Polveri del cantiere Tav: Arpa bacchetta Telt

Polveri del cantiere Tav: Arpa bacchetta Telt

Arpa ha reso pubblico il suo Report trimestrale Gennaio – Marzo 2015, Valutazione sintetica dei risultati del monitoraggio ambientale, componente atmosfera, relativo al cantiere del cunicolo esplorativo di Chiomonte. I dati riguardano solo il PM10 perché nel trimestre considerato la società Telt, incaricata di svolgere i lavori e diretta da Mario Virano, non ha svolto campagne di monitoraggio della qualità dell’aria (NO, NO2 e benzene; B(a)P e metalli sul PM10).

Nel periodo in esame vi sono stati 7 superamenti del limite giornaliero per la protezione della salute umana (50μg/m3) in ognuna delle stazioni di Chiomonte, Giaglione e Gravere. Anche nei primi 3 mesi del 2014 a Giaglione c’erano stati 7 superamenti del limite, mentre a Chiomonte e Gravere erano stati rispettivamente 2 e 4. Un numero inferiore rispetto a ciò che accade in alcune metropoli. E ci mancherebbe altro, considerando il parametro analizzato.

Non sono invece stati comunicati i superamenti presso la stazione della Maddalena e neppure i dati relativi all’interno del cantiere.

Due punti del report di Arpa hanno attirato la nostra attenzione. In ben sette schede settimanali, sulle dodici totali, Arpa lamenta il ritardo nella consegna dei dati o la loro mancanza senza relativa giustificazione da parte di Telt. Più della metà delle volte i dati sulle polveri sono arrivati in ritardo rispetto alle tempistiche concordate o incompleti rispetto ai punti di monitoraggio stabiliti. Lascia esterrefatti leggere, settimana dopo settimana, come Telt non rispetti le scadenze per la consegna dei dati di monitoraggio agli enti di controllo. Le tempistiche sono fondamentali per sapere cosa capita all’aria attorno al cantiere e per mettere in campo eventuali azioni correttive. Già Ltf, la società che ha preceduto Telt, talvolta non rispettava tempi e modi per la consegna dei dati del monitoraggio nonostante i richiami. C’è continuità nella protervia del soggetto promotore della Torino-Lione.

Il secondo punto che ha attirato la nostra attenzione è relativo a un problema riscontrato nel mese di marzo 2015; scrivono i tecnici di Arpa: “le uniche giornate che hanno mostrato una certa criticità sono il 13 e 14 marzo e 20 e 21 marzo con valori paragonabili a quelli della stazioni di To-Lingotto o leggermente superiori. […] TELT attribuiva le cause del superamento della soglia di attenzione (AA) ad una tendenza all’innalzamento dei valori su scala regionale, escludendo possibili responsabilità all’attività del cantiere. Arpa ritiene che il maggior aumento registrato nei siti più prossimi al cantiere, rispetto a quelli di Susa e Gravere, come meglio descritto nella scheda di verifica n. 10 del 26 marzo allegata, richiedesse un’indagine più approfondita circa le cause dell’evento.”

In pratica vi sono stati alcuni superamenti della soglia di attenzione per la concentrazione di polveri sottili. Telt attribuisce la colpa a cause esterne al cantiere. E Arpa afferma, sommessamente, che magari erano necessarie indagini più approfondite.

Proviamo a capire meglio. Nella scheda 10 del 26 Marzo Arpa scrive:

Nei giorni dal 12 al 14 marzo sono stati registrati degli innalzamenti dei valori del PM10 in tutti i siti presi in considerazione, con il superamento del limite giornaliero di 50 μg/m3.

Gli innalzamenti più considerevoli sono stati registrati in prossimità del cantiere (Chiomonte – Maddalena) e nei siti di Chiomonte – Scuola e Giaglione, più vicini al cantiere.

Nei siti di Gravere e Susa–Savoia le concentrazioni, pur registrando un innalzamento, si sono mantenute sui livelli di quelle registrate presso la cabina di monitoraggio ARPA di Susa.

Quanto sopra descritto fa ipotizzare che le attività del cantiere abbiano influenzato la qualità dell’aria nelle zone circostanti determinando un aumento più marcato delle concentrazioni di PM10 rispetto a quelle di fondo.

Si precisa inoltre che il rapporto settimanale redatto da Fenice per conto di TELT evidenziava il superamento, nei giorni dall’11 al 14 marzo, della soglia di attenzione rilevato dal contaparticelle ubicato in prossimità del cantiere. In conseguenza di questa segnalazione è verosimile che la ditta abbia approntato delle procedure per mitigare l’impatto delle attività, come dimostrato dal sostanziale riallineamento dei valori registrati nei giorni successivi.

Al momento attuale non risulta disponibile il Verbale di Riunione/Sopralluogo redatto da TELT rispetto al periodo preso in considerazione in questa scheda. Quando verrà inviato il predetto documento sarà necessario verificare quanto realizzato dalla ditta in relazione al superamento della soglia di attenzione riscontrata nell’area di cantiere.

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Nella successiva scheda, la numero 11 del 2 Aprile 2015, i tecnici di Arpa annotano che:

Rispetto a quanto evidenziato nella precedente scheda di verifica in relazione ai superamenti avvenuti nei giorni dall’11 al 14 marzo è stata presa visione del “Rapporto Settimanale Attività Eseguite – Monitoraggio Ambientale (MOA)” redatto dalla ditta in data 24/03/2015. In questo rapporto le cause del superamento della soglia di attenzione (AA) veniva attribuito ad una tendenza all’innalzamento dei valori su scala regionale, escludendo possibili responsabilità all’attività del cantiere.

Si ritiene che il maggior aumento registrato nei siti più prossimi al cantiere, rispetto a quelli di Susa e Gravere, come meglio descritto nella scheda di verifica n. 10 del 26 marzo scorso, richiedesse un’indagine più approfondita circa le cause dell’evento.

Anche noi crediamo che superamenti di questo tipo richiedano indagini più approfondite. TELT non è del medesimo avviso. Per noi questo atteggiamento non è accettabile e il 28 Giugno sarà una buona occasione per ricordarglielo.

Polveri del cantiere Tav: Arpa bacchetta Teltultima modifica: 2015-06-16T22:56:46+02:00da davi-luciano
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