Vicenza – Un fiume umano per fermare il Tav

 1500 persone illuminano il centro di Vicenza contro la grande opera devastante per la città.

15 / 5 / 2015

 Un fiume in piena ha attraversato le vie del centro storico di Vicenza, ieri sera. Un corteo illuminato da centinaia di fiaccole per dire e ribadire che la città non vuole il progetto del Tav fatto da Confindustria, Camera di Commercio e Comune. Quasi 1500 persone di tutte le età, comitati di quartiere in testa, associazioni, sindacati, partiti ma soprattutto tantissimi cittadini e cittadine che hanno deciso di praticare la democrazia dal basso. Dall’approvazione dello studio di fattibilità del 13 gennaio scorso, sono state numerose le assemblee di quartiere, le raccolte firme, i banchetti, le iniziative di vario genere. A fine aprile più di 500 persone hanno riempito il Teatro Astra per un grande convegno sull’impatto dell’opera prevista a Vicenza e sulle grandi opere nel Veneto e in Italia.

La fiaccolata di ieri chiedeva a grande voce all’Amministrazione Comunale e al Sindaco di fermare il progetto definitivo e di aprire un processo di partecipazione e di consultazione vero. Non bastano gli annunci fatti la scorsa settimana da Variati, di questionari inviati ai cittadini entro la fine dell’anno solamente su alcuni punti del progetto. Che senso ha consultare la città a giochi fatti, quando è già tutto deciso e quando le lettere degli espropri saranno già arrivate? Per poi dire che la volontà dei vicentini non conterà perchè si tratta di un progetto sovracomunale. Il confronto con la città deve avvenire immediatamente e invece pare chiaro che prima del prossimo autunno le assemblee di quartiere in cui il Sindaco dovrebbe discutere con i cittadini promesse per aprile, non si vedranno.

Piazza dei Signori ieri sera era gremita, mentre la testa del corteo usciva la coda doveva ancora entrare. Nemmeno il Vicenza Jazz Festival che si tiene in questi giorni nel capoluogo berico ha raccolto così tanta gente nella piazza principale della città. La maggior parte dei media locali, schierati a favore del Tav, oggi parlano di qualche centinaio di persone cercando di sminuire la portata della mobilitazione. Chi c’era ieri però ha visto con i propri occhi che Vicenza ha preso una posizione chiara e che sarà difficile negare l’evidenza dei fatti.

La manifestazione si è conclusa nella Stazione dei treni in quanto simbolo della mobilitazione contro l’opera dell’Alta Velocità. Una stazione a pochi passi dal centro storico, che dovrebbe essere chiusa per costruirne altre due, una in Zona Fiera per i treni veloci e una a Borgo Berga per i regionali ma in un territorio ad altissimo rischio idrogeologico.

La fiaccolata è stata il risultato di mesi di lavoro nei quartieri e di discussione tra le tante realtà diverse ma unite verso lo stesso obiettivo, fermare il progetto appunto. Rappresenta però una tappa di un lungo percorso che continua e proseguirà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Chi pensava che sarebbe stato facile far passare questa ennesima grande opera più velocemente di un treno, ora dovrà ricredersi del contrario.

Vicenza – Un fiume umano per fermare il Tavultima modifica: 2015-05-19T22:29:18+02:00da davi-luciano
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