discorso di Tsipras al popolo greco

anche i sedicenti antagonisti de sinistra italiana direbbero e farebbero la stessa cosa vero????????? Basti vedere l’andamento dell’IVA…. Imu Tasi Iuc Tarsu etc etc etc

 “La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.”

 http://www.studiolegalemarcomori.it/discorso-al-paese-di-tsipras/

USA HANNO PIANO B SE EURO SALTA: GUERRA PERMANENTE

1-300x208
Con un debito alle stelle e una bolla azionaria in imminente fase di deflagrazione, gli Stati Uniti cercano di arrestare il declino del loro impero alimentando una guerra globale permanente.
L’aggravarsi dell’eurocrisi compromette inoltre la stabilità del loro sistema di dominio in Europa, infatti senza la moneta unica gli Stati Uniti perderebbero lo strumento principale, dopo la NATO, per tenere al guinzaglio le nazioni europee e piegarle ai ricatti di Washington. Per riportare sotto la protezione euratlantica gli stati servi, gli Usa rispolverano quindi il fantasma di una nuova guerra fredda e seminano il caos in Ucraina, in Africa e in Medio Oriente. In questo contesto si inseriscono anche la minaccia del terrorismo islamico (ISIS) e la recente emergenza sbarchi dal Nord Africa, che mirano a tenere in vita la moribonda Unione Europea, obbligando i governi a cooperare in vista di un possibile intervento militare in Libia. Gli Stati Uniti sperano così di rinserrare i ranghi dell’alleanza atlantica, presupposto indispensabile per uno scontro decisivo contro la Russia.

Imprenditore 36enne si toglie la vita nel capannone dell’azienda

e perché mai i suicidi per crisi dovrebbero essere una notizia?? Se riguarda i greci, decimati anche loro, allora ci si indigna. In Italia i compagni alla Gennaro Carotenuto NEGANO (all’epoca dell’articolo poi governava l’amato liberatore Mario Monti)

martedì, 30, giugno, 2015
Brescia – Un giovane imprenditore di 36 anni  si è tolto la vita a Nave nel capannone della sua azienda meccanica, sulle pendici della Maddalena, dopo aver lasciato un biglietto di scuse ai familiari. L’ennesimo gesto di disperazione nell’Italia devastata da una crisi dalla quale non si intravede uscita. ne da’ notizia bresciaoggi
 
Il corpo è stato scoperto nel primo pomeriggio. L’imprenditore aveva regolarmente pranzato con la famiglia prima di compiere il gesto definitivo. I carabinieri, arrivati velocemente sul posto, non hanno potuto far altro che prendere atto dell’accaduto. E’ stato chiaro fin da subito che si trattasse di suicidio.

Lavoro, Istat: a maggio calano gli occupati, – 63mila in un mese

tanto se non lavori e non hai quindi un reddito passa tutto lo stato vero? Con la pressione fiscale al 75% dovrebbe averne di margine per garantire un tetto e vitto ai disoccupati / indigenti italiani giusto??????

martedì, 30, giugno, 2015

Dopo l’aumento del mese di aprile (+0,6%, pari a 159mila occupati), a maggio gli occupati sono diminuiti di 63mila unità (-0,3%) rispetto al mese precedente. E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat. 

A maggio, dunque, si “è dimezzata la crescita realizzata ad aprile, ma dobbiamo aspettare i prossimi mesi per vedere come si consolida questo dato e quali saranno gli effetti del Jobs act”, hanno spiegato i tecnici dell’Istat. Il tasso di occupazione, pari al 55,9%, cala nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a maggio 2014, l’occupazione cresce dello 0,3% (+60 mila) e il tasso di occupazione di 0,3 punti.

Monfalcone, sequestrate 4 aree alla Fincantieri, 4500 lavoratori a rischio

martedì, 30, giugno, 2015
 
I carabinieri del Noe di Udine si sono presentati, ieri, nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia), nel rione Panzano, per eseguire un’ordinanza del tribunale di Gorizia e sequestrare quattro aree destinate alla cernita e allo stoccaggio di rifiuti, prodotti da scarti di lavorazione. Sette persone, tra dirigenti e funzionari, sono state denunciate in stato di libertà con l’accusa di gestione illecita di rifiuti.
Il provvedimento, come spiegano i carabinieri del Noe, è scattato a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione che ha dato ragione alla richiesta iniziale del pubblico ministero che, inizialmente, era stata rigettata dal giudice per le indagini preliminari. Il procedimento è partito un anno e mezzo fa. Per quanto riguarda l’attività lavorativa dei dipendenti, spiega il Noe, questa potrà riprendere nel momento in cui la situazione sarà regolarizzata e i rifiuti verranno portati fuori dalle aree.
Fincantieri comunica in una nota che, in attuazione di un provvedimento emesso dal Tribunale penale di Gorizia, il comando carabinieri per la tutela dell’ambiente – Nucleo operativo ecologico di Udine, ha provveduto al sequestro preventivo di alcune aree del proprio cantiere di Monfalcone, destinate alla selezione dei residui di lavorazione, strategiche per il regolare svolgimento del ciclo produttivo. La richiesta di sequestro si inserisce nell’ambito di un’indagine avviata nel maggio del 2013, ed era stata già respinta dal gip presso il Tribunale di Gorizia, nonché da quest’ultimo Tribunale in sede di appello. A seguito dell’accoglimento del successivo ricorso per Cassazione presentato dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, il Tribunale isontino è stato nuovamente investito della questione e questa volta ha disposto la misura cautelare.
Fincantieri, ferma restando l’intenzione di assumere con urgenza tutte le opportune iniziative in sede giudiziaria al fine di ottenere la revoca di detta misura, che considera particolarmente gravosa anche in ragione dei danni che il permanere degli effetti della stessa potrebbe provocare, afferma di essere costretta, in ottemperanza al predetto provvedimento del Tribunale, a disporre da oggi la sospensione dell’attività lavorativa di tutto il personale coinvolto nel ciclo produttivo del cantiere di Monfalcone. In tutto, informa l’azienda, tra addetti diretti e indiretti, circa 4.500 persone. (la Presse)