gli indigenti che tentano il sucidio e per cui nessuno certo si straccia le vesti

ci sono umani da salvare dal mare altri da condannare a morte nell’indifferenza più totale. Questo grazie ai due pesi e due misure IMPOSTE DAL PENSIERO UNICO POLITICALLY CORRECT DELLA SOCIETA’ CIVILE.

Per queste persone qualcuno ha mai fatto fiaccolate o manifestazioni di solidarietà? Ha mai lottato affinché venissero garantiti vitto e alloggio????? NO?!?!! e allora non venitemi a parlare di discriminazione, ipocriti. Avete sentito parlare di loro ai tiggi?? E perché mai, gli italiani non sono indigenti, sono tutti ricchi e se il Dio Renzi dice che c’è la ripresa tutti in piazza a difendere il Pd dai “populismi”

 TARANTO: POVERA E AFFAMATA, 50ENNE TENTA SUICIDIO APRENDO GAS E TAGLIANDOSI LE VENE

26 giugno 2015

Ieri sera gli agenti del Commissariato di Manduria sono intervenuti in un casolare situato in contrada Pajone, all’interno del quale hanno trovato distesa sul suo letto una cinquantenne priva di sensi e con una evidente ferita da taglio al posto sinistro, da cui perdeva molto sangue.

Inoltre i poliziotti hanno constatato che le stanze erano sature di gas in quanto la stessa donna, qualche minuto prima del loro arrivo, aveva aperto la valvola della bombola della cucina. La malcapitata è stata affidata alle cure dei sanitari del “118”, nel frattempo giunti sul posto, e che hanno provveduto a trasportarla all’ospedale “Giannuzzi”

per le cure del caso.

L’abitazione è stata messa in sicurezza dagli stessi agenti i quali hanno provveduto a chiudere la valvola del gas e a far arieggiare gli ambienti. Sembrerebbe che alla base del tentativo di suicidio possa esserci lo stato di indigenza della donna, aggravato da precarie condizione di salute.

 Fonte tarantobuonasera

http://www.crisitaly.org/item/taranto-povera-e-affamata-50enne-tenta-suicidio-aprendo-gas-e-tagliandosi-le-vene/

 GROTTAZZOLINA: GIOVANE SI SUICIDA IMPICCANDOSI NEL GARAGE, TROVATO DALLA MAMMA

 25 giugno 2015

Tragedia questa mattina, un giovane di 27 anni è stato trovato morto nel garage di casa.

A fare la scoperta nella prima mattinata è stata la mamma che non vedendolo in camera si è preoccupata di cercarlo in tutta l’abitazione.

Purtroppo il giovane, 27 anni, di origini exatracomunitarie, era ormai privo di vita impiccato nel garage. Per mettere in atto il suo piano il ragazzo ha usato una corda trovata all’interno della rimessa. Sul posto 118, l’ambulanza della Misericordia di Montegiorgio e i carabinieri di Fermo ma purtroppo per lui non c’era più nulla da fare.

 Fonte corriereadriatico

http://www.crisitaly.org/item/grottazzolina-giovane-si-suicida-impiccandosi-nel-garage-trovato-dalla-mamma/

 ARICCIA: 45ENNE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE TENTA SUICIDIO, LO SALVANO 2 POLIZIOTTI

24 giugno 2015

Erano circa le 23 di martedì 23 giugno quando un uomo di 45 anni della provincia di Latina, sopraffatto dalla depressione a causa di difficoltà economiche, ha deciso di porre fine alla sua vita scegliendo il ponte di Ariccia. Al ritorno da una cena, l’Ispettore Capo Leo Cianfaglioni e l’Assistente Capo Alessandro Pucci in compagnia di un amico, hanno visto un uomo che percorrendo a piedi il ponte di Ariccia mostrava segni di insofferenza. Memori di altre situazioni simili, gli investigatori hanno fermato la propria autovettura a distanza e hanno seguito attentamente il comportamento dell’uomo. Quando si è seduto sul muro del ponte con lo sguardo rivolto nel vuoto i poliziotti hanno compreso che la prima impressione era quella giusta. Dopo aver parlato con alcuni minuti con l’uomo, Cianfaglioni e Pucci, sono riusciti a bloccarlo proprio mentre si stava lanciando nel vuoto. Gli agenti sono stati anche colpiti da calci e pugni perché il 45enne si dimenava con forza. Tranquillizzato e portato al Commissariato di Albano è stato affidato a personale medico.

 Fonte castellinews

http://www.crisitaly.org/item/ariccia-45enne-in-difficolta-economiche-tenta-suicidio-lo-salvano-2-poliziotti/

 BOLOGNA: PROBLEMI ECONOMICI E SFRATTO, MADRE DI DUE 2 BAMBINI SI IMPICCA A PONTE RONCA

 23 giugno 2015

Uno sfratto imminente e una serie di gravi problemi economici sarebbero all’origine del suicidio di una donna di 41 anni, separata e madre di due figli, trovata impiccata nella tarda serata di ieri a Ponte Ronca di Zola Predosa, nel bolognese. Alla famiglia era da qualche tempo stato staccato il gas, per morosità, e per la prima settimana di luglio era in programma il terzo tentativo di sfratto. A trovare il corpo il nuovo compagno della donna.

 Fonte Ansa

http://www.crisitaly.org/item/bologna-problemi-economici-e-sfratto-madre-di-due-2-bambini-si-impicca-a-ponte-ronca/

 PIETRAMELARA: LAVORATORE PRECARIO 30ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN CASA

21 giugno 2015

Dramma in paese, un giovane, di 30 anni appena, è stato ritrovato, questa mattina impiccato nella sua casa di via Matese. Cristian, di origine rumena, era da molti anni residente a Pietramelara, insieme a due fratelli, più grandi di lui. Il 30enne lavorava quasi tutto l’anno come boscaiolo in una ditta del posto. Ieri, secondo il racconto di coloro che lo hanno incontrato, per l’uomo era stata una giornata normale. Prima il lavoro poi qualche ora trascorsa davanti al solito bar del paese. Secondo alcuni però proprio il lavoro precario e gli scarsi guadagni stavano spingendo Cristian sempre più verso la depressione.

Nulla però, faceva trasparire un malessere così profondo da spingerlo all’estremo gesto. Questa mattina, purtroppo, i fratelli – insospettiti dal ritardo – hanno scoperto la tragedia. Sul posto i carabinieri della locale stazione e i soccorsi del 118. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale a Caserta. E’ l’ennesimo caso del genere che accade a Pietramelara in poco tempo.

 Fonte paesenews

http://www.crisitaly.org/item/pietramelara-lavoratore-precario-30enne-si-suicida-impiccandosi-in-casa/

 FABRICA DI ROMA: 41ENNE CON PROBLEMI ECONOMICI SI SUICIDA IMPICCANDOSI, LO TROVA LA FIGLIA 13ENNE

 23 giugno 2015

Ancora un suicidio in provincia di Viterbo. D.T., 41enne originario di Civita Castellana ma residente a Fabrica di Roma, si è tolto la vita in tarda mattinata impiccandosi nella sua abitazione sita in viale degli Eroi. L’uomo è stato trovato intorno alle 12 dalla figlia di 13 anni, che era andata a salutarlo. Sono subito stati allertati i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri della locale stazione, ma per il poveretto non c’era più nulla da fare.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’arma il 41enne, invalido, si era da poco separato con la moglie e aveva problemi di salute ed economici che lo avevano portato a convivere con una profonda depressione. Potrebbe essere stata questa, quindi, la causa che lo ha portato a compiere l’insano gesto. Pare che per togliersi la vita D.T.

abbia aperto gli sportelli dell’armadio della sua stanza e si sarebbe impiccato tramite una sciarpa. Il corpo del 41enne è stato trasportato nell’obitorio di Civita Castellana, dove è attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

 Fonte ontuscia

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 VIBO VALENTIA: DONNA IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE PER RITARDO STIPENDIO MINACCIA SUICIDIO DA TETTO

24 giugno 2015

Momenti di tensione e paura a Vibo Valentia, dove una donna, dipendente della Provincia, ha manifestato l’intenzione di togliersi la vita buttandosi dal tetto. La donna era in preda alla disperazione per le difficolta economiche originate dai ritardi nel pagamento degli stipendi.

Fortunatamente, una collega si è accorta in tempo di quanto stava per accadere ed è riuscita a intervenire bloccando la donna insieme ad altri. Subito dopo, sono intervenuti i vigili del fuoco facendo scendere la signora con un mezzo meccanico e il personale sanitario l’ha presa in cura.

 Fonte Adnkronos

http://www.crisitaly.org/item/vibo-valentia-donna-in-difficolta-economiche-per-ritardo-stipendio-minaccia-suicidio-da-tetto/

La NATO minaccia l’Europa, invece di proteggerla

di Alvise Pozzi – 16/06/2015
 
Fonte: L’intellettuale dissidente
 
La nuova cortina di ferro minaccia la pace in Europa, perché non sancisce alcun confine inviolabile mentre incentiva le provocazioni.
 
Secondo fonti vicine al Pentagono l’America sarebbe pronta a inviare mezzi pesanti – carri armati Abrams, veicoli Bradley, Stryker e artiglieria – e fino a 5 mila soldati nelle basi NATO presenti nei Paesi dell’est Europa. La nuova brigata corazzata verrebbe inviata da Fort Hood in Texas ufficialmente per facilitare la rotazione di uomini e mezzi già presenti in Europa per difenderla dalle aggressioni russe. La notizia arriva in contemporanea con la rivelazione che un aereo da ricognizione russo pochi giorni fa ha sorvolato a bassa quota quattro navi NATO nel Mar Baltico, rimanendo a soli 150 metri dal loro ponte; una manovra “pericolosissima” di cui il Pentagono però non ha ancora mostrato il video in suo possesso. Insomma la solita propaganda mediatica dove le truppe americane devono essere dispiegate a difesa della libertà dell’Europa per fronteggiare l’aggressivo espansionismo dello zar di Mosca. Obama infatti, durante la conferenza stampa al termine del G7, spiegava che il presidente russo sta portando alla rovina la Russia “nello sforzo di ricreare i fasti dell’Impero Sovietico”. L’equazione è sempre la stessa: Putin, da buon ex agente del KGB, non ha mai accettato la caduta del muro e lavora indefessamente per la restaurazione dell’URSS.
 
Una sciocchezza di dimensioni colossali che non solo fa a pugni con tutte le dichiarazioni del presidente russo, ma si scontra anche con i fatti; però, a furia di essere ripetuta come battage pubblicitario, inizia a sembrare credibile a molti cittadini europei. È tuttavia comprensibile la frustrazione dell’amministrazione americana nel ritrovarsi nuovamente di fronte a una nazione che si oppone ai suoi progetti egemonici; che ha l’ardire di sfidarla all’ONU – come accaduto per la Siria – e che sta formando una coalizione di Paesi non proni al suo potere economico-finanziario. L’offensiva rabbiosa rivolta contro Mosca con tutti i mezzi – soft power e non – diventa sempre più aggressiva, più si rendono conto di non riuscire a cambiare la sua politica estera né di imporre il cambio di regime; anzi tutti gli sforzi in tale direzione non hanno fatto altro che cementare l’alleanza con la Cina, altro grande pericolo per l’Impero Americano. Così, dopo avere occupato Afghanistan e Irak, voler fare entrare Georgia e Ucraina nella NATO e installare lo scudo missilistico in Polonia, ora Washington si dice pronta a inviare uomini e mezzi proprio in quelle basi nell’est Europa che, secondo gli accordi stipulati nel ’91, non avrebbero mai neppure essere aperte; il tutto per difendersi dalla macchina bellica russa!
 
Non bastano le parole del presidente russo quando afferma che “solo un pazzo può pensare che la Russia entri in guerra con la NATO” e che basti vedere la percentuale di PIL di spesa militare americana per farsene una ragione; né che, indipendentemente dalla presenza americana sul territorio, un attacco a uno dei Paesi dell’Alleanza Atlantica obblighi gli altri a intervenire in sua difesa – perché a questo serviva in origine il patto -; e neppure il fatto che vi siano già 700 uomini, 20 carri armati in Lettonia, 10 F15 in Lituania e 300 uomini e 12 F16 nella base di Lask in Polonia. Per di più, oltre alla task force navale nel Mar Nero, al pattugliamento aereo congiunto nel Mar Baltico e alla creazione della Forza di Reazione Rapida, non si contano nemmeno le esercitazione effettuate a ridosso della frontiera russa e la presenza di almeno 100 istruttori per forze speciali impegnati sempre nei Paesi dell’ex blocco sovietico. Perché allora, a fronte di questi numeri, annunciare l’invio di altri uomini e mezzi?
 
La risposta è da trovarsi nell’ambito della guerra mediatica e, non a caso, giunge subito dopo la visita di Putin in Italia; occorre riaffermare il proprio dominio di potenza sugli alleati riottosi: imporre il rinnovo delle sanzioni, dissuadere chiunque pensi di sfilarsi dalla campagna per isolare la Russia, colpire con ogni mezzo la sua ambizione a mostrarsi “grande”. Evitare a ogni costo che il Papa decida di visitare il Cremlino, bloccare i mondiali di calcio del 2018 e dimostrarsi pronti ad armare i suoi acerrimi nemici e pazienza se tutto ciò non muti poi i rapporti di forza sul campo. La nuova cortina di ferro che è stata stesa nell’est però è molto più pericolosa di quella della Guerra Fredda perché, mentre quella non faceva altro che congelare dei confini di fatto inviolabili; questa è solo funzionale ad aumentare la tensione e a rassicurare gli alleati di “avere le spalle coperte” nelle proprie rivendicazioni. Un gioco pericolosissimo data l’elevata fobia anti-russa dei Paesi baltici, Polonia e dell’esecutivo ucraino, che ricorda più la situazione dell’Europa nel 1914; perché un novello Gavrilo Princip è già in agguato e si chiama Saakashvili.
 
Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

Prodi contro il referendum UE in Gran Bretagna “è inconcepibile”

come stupirsi del senso di democrazia del Pd? Un terzo governo non eletto è perfettamente concepibile per loro, purché ci siano loro al comando

 

lunedì, 22, giugno, 2015
 
“L’euroscettiscismo deriva dal fatto che non essendoci una politica comune ci si rifugia in quella nzionale”. Lo ha detto Roimano Prodi nel suo intervento davanti ai giovani universitari.
Il referendum della Gran Bretagna sulla permanenza in Ue? E’ la cosa “piu’ inconcepibile al mondo”, ha osservato l’ex presidente del Consiglio e ha sottolineato: cosi’ la Gran Bretagna “ha perso di potere a Bruxelles in modo colossale”.
 
Tutto ciò che è espressione di democrazia, per gli esponeti del Pd è inconcepibile.
L’effetto, ha spiegato, e’ che “gli altri Paesi si sono rifugiati sotto l’ombrello della Germnania”, e ha usato l’esempio, sul caso Gb, di chi e’ iscritto a un club ma annuncia pero’ che forse, dopo 4 anni, non si sa se lo si sara’ ancora.
“O ci si rende responsabili della collettivita’ europea o e’ chiaro che non si finisce bene”, ha anche detto. (AGI) .

Pd Roma, inchiesta «Un iscritto su dieci è falso>

eh l’importante è salvaguardare la democrazia dai populismi, ….
 
lunedì, 22, giugno, 2015
 
C’è un rapporto, sul Pd romano, che rischia di essere ancora più dirompente di quello presentato tre giorni fa dall’ex ministro Barca. E dice che un tesserato del partito su 10 è falso. Questo secondo dossier – che non si concentra sulle strutture territoriali dei circoli ma analizza direttamente gli iscritti – tra oggi e domani dovrebbe arrivare sulla scrivania del commissario dei dem capitolini, Matteo Orfini.
 
Il documento, ancora top-secret, riassume i risultati delle migliaia di telefonate fatte dal call-center dei Giovani democratici ai 15mila militanti che risultavano tesserati prima scoppiasse la bufera di Mafia Capitale. Un’indagine scrupolosa quella che Orfini, a dicembre scorso, ha assegnato all’organizzazione giovanile piddina, considerata una delle poche parti davvero «sane» di un partito da rifondare.
 
Leggi su il messaggero

Draghi: dobbiamo salvaguardare l’irreversibilità dell’Euro

se lo dice un banchiere, è un ordine. Meno male che le squadre euriste sono sempre ai loro posti di comando per combattere populismi/fascismi e chiunque contesti l’euro. Per i banchieri questo ed altro….
 
lunedì, 22, giugno, 2015
 
Quando si tratta dei clandestini, la UE dice che bisogna salvare le vite umane. Quando si tratta dei greci, ormai stremati e ridotti alla fame, bisogna prima di tutto salvare l’euro.
“Dobbiamo salvaguardare l’irreversibilità dell’Unione Monetaria”. E’ quanto afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, nel giorno in cui viene consegnato il rapporto sulla road map per il futuro dell’ingreazione europea realizzato dallo stesso Draghi, e dai presidenti della Commissione europea, Consiglio europeo, Europarlamento ed Eurogruppo.
“Il rapporto indica come dobbiamo muoverci dal sistema attuale di coordinamento e di regole verso un assetto con decisioni all’interno di istituzioni comuni”. Draghi sottolinea che “dobbiamo realizzare un deciso balzo in avanti nell’integrazione europea. Abbiamo bisogno di intervenire sulle fragilità delle nostre economie e assicurare che la divergenza lascia il campo di nuovo alla convergenza”.