Il problema Grecia spiegato in maniera chiara e comprensibile

Giancarlo Marcotti 14 giugno 2015 

“Se ho un debito di 10.000 euro ho davvero un grosso problema, se ho un debito di 10.000.000 di euro, ad avere un grosso problema … è il mio creditore”.

Come tutte le battute, se fa ridere, significa che nasconde un fondo di verità.

Figuratevi così se ho un debito di 330.000.000.000 (330 MILIARDI) di euro, ed in cassa non ho nemmeno un euro, che razza di problema ha il mio … anzi … i miei creditori.

Il debitore può persino riderci su, tanto, che può fare? Certo, i creditori non hanno molta voglia di ridere e pretenderebbero perlomeno che il debitore la smettesse di fare lo spiritoso e che invece dicesse loro in che modo intende pagare.

Ma che volete che faccia? Lui va avanti a divertirsi, povero lo è già, cosa pretendete? Che muoia di fame solo per restituire al massimo un 1 o un 2% del suo debito? Fare la fame per restituire circa 7 miliardi e rimanere con un debito di 323 miliardi? Dai, siamo seri.

Ed i creditori incalzano: dicci come intendi ritornarci i soldi che ti abbiamo prestato!

E lui: “Dunque, fra non molto saranno in scadenza 27 miliardi del mio debito, allora voi prestatemene altrettanti e io vi pago le rate in scadenza. Ah! Dimenticavo! Non deve essere un finanziamento a breve termine, altrimenti fra poco siamo ancora punto e a capo, diciamo che la scadenza del nuovo prestito sia … fra 30 anni! Ah, ancora una cosa! Naturalmente venitemi incontro con un tasso di interesse sopportabile, beh … diciamo … l’1,5%.”

A quel punto i creditori si alterano ed urlano: “Non siamo mica qua a farci prendere per il c…lo, è una proposta offensiva!”, ma si sentono rispondere: “Sentite, a suo tempo siete stati voi ad accogliermi nella Comunità, voi lo sapevate certamente in quale situazione mi trovavo, non raccontate la balla che ho truccato i conti, perché siete stati proprio voi a dirmi come dovevo truccare i conti, quindi non venite ora a farmi la morale, da voi non l’accetto!”

Ed ancora i creditori: “Dai, sei un politico anche tu, mettiti nei nostri panni, se ti diamo ancora i soldi i nostri elettori non ci votano più perché non vogliono che continuiamo a finanziarti, se non te li diamo i nostri elettori non ci votano più perché abbiamo perso 330 miliardi di euro, come ne usciamo?”

Ed il debitore “Quelli sono fatti vostri, i miei elettori mi hanno votato proprio per questo, sono già pieno di problemi, i vostri ve li dovete risolvere da soli”.

Tutto chiaro?

Solo una precisazione: non mi sono inventato nulla, soprattutto per quanto riguarda i numeri.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Il problema Grecia spiegato in maniera chiara e comprensibileultima modifica: 2015-06-16T22:55:07+02:00da davi-luciano
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Un pensiero su “Il problema Grecia spiegato in maniera chiara e comprensibile

  1. incredibile, viene da chiedersi, ma non da oggi, io me lo chiedevo già da tempo da quando in pratica hanno cominciato veramente a decidere loro per i singoli paesi, da quando ha messo piede Prodi al governo insomma, tutto questo che senso ha? tutto questo giro di denaro che entra da una porta per poi uscire da mille finestre e viceversa senza per altro sistemare mai nessun conto, anzi casomai per complicare ulteriormente non solo i conti dei singoli paesi ma anche i rapporti fra i paesi, questa volta abbiamo davvero dato il peggio di noi stessi in questo continente, tanto che forse forse se avessimo fatto un’altra guerra forse ne saremmo usciti molto meglio, io ricordo che l’ultima guerra è durata si e no 4 anni e che subitro dopo per effetto della ricostruzione tutte le economie del mondo hano macinato crescita, noi in particolare siamo cresciuti smisuratamente rispetto a quello che eravamo fino a diventare la 3economia del mondo, oggi io vedo che praticamente dal 2005/2006 noi, ma non solo noi, non abbiamo fatto altro che avvicinarci ad un baratro senza fondo, e trascurando le nostre colpe, è sotto gli occhi di tutti il motivo principale di questo caos economico/monetario, non siamo una comunità coesa e pacifica ma un insieme di paesi in “guerra” fra loro che non solo non hanno rispetto uno dell’altro ma come dei ragazzini incoscenti e dispettosi giochiamo a farsi lo sgambetto, trascurando il fatto che la caduta di uno implica poi la caduta di tutto il sistema… passeranno forse 100/200 anni prima di vedere gli Stati Uniti D’Europa e forse non li vedremo mai..

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