 miliardi di euro.
E’ evidente che di fronte a simili cifre – pari a quasi un quinto di tutto il Prodotto Interno Lordo italiano – il governo si stia muovendo con urgenza (ma anche con molta discrezione) per costituire la famosa Bad Bank dove smaltire questa valanga di crediti in sofferenza. A tale proposito Il Sole 24 Ore ci informa che il ministro Padoan si è recato a Bruxelles per trattare con i commissari europei sulla costituzione di questo veicolo. Sempre il Sole informa che esso sarà a totale carico pubblico e quindi i rischi di perdite ricadranno sull’Erario già stressato da un debito pubblico in ascesa esponenziale (siamo ormai a 2218 miliardi di euro).
 
Per il momento zeroconsensus non si esprime sulla possibile soluzione ipotizzata che rappresenterebbe la più grande socializzazione delle perdite della storia d’Italia. Meglio attendere gli eventi e limitarsi a sottolineare la gravità della situazione.
 
Come se non bastasse, la “linea della palma” (per dirla con Leonardo Sciascia)  dei fallimenti e semifallimenti bancari continua a spostarsi sempre di più verso nord.
 
Le ultime situazioni problematiche sono quelle relative a:
1) Banca Marche,  le cui condizioni sono talmente disperate che manco il commissariamento della Banca d’Italia sembra aver dato buoni frutti e ormai, per evitare la liquidazione coatta, si parla apertamente di un intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
2) La Cassa di Risparmio di Bolzano (Sparkasse) ha subito nel 2014 perdite per 200 milioni di euro (su 470 milioni di capitale) a causa dei crediti inesigibili. Per ripianare la precaria condizione gli azionisti vedranno tagliato il valore delle proprie azioni e saranno chiamati ad un corposo aumento di capitale: un vero e proprio bail-in all’italiana ma con accento altoatesino.
 
La verità è che se il mare greco segna burrasca quello italiano non è meno pericoloso, anche se tutti fanno finta di nulla.
 
 
Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

Manifestazione di Kafr Qaddum, le forze israeliane sparano alla testa di un ragazzino

il racconto del corriere è un pò diverso,  che caso. Israele è sempre il faro della civiltà ma d’altronde in Occidente chiunque manifesti dissenso FINISCE CARICATO dai guardiani dell’ordine costituito.Chi manifesta contro qualcosa è sempre in torto a prescindere.

Si chiama democrazia, mica si può contestare, fascisti!
A proposito, a Berlino si terranno le olimpiadi ebraiche, 14esima edizione,  ma non è razzismo. Quando fanno quelle musulmane, buddiste, o solo cristiane? Per non esistere questa lobby è assai influente però.Oops roba antisemita.

25/7/2015
  
Nablus-Pic e Quds Press. Venerdì 24 luglio, un ragazzino palestinese di 13 anni, Mohamed Bashar, è stato ferito alla testa da un proiettile sparato dalle forze di occupazione israeliane durante una manifestazione pacifica a Kafr Qaddum, a ovest di Nablus. Bashar è stato ricoverato all’ospedale Rafidia.
Fonti locali hanno riferito che la manifestazione è stata violentemente attaccata dai militari israeliani e che sono scoppiati scontri con i giovani che protestavano contro la chiusura della strada principale cittadina e l’invasione di decine di forze di occupazione.
I soldati hanno occupato diversi tetti delle case e hanno sparato lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti di gomma sui giovani manifestanti e sulle abitazioni.
Un veicolo israeliano ha anche spruzzato della “skunk water”, acqua contaminata e puzzolente, contro le abitazioni palestinesi come misura punitiva contro le proteste settimanali.
 
© Agenzia stampa Infopal
E’ permessa la riproduzione previa citazione della fonte “Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it

GEOPOLITIQUE/ LUC MICHEL SUR AFRIQUE MEDIA TV CE DIMANCHE 26 JUILLET 2015

# EODE PRESS OFFICE /  Comprendre le débat sur AFRIQUE MEDIA TV

de ce dimanche (dans l’Emission LE DEBAT PANAFRICAIN)

sur le Sommet OCS-BRICS à Oufa en Russie :

 EODE PO - LM sommet ocs-brics (2015 07 26) FR

SOMMET OCS-BRICS A OUFA (RUSSIE), les BRICS, puissance économique,

allié à l’Organisation de Coopération de Shanghai, puissance

géopolitique (la « contre-OTAN »). Moscou et Pékin contre l’hégémonie

des USA. Vers un monde nouveau ? Quelle leçon pour l’Afrique ?

(par Luc MICHEL, Bruxelles)

 * LIRE l’analyse géopolitique fondamentale de Luc MICHEL :

EODE THINK TANK/ GEOPOLITIQUE / THESES SUR LA « SECONDE EUROPE » UNIFIEE PAR MOSCOU

Sur http://www.eode.org/eode-think-tank-geopolitique-theses-sur-la-seconde-europe-unifiee-par-moscou/

EODE PRESS OFFICE

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FALLITA LA RIVOLUZIONE COLORATA IN BURUNDI

Filippo Bovo per EODE Press Office / Con Oppione Pubblica (1)/2015 07 25/

EODE PO - BOVO burundi (2015 07 25) IT

Non deve sfuggire alla nostra attenzione quel che attualmente sta avvenendo in Burundi. Probabilmente per molti di noi questo piccolo paese africano, persino difficilmente individuabile nella cartina geografica, non gode di una particolare importanza. Eppure tale valutazione risulta profondamente erronea, giacchè il Burundi si trova ormai da tempo ad essere l’obiettivo dell’ennesima “rivoluzione colorata”, debitamente pianificata da Washington.

 Infatti, come denunciato in un suo articolo (2) dal giornalista Luc Michel, proprio nell’agosto del 2014, ovvero meno di un anno fa, a Washington s’è tenuto il Summit USA-Leader Africani, su forte impulso di Barack Obama, sempre più preoccupato dalla crescente influenza della Cina nel Continente Africano e determinato a contrastarla salvaguardando così quella statunitense, ormai sempre più declinante. In tale occasione, infatti, vennero individuati alcuni paesi i cui governi non risultavano graditi all’Amministrazione Obama, e si parlò apertamente d’operare un “regime change” che avrebbe messo al potere 13 nuovi capi di Stato.

 Il modello sarebbe stato quello delle “primavere arabe” (che avrebbero così trovato una loro presumibilmente altrettanto disastrata continuazione nelle ipotetiche “primavere africane”), da sostenersi ovviamente mediante il ricorso all’AFRICOM, ovvero il braccio africano della NATO, creato da Bush nel 2007. Tra le figure che dovevano essere immediatamente estromesse dal potere, vennero indicate Idriss Deby Itno del Ciad, Paul Biya del Camerun, Obiang Gnuema Mbassogo della Guinea Equatoriale, ma anche il Presidente del Burundi.

 La cosa che più sorprende è il fatto che gli Stati Uniti e i loro alleati residui in Africa, nel 2014, continuassero ancora a riporre fiducia verso il modello delle “rivoluzioni colorate” che, nella maggior parte dei casi, s’erano sempre dimostrate fallimentari. Ed infatti così è stato anche nel caso del Burundi: si sono infatti tenute le elezioni presidenziali, in un clima di palpabile tensione, ma il risultato è stato quello di una facilmente prevedibile vittoria del Presidente uscente Pierre Nkurunziza. Pure l’elevata partecipazione al voto, stimata fra il 70 e l’80%, fa capire come i metodi intimidatori assunti nei confronti della Presidenza uscente da parte delle opposizioni e dal “fronte occidentale” guidato da Washington siano serviti a ben poco.

 I russi hanno parlato espressamente di un tentativo di organizzare una “Maidan burundese” da parte di Washington, in ogni caso fallita. La Casa Bianca, comunque, non appena il risultato elettorale è stato reso ufficiale, ha subito condannato le elezioni tenutesi nel paese, disconoscendone la legittimità e la correttezza. Tale dichiarazione, comunque, cozza con quanto affermato dai vari osservatori, che hanno invece garantito sull’ormai raggiunta maturità elettorale del Burundi e della sua giovane democrazia. Ciò non impedisce comunque ai cultori delle “rivoluzioni colorate” di sbraitare, ormai sempre più soli ed inascoltati, contro un “pluralismo solo di facciata” come quello del Burundi, accusa che tuttavia ben si guardano dal dimostrare.

 Filippo BOVO (*)

 (*) Nato a Pisa nel 1983. Direttore Editoriale de l’Opinione Pubblica. Esperto di politica internazionale e autore di numerosi saggi. membro del Consiglio di esperti EODE.

 (1) articolo originale :

http://www.opinione-pubblica.com/2015/07/25/fallita-la-rivoluzione-colorata-in-burundi/

 (2) Luc MICHEL (in francese), PANAFRICOM/ QUI VEUT SEMER LE CHAOS AU BURUNDI ?  LES USA TOMBENT LE MASQUE !

http://www.lucmichel.net/2015/07/22/panafricom-qui-veut-semer-le-chaos-au-burundi-les-usa-tombent-le-masque/

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REVOLUTION DE COULEUR AU BURUNDI : LUC MICHEL CITE SUR ‘OPINIONE PUBBLICA’ (ITALIE)

EODE Press Office/ 2015 07 25 / avec Oppione Pubblica/

 Luc MICHEL cité sur le Site italien OPINIONE PUBBLICA par son éditeur Filippo BOVO dans un article consacré à la “révolution de couleur” tentée par les USA et le Bloc atlantiste au Burundi …

 EODE PO - BOVO burundi (2015 07 25) FR

* Lire (en italien) :

FALLITA LA RIVOLUZIONE COLORATA IN BURUNDI

Sur http://www.opinione-pubblica.com/2015/07/25/fallita-la-rivoluzione-colorata-in-burundi/

 Extrait (traduit de l’italien) :

« Le Burundi est maintenant la cible d’une autre “révolution de couleur”, dûment planifiée par Washington. En fait, tel que rapporté dans un article (*) par le journaliste Luc Michel, précisément en Août 2014, soit moins d’un an auparavant, le Sommet USA-African Leaders s’est tenu à Washington, sur une forte dynamique dirigée par Barack Obama, de plus en plus inquiet de l’influence croissante de la Chine sur le continent africain et déterminé à lutter contre celle-ci, sauvegardant ainsi la position des Etats-Unis, de plus en plus descendante. A cette occasion, en effet, il a identifié plusieurs pays dont les gouvernements ne sont pas bien vus par l’administration Obama, et a parlé ouvertement d’exploitation d’un mouvement de «changements de régime» qui mettrait au pouvoir 13 nouveaux chefs d’Etat.

Le modèle serait celui du “printemps arabe” (…) et de toute évidence ce mouvement doit être engagé grâce à l’utilisation de l’AFRICOM, à savoir le bras africain de l’OTAN, créé par Bush en 2007. Parmi les personnalités qui devraient être immédiatement chassées du pouvoir, ont trouve Idriss Deby Itno du Tchad, Paul Biya du Cameroun, Obiang Gnuema Mbassogo de la Guinée équatoriale, mais aussi le Président du Burundi … »

 (*) Cfr ? Luc MICHEL, PANAFRICOM/ QUI VEUT SEMER LE CHAOS AU BURUNDI ?  LES USA TOMBENT LE MASQUE !

http://www.lucmichel.net/2015/07/22/panafricom-qui-veut-semer-le-chaos-au-burundi-les-usa-tombent-le-masque/

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