Dichiarazioni spontanee di Lucio e Francesco alla prima udienza

http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=5486 Spinta dal Bass

Dichiarazioni spontanee di Lucio e Francesco alla prima udienza

Ecco le dichiarazioni spontanee di Lucio e Francesco, lette in aula durante la prima udienza del processo a loro carico svoltasi il 23 aprile al Tribunale di Torino.

Le prossime udienze saranno al Tribunale di Torino, sempre a porte chiuse, il 12 maggio, requisitoria dei pm e arringa della difesa, e il 27 maggio, lettura del dispositivo di sentenza.

In questa sede mi vengono rivolte essenzialmente 3 domande alle quali scelgo di rispondere:

1- Eri lì quella notte? 2- Cos’è accaduto? 3- E perché l’avresti fatto?

Alla prima domanda si può rispondere con un semplice sì, c’ero anch’io. Ma anche se non ci fossi stato poco cambierebbe dato che ho manifestato il mio appoggio a quel sabotaggio, come molti altri.
La seconda invece si risponde da sola, e posso solo ribadire che si era scelto di danneggiare il cantiere, cosa che è accaduta, senza altresì colpire alcuno, cosa che infatti non è accaduta. Questa è, al di là di ogni mistificazione, la semplice realtà dei fatti.

Ma il terzo quesito ben più interessante, si propone di capire quale fosse l’intendimento delle persone che parteciparono a quel sabotaggio.
La procura dà la sua ipotesi che, scorrendo le carte, si può riassumere più o meno così:
“Gli imputati, dal carattere violento e che conoscono unicamente il dialogo della violenza, appartenenti ad un movimento di contestazione di poche centinaia di persone e comunque estranei alla Valle, con tecniche militari misero in atto un gesto criminale e scriteriato guidati dal rancore e dall’astio che essi nutrono nei confronti di operai, poliziotti e carabinieri. Un vero e proprio atto di guerra, punitivo verso il nostro Stato e la sua politica economica.”

Qui si valicano prepotentemente i confini del giuridico per entrare a gamba tesa nel campo della valutazione politica.
Ed è pertanto in questi termini che risponderò; ripetendo qui quello che già sostenni con forza durante i molti dibattiti svoltisi nei momenti di solidarietà con i compagni che ci hanno preceduto in carcere.

Il terrore, la paura e il panico indiscriminato sono strumenti che non appartengono alla mia cassetta degli attrezzi.
Questi sentimenti, alimentati, provocati o creati ad arte lungo la storia hanno da sempre favorito quelle fazioni che volevano conquistare o consolidare il proprio potere in senso autoritario e totalitario. Una persona o un popolo terrorizzati sono demotivati, spaventati, soverchiati da paure emotive che li spingono a cercare protezione alle loro angosce più primordiali.

Facili prede quindi di chi aspira al dominio giocando sulle paure più istintive delle persone, le leve di simili emozioni sono l’ultima risorsa dei potenti che sempre l’hanno utilizzata allo scopo di rafforzarsi e tacitare il dissenso nei loro confronti con tutti i mezzi a loro disposizione, anni fa sicuramente più cruenti, oggigiorno sembrano per contro bastare massicce campagne mediatiche dove le parole vengono distorte fino a perdere il loro significato pur d’adattarsi all’utile spauracchio sociale del momento.

La mia accusa descrive la Storia degli Stati e dei potenti, la ritorno pertanto a chi l’ha formulata. Quello che mi spinse fu la volontà d’agire contro il disperante, cinico sentimento di rassegnazione e apatia di chi crede che nulla possa cambiare, che tutto sia già deciso e pianificato. Sentimento assai radicato in questo Paese, ma non in quel movimento che ha deciso di porre un secco No! ad una devastante idea di futuro, ed è per questo che scelsi d’appoggiarlo, sin dal primo incontro, con quelle donne e quegli uomini che lo compongono.
Fu quindi spavalda allegria volta a superare un soffocante presente, esso sì distruttivo e costrittivo, verso l’ambiente, le persone e i loro affetti.
Di questo io rispondo, in piena coscienza.

Francesco, TO 23/4/15

Da alcune frasi, rubate alla mia voce, si è voluto dedurre di tutto e di più, si sono esaltati o sminuiti vari passaggi, a seconda del bisogno dell’accusa.
Se prendo la parola oggi è perché voglio ribadire quella che è la realtà.
Io c’ero.

Quella bellissima notte di maggio mi sono incamminato sui sentieri della Valsusa determinato a sabotare il cantiere TAV di Chiomonte.
Ho scelto di colpirne i macchinari senza mettere a rischio l’incolumità di chi, pure, quei macchinari manovra o difende.

Quella notte i fatti hanno espresso le intenzioni, e il valore del gesto ha permesso di superare ogni paura.
La paura diffusa, il terrore che ci viene imposto massivamente, per me sono barriere da abbattere. Sono armi che lo Stato, il potere, usa per mantenere il controllo e paralizzare chi si pone in conflitto con esso.

Per questo, non possono essere i miei strumenti rivoluzionari.
Di ciò che ho fatto e di ciò che ho detto sono pronto a rispondere, consapevole che ciò che spinge il mio cuore e la mia mano è troppo grande per stare tra le mura di quest’aula o tra i commi del codice penale.

Lucio, TO 23/4/15

L’alleanza tra la Russia e la Cina è un duro colpo per gli Stati Uniti. Washington Times

L'alleanza tra la Russia e la Cina è un duro colpo per gli Stati Uniti.  Washington Times

Mosca e Pechino hanno annunciato le prime esercitazioni navali congiunte nel Mediterraneo

Un programma di esplorazione lunare, esercitazioni militari congiunte nel Mediterraneo e per finire accordi milionari di energia. La Cina e la Russia nei giorni scorsi hanno compiuto passi concreti per rafforzare i loro legami militari, finanziari e politici. Il rafforzamento di questa collaborazione continua a preoccupare Stati Uniti, confermano i media degli Stati Uniti.”Recentemente, Pechino e Mosca, due rivali di Washington, lavorano insieme sfidando l’attuale ordine mondiale stabilito dagli Stati Uniti. I due paesi hanno intrapreso azioni quanto simboliche tanto concrete, al fine di evitare che Washington prenda le misure contro il rafforzamento di questa alleanza”, scrive il Washington Times ‘.
Una prova del consolidamento dell’alleanza tra i due paesi si è avuta giovedì, quando è stato annunciato che si terrà la prima esercitazione militare congiunta nel Mar Mediterraneo, come pure il fatto che la Russia è uno dei maggiori investitori nell’AIIB, l’Asian Infrastructure Investment Bank, la cui creazione è stata ostacolata dall’amministrazione Obama.
La cooperazione raggiunge anche il settore spaziale. La Cina diventerà il principale partner del programma russo per la creazione di una stazione scientifica sulla Luna entro il 2024. Da parte sua, Pechino si prepara a lanciare la propria missione umana sulla Luna.
Un’ulteriore prova del rafforzamento delle relazioni bilaterali, secondo il quotidiano statunitense, sono i milionari accordi energetici firmati tra le due nazioni. Oltre all’acquisto da parte della Cina del sistema di missili balistici più moderni, la S-400 Triumf , diventando il primo paese straniero ad acquistare questo sofisticato sistema di difesa aerea russo.
“La Russia e la Cina sanno che l’influenza di Washington sulla scena internazionale sta diminuendo. Sanno che il mondo sta vivendo una transizione dall’era di dominio degli Stati Uniti ad un ordine mondiale più libero. Il processo di transizione sta accelerando” , dice il giornale.
Notizia del: 04/05/2015

Fenestrelle peggio di Auschwitz! Luogo di sterminio e di morte!

http://caosvideo.it/v/fenestrelle-peggio-di-auschwitz-luogo-di-sterminio-e-di-morte-8872?u=veritanwo

Nel periodo del 1860-1861, nella fortezza di Fenestrelle, vennero imprigionati migliaia di soldati appartenenti all’esercito delle Due Sicilie che si rifiutarono di rinnegare il re e la patria.
Ben 8.000 uomini morirono a causa del freddo e della fame e altri 40.000 furono i prigionieri del Sud che vennero massacrati nel Nord.
La grande muraglia piemontese di Fenestrelle, così definita a causa della sua estensione e delle fortificazioni di cui è dotata, è situata presso Val Chisone in provincia di Torino.
Visitata ogni anno da tantissime persone ha ospitato per un lungo periodo atroci atti di prigionia, di cui molto probabilmente la maggior parte dei turisti è totalmente all’oscuro.
I prigionieri della fortezza vivevano in condizioni precarie, ma ciò che salta subito all’occhio sono le differenze con il più piccolo campo di sterminio di Auschwitz. Quest’ultimo dotato di mura e filo spinato che nella muraglia sono sostituiti da imponenti torri, le quali risultano molto suggestive se viste da vicino, tali da scoraggiare tutte le offensive nemiche.

Scritto da GothamITA
fenestrelle

Ultimi dati sul traffico merci in Val Susa: smentite le previsioni di Virano

Ultimi dati sul traffico merci in Val Susa: smentite le previsioni di Virano

Pochi giorni fa l’Ufficio Federale dei Trasporti della Confederazione Svizzera ha pubblicato Alpinfo 2013 con gli ultimi dati sul traffico merci su strada e ferrovia attraverso le Alpi. Pochi giorni prima era uscito Observation et analyse des flux de transports de marchandises transalpins: Rapport annuel 2013.

Il confronto fra i dati reali contenuti in questi rapporti e le previsioni di traffico fatte dai proponenti la Torino-Lione solo pochi anni fa è impietoso. Nell’Analisi costi/benefici prodotta nel 2011 dall’Osservatorio Virano, che già teneva conto della crisi economica, vennero prospettati scenari che i dati reali demoliscono senza appello. Nello studio di Virano veniva preso come punto di partenza il 2004 e un primo orizzonte di traffici era posto al 2023; ora siamo esattamente alla metà di questo arco temporale. Una buona occasione per tirare qualche somma.

Questo il grafico del trasporto ferroviario sulla linea esistente in Val Susa, dove sono messe a confronto le previsioni di Virano senza la costruzione di una nuova linea e l’andamento reale:

1

Nel 2004 le tonnellate trasportate erano 6,5 milioni, Virano prevedeva cha al 2023 sarebbero state13,3, al 2013 sono 3,2!

Anche le previsioni prodotte dall’Osservatorio Virano sull’andamento del trasporto merci su gomma sono clamorosamente smentite dai dati reali:

2

Nel 2004 fra Frejus e Monte Bianco transitavano 22 milioni di tonnellate di merci, al 2023 Virano ne prevedeva 30,3, nel 2013 ne sono passate 18,3.

Ancora più imbarazzante se guardiamo alle previsioni del traffico merci su strada all’orizzonte temporale del 2053:

3

Queste non sono previsioni: sono oroscopi. E andrebbero trattati con la stessa considerazione che si concede alle fattucchiere. Invece ci si scommettono sopra oltre 26 miliardi di euro pubblici [dato della Corte dei Conti francese].

Non si capisce davvero cosa possa giustificare esplosioni trasportistiche di tal fatta. O meglio, lo si capisce fin troppo bene: le predizioni dell’Osservatorio Virano servono a giustificare la costruzione di una nuova ferrovia.

In un mondo normale chi viene smentito in modo così grossolano dalla realtà dovrebbe renderne conto. Qui invece viene promosso a direttore generale della società incaricata di costruire la sezione transfrontaliera della Torino-Lione.

Ci sarebbe da ridere. Il problema è che in ballo c’è la salute dei cittadini e una montagna di soldi pubblici. Chissà che un giorno i protagonisti di tutto ciò non siano chiamati a risponderne. Noi, da parte nostra, non possiamo che continuare a mettergli i bastoni fra le ruote.

Sta’ attento a Luchino!

 manifesto

17.5.2015, 16:13Massa. Silvano dice quel che ha da dire, ma con le mani dietro la schiena

Massa. Sil­vano dice quel che ha da dire, ma con le mani die­tro la schiena

Sal­vini in tour per l’Italia cen­tro­me­ri­dio­nale: scopo del tour, farsi pren­dere a ine­vi­ta­bili sputi e pomo­dori, sfrut­tando per sé, ma indi­gnan­dosi se lo con­te­stano, la cosid­detta libertà demo­cra­tica di espres­sione, come appunto la intende lui. Scor­tato per ogni dove da nugoli di poli­zia. Quella stessa libertà di espres­sione che lui nega o neghe­rebbe a chiun­que non sia ita­liano, padano, bianco, (doli­co­ce­falo biondo, ariano?): sul fatto che il per­so­nag­gio — recen­te­mente accor­da­tosi coi fasci­sti di Forza Nuova — smuova il peg­gior raz­zi­smo, xeno­fobo, igno­rante e fasci­sta, e che sol­le­tica la pan­cia e gli istinti peg­giori degli ita­liani, non ci son dubbi. La sua Lega è in caduta libera, nono­stante le con­ti­nue ospi­tate nei talk show dei media servi di regime, regime al quale Sal­vini — come ogni fasci­sta — è com­ple­men­tare per per­met­tere ai gover­nanti attuali di far vedere quanto loro son meglio di lui. Insomma: Ita­liani man­giate que­sta mine­stra ran­cida, se no man­ge­re­ste merda. Ma occorre far par­lare di sè.

Il nostro è ieri a Massa Car­rara, patria dell’anarchia italiana.

Evi­tando Car­rara astu­ta­mente, dove pro­ba­bil­mente non sarebbe nep­pur riu­scito a scen­der dall’auto, tiene il suo comi­zio a Massa . Citta’ blin­data e tagliata in due. Il Pre­si­dio e la nume­rosa Mani­fe­sta­zione per con­te­starlo son fatti dall’area alter­na­tiva, CSOA Casa Rossa Occu­pata, ma c’è anche molta altra gente; men­tre rimar­chiamo l’assenza totale delle forze poli­ti­che tra­di­zio­nali: tutte! E que­sto in una pro­vin­cia deco­rata di meda­glia d’oro per la Resistenza .

Sil­vano è un uomo di mezz’età, ed è un anar­chico. Dice quel che ha da dire con­tro Sal­vini e con­tro la poli­zia: saranno magari anche parole dure, ma le dice con le mani die­tro la schiena.Silvano dopo la risposta a quanto aveva da dire

Sil­vano dopo la rispo­sta a quanto aveva da dire

Sil­vano viene col­pito a man­ga­nel­late durante due cari­che par­tite senza alcun motivo; dira’ poi la poli­zia in rispo­sta al lan­cio di sassi e bastoni.Silvano dopo la risposta a quanto aveva da dire

Sil­vano dopo la rispo­sta a quanto aveva da dire

Ma nelle riprese si vedono i mani­fe­stanti con gom­mon­cini e mate­ras­sini da spiag­gia, per ricor­dare a Sal­vini il suo reato di inci­ta­mento alla strage dei migranti: bom­bar­dare i bar­coni, giusto?

https://​www​.face​book​.com/​v​i​d​e​o​.​p​h​p​?​v​=​6​6​3​0​8​0​8​5​0​4​6​5​248

Si evi­den­zia nelle riprese il ten­ta­tivo dei fun­zio­nari di P S di fer­mare gli uomini dei reparti anti­som­mossa e di ripor­tarli indie­tro. Segno evi­dente di uno scol­la­mento nella catena di comando.

I cosid­detti ” esterni ” vole­vano menare.

Tutti han poi visto il video di Sil­vano san­gui­nante in mano alla poli­zia; di molto, ma di molto inca**ato per aver avuto la testa quasi spac­cata (ah che delin­quente!!!) osa cri­sto­nare un po’ e addi­rit­tura far par­tire qual­che sputo: come ha osato? Non sa che ne feri­sce più sputi che manganellate?

http://​www​.you​re​por​ter​.it/​v​i​d​e​o​_​S​a​l​v​i​n​i​_​a​_​M​a​s​s​a​_​m​a​n​i​f​e​s​t​a​n​t​i​_​c​a​r​i​c​a​t​i​_​u​o​m​o​_​f​e​r​ito

Io però nel video sento un’altra cosa. Sil­vano che dice, men­tre è in barella:

“Sta’ dret a Luchino!” (Sta’ die­tro a Luchino).

Lo urla ad un amico. Luchino è il figlio. Luchino che aveva cer­cato di soc­cor­rere il padre insa­gui­nato.  Luchino che sta­vano por­tan­dolo via.

L’amico lo ras­si­cura, gli dice che gli sta die­tro lui.Luchino (maglietta azzurra) e suo padre Silvano. http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2015/05/17/news/il-padre-insanguinato-e-il-figlio-in-suo-soccorso-l-ordinario-sabato-di-follia-a-massa-1.11438887

Luchino (maglietta azzurra) e suo padre Sil­vano.

http://​iltir​reno​.gelo​cal​.it/​m​a​s​s​a​/​c​r​o​n​a​c​a​/​2​0​1​5​/​0​5​/​1​7​/​n​e​w​s​/​i​l​-​p​a​d​r​e​-​i​n​s​a​n​g​u​i​n​a​t​o​-​e​-​i​l​-​f​i​g​l​i​o​-​i​n​-​s​u​o​-​s​o​c​c​o​r​s​o​-​l​-​o​r​d​i​n​a​r​i​o​-​s​a​b​a​t​o​-​d​i​-​f​o​l​l​i​a​-​a​-​m​a​s​s​a​-​1​.​1​1​4​3​8​887

Quell’amico è Toni, il para­me­dico che nel video cerca di soc­cor­rerlo, bloc­cato dalla polizia.

Toni è un anar­chico. Ed è di Car­rara. E ci siamo pure cono­sciuti una volta. E siamo diven­tati amici. Per­ché è facile diven­tare amici degli anar­chici: ti accet­tano come sei, senza importi niente.

Le foto in que­sto arti­colo sono sue, a parte quella che sta girando sul web da ieri. Pure sua è la testi­mo­nianza di come sono andate le cose. Per­ché lui era lì, vicino a Sil­vano. Per puro caso non è rima­sto ferito.

Lascio a Toni la parola per con­clu­dere la sua pre­ziosa testimonianza:

“Ter­mi­nando con una nota di colore Sil­vano men­tre veniva cat­tu­rato non gri­dava “viva l’anarchia” bensi’  “fam tirar su i cal­son , strons” in per­fetto dia­letto car­raino. Nelle riprese io sono quello spin­to­nato da cele­rino di fianco al cel­lu­lare che vengo allon­ta­nato dopo aver por­tato aiuto a Silvano.”

Gra­zie.

GRANDI OPERE – Tav si farà, tanto vale farla bene

 

Visita ufficiale del Pd torinese al cantiere di Chiomonte. Per il segretario Morri il confronto deve essere ora sulla realizzazione, in modo da potenziare le ricadute positive per la Valsusa e il territorio piemontese. Un passo per “smilitarizzare” la zona

“Non è più in discussione se fare un’opera strategica per il Piemonte e per l’Europa, ma come farla, valorizzando al meglio le ricadute positive per i Comuni e per i cittadini della Val di Susa”. Per il segretario provinciale del Pd Fabrizio Morri, che ha guidato una delegazione di dirigenti del partito in visita al cantiere diChiomonte, occorre uscire dal clima di muro contro muro che finora ha contrassegnato l’approccio al Tav e passare al confronto sulla realizzazione. “Avevamo chiesto di poter visitare il cantiere, perché pensiamo che si sia entrati in una nuova fase del processo di realizzazione del collegamento ferroviario Torino-Lione. Il Pd intende dare, con il lavoro dei suoi Circoli e dei suoi dirigenti, un contributo positivo al dialogo e al confronto con i cittadini della Valle che, qualunque opinione abbiano sulla Tav, si aspettano, dalla politica e dalle istituzioni, azioni di sviluppo e di rilancio del territorio”.

La presenza del numero uno dei democratici torinesi Morri, del segretario di zona Angelo Roccotelli, di molti responsabili di circoli della Bassa come dell’Alta valle (con tanto di bandiera portata da Enzo Cavalieri di Avigliana), di militanti e amministratori è per il consigliere regionale Antonio Ferrentino un segnale politico di grande rilevanza ed è “un importante riscontro alla lettera pubblica con la quale gli operai del cantiere avevano chiesto rispetto per il loro lavoro”. A tutti è apparso “stridente” il confronto con quanto succede al di là delle Alpi, al cantiere “gemello” di Saint Martin de la Porte, per quanto riguarda la sicurezza: a Chiomonte 400 operatori delle forze dell’ordine garantiscono i lavori, in Francia due vigilantes disarmati. “Penso sia utile moltiplicare le visite per permettere ad amministratori e cittadini di visitare il cantiere, verificare i lavori e magari impegnarsi per ridurre la militarizzazione con innumerevoli benefici per il Paese”, conclude Ferrentino.

La Tav da Siviglia a Pechino parte dal Salone del Libro

di PAOLO GRISERI

 ore 12.44 del 16 maggio 2015

 Il piano per collegare via treno l’Atlantico al Pacifico presentato ieri al Lingotto da rappresentanti di Russia e Cina: 30 mila km di ferro e 2 mila miliardi di dollari di investimento che potrebbero diventare realtà entro il 2050
UNA metropolitana lunga trentamila chilometri, investimenti complessivi per una cifra che varia tra i 1.500 e i 2.000 miliardi di dollari. Sembra fantascienza e più d’uno tra i presenti alla conferenza stampa di ieri al Salone del Libro ha mostrato scetticismo. Eppure la cartina presentata da Ernest Sultanov, capo degli affari esteri della compagnia ferroviaia russa Jsc, è eloquente: il collegamento ad Alta velocità sulla linea est-ovest da Pechino a Gibilterra ha molte tratte in via di realizzazione e si stima che gran parte della rete «possa essere realizzata entro il 2050», come garantisce Sultanov. Di fianco a lui è seduta Wuin Li, la responsabile del governo cinese che l’8 maggio scorso ha firmato con Sultanov l’accordo da 20 miliardi di dollari per realizzare il primo tratto della Mosca-Pechino, la ferrovia da 8.000 chilometri che consentirà di unire le due principali capitali dell’Asia in meno di 24 ore.

Il progetto è stato presentato a Torino perché qui è nato il progetto del «Forum delle città della nuova via ferroviaria della Seta», l’associazione che dovrebbe riunire i vertici dei municipi delle tante fermate della futura metropolitana europea, la Metr. Finora hanno aderito a quella che è stata chiamata «la Carta di Torino», una ventina di amministrazioni. «Essere parte di questa rete – ha spiegato Fassino – è una occasione per diventare uno degli snodi delle moderne vie di comunicazione, non solo economica, tra i popoli europei e asiatici».
Le difficoltà tecniche per realizzare il progetto non mancano. Ma non sono le principali: «Oggi – spiega Sultanov – il problema principale per i trasferimenti da uno stato all’altro non sono le tecnologie ma i diversi standard adottati dai singoli paesi per difendersi da possibili invasioni». Il caso classico in Europa fu la Spagna di Franco che fino agli anno ‘70 aveva i binari a scartamento ridotto. Ma ancora oggi nella stessa area europea, continuano ad esserci differenze significative. «Al punto che, nonostante la lentezza degli spostamenti, continua ad essere considerato più conveniente il trasferimento delle merci via mare che via terra».
Il sistema Metr., la sostanziale omologazione degli standard ferroviari e la creazione di reti ad alta e altissima velocità (180 km/ora medi le prime e 350 Km/ore medi le seconde) dovrebbe modificare significativamente il quadro.
L’obiettivo è collegare Atlantico con il Pacifico attraverso due corridoi principali: quello dell’Europa centrale e quello dell’area mediterranea che attraversa la pianura padana e, utilizzando la Torino-Lione, raggiunge la Spagna. Due corridoi che dovrebbero collegare Pechino all’Atlantico con 15 mila chilometri di binari ciascuno.
Ma la metropolitana eurasiatica potrebbe diventare a sua volta l’inizio di un progetto ancora più ambizioso: «Esistono già i progetti per l’attraversamento sotterraneo dello stretto di Gibilterra», garantisce Sultanov mentre ancora lontani da diventare realtà sono i progetti di attraversamento ferrioviario dello stretto di Bering. Quando i due collegamenti fossero realizzati tutti i continenti abitati del mondo tranne l’Australia sarebbero raggiungibili con il treno.
Ipotesi certamente futuribili. Per ora quel che conta è «non lasciarsi sfuggire l’occasione per entrare nella rete delle grandi infrastrutture di collegamento », come sottolineato anche da Mario Virano, direttore generale della Torino-Lione.

I valsusini hanno bisogno di noi. In Val di Susa ora e sempre resistenza #NoTav

http://www.beppegrillo.it/2015/05/i_valsusini_hanno_bisogno_di_noi_in_val_di_susa_ora_e_sempre_resistenza_notav.html

I valsusini hanno bisogno di noi. In Val di Susa ora e sempre resistenza #NoTav Blog di Beppe Grillo 

 “Da poco si è concluso il maxiprocesso che ha portato nell’aula bunker del carcere di Torino 53 imputati per i fatti avvenuti nelle giornate del 27 giugno e del 3 luglio attorno al cantiere TAV della Maddalena di Chiomonte.

Il primo grado si è concluso con quarantasette pesanti condanne, per un totale di 142 anni, con l’aggiunta di provvisionali e risarcimenti vari per un importo totale di euro 131.000.
Ricordiamo ancora la recente, terribile ingiustizia inflitta il 7 gennaio 2014, quando il tribunale ordinario di Torino ha sentenziato: “dichiara tenuti e condanna Alberto Perino, Loredana Bellone e Giorgio Vair, in solido tra di loro, al pagamento a parte attrice [LTF] di euro 191.966,29 a titolo di risarcimento del danno”, oltre al pagamento sempre a LTF di euro 22.214,11 per spese legali, e € 5.759,00 di registrazione sentenza per un importo totale di euro 220.802,82

 VIDEO Perino: “Colpevoli di difendere la nostra terra!”

 Una straordinaria dimostrazione di solidarietà ha portato, in quell’occasione, a superare in breve tempo l’obiettivo della raccolta fondi, dimostrando come l’opposizione al TAV non sia da parecchi anni solo più una questione locale, ma una lotta che unisce gran parte dei cittadini che hanno a cuore la democrazia, la giustizia e il rispetto dell’ambiente. Quelli che dovrebbero essere i principi guida dell’azione del nostro governo, ma che finiscono sempre per essere schiacciati dagli interessi delle lobby e di una politica che non sa, ma soprattutto non vuole, decidere per il bene comune.

Nonostante questi pesanti colpi inferti, il movimento No TAV non si arrende e non fa nemmeno un passo indietro. Saremo sempre qui a difendere la nostra valle da questa grande opera inutile, finanziata con fondi sottratti ai veri bisogni dei cittadini. La nostra battaglia è anche la vostra!
Vi chiediamo quindi un contributo concreto, piccolo o grande che sia, per poter continuare a resistere a fronte di richieste economiche sempre più pesanti.
Di seguito gli estremi per i versamenti a favore della cassa di resistenza del Movimento NO TAV.

Conto Banco Posta Numero: 1004906838
Intestato a: DAVY PIETRO CEBRARI MARIA CHIARA IBAN – IT22L0760101000001004906838

Riportiamo, a conclusione di questo intervento, le parole di Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, un amico della Val di Susa, parole che ben riassumono il significato della nostra battaglia, restituendole la giusta dignità e fondatezza che, ne siamo convinti, prima o poi tutti saranno costretti a riconoscere.

“Ho sempre conosciuto in Val di Susa gente che ha lottato in modo democratico contro il TAV, e ricordo che nella teoria stessa del liberalismo è iscritta la logica del conflitto. Luigi Einaudi, primo Presidente della Repubblica, galantuomo conservatore, esaltava la “bellezza della lotta” proprio come il suo allievo Piero Gobetti. Tutela della legalità significa prima di tutto tutela dei diritti esistenziali garantiti dalla Costituzione tra cui il diritto all’ambiente. Riconoscendo che proprio grazie alla lotta in difesa dei diritti umani é stato possibile impedire la distruzione irreversibile dell’ambiente.

VIDEO Imposimato alla Notte dell’Onestà di Roma

 Sono orgoglioso di essere amico dei cittadini della Val di Susa, ai quali sono grato per le loro battaglie in difesa dei diritti umani.” Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione”

Movimento No Tav

MANEUVRES DE L’OTAN ET DE L’US ARMY EN ROUMANIE : BUCAREST AU CENTRE DES MENACES D’AGRESSION CONTRE LA RUSSIE !

# PCN-TV & PCN-SPO/  KH pour PCN-TV/ 2015 05 15/

Avec RT – PCN-SPO – Mediafax/ https://vimeo.com/pcntv/

PCN-SPO - Maneuvres US en Roumanie (2015 05 16)  FR (1)

Grandes maneuvres de l’US Army et de l’OTAN en Roumanie. Cible directe : la Russie !

PCN-SPO - Maneuvres US en Roumanie (2015 05 16)  FR (2)

On notera les drapeaux américains à côté des drapeaux roumains sur les blindés de l’Armée roumaine. Décidément les politiciens atlantistes de Bucarest, du président germano-roumain Klaus Ioannis au premier ministre social-démocrates Ponta, font tous dans la prostitution politique aux Américains …

PCN-SPO - Maneuvres US en Roumanie (2015 05 16)  FR (3)

* Video RT Ruptly sur : https://vimeo.com/128002734

LA ROUMANIE TRANSFORMEE EN PLATE-FORME D’AGRESSION ANTI-RUSSE PAR L’OTAN ET LES USA

PCN-SPO - Maneuvres US en Roumanie (2015 05 16)  FR (4)

La Roumanie confirme qu’elle est bien devenue la principale plate-forme d’agression contre la Russie ! Une politique irresponsable qui fait de la Roumanie une cible prioritaire pour la Défense balistique russe.

Le tout sur fond d’un large débat entre politiciens roumains et ministres et diplomates russes.

PCN-SPO - Maneuvres US en Roumanie (2015 05 16)  FR (5)

* Lire : Ponta welcomes NATO’s response to the “aggressive stance” of the Ministry of Foreign Affairs of the Russian Federation about Romania

sur http://news-round.com/ponta-welcomes-natos-response-to-the-aggressive-stance-of-the-ministry-of-foreign-affairs-of-the-russian-federation-about-romania/

Un débat initié par … Luc MICHEL, leader du PCN, début avril, avec une interview donnée depuis Malabo (Guinée Equatoriale) à SPUTNIK NEWS (Moscou), et qui précisément dénonçait le rôle de Bucarest comme « plate-forme d’agression anti-russe ». Suivront une grosse centaine d’articles dans la presse roumaine et le net roumain, mais aussi moldave, et même de nombreux flash sur les grandes TV du pays.

* Lire : Belgian politician, for Sputnik: Romania turns into a “platform of aggression” against Russia (à noter le choix du visuel, le même que dans l’article précédent, pour « lier » le débat)

sur http://news-round.com/belgian-politician-for-sputnik-romania-turns-into-a-platform-of-aggression-against-russia/

Lors de la Conférence de Moscou du 16 avril 2015, le ministre russe de la Défense Shoigou devait également reprendre l’expression …

* Lire (sur Executive Intelligence Review) : Russian Defense Minister Sergei Shoigu Points to Nuclear Threat Posed by NATO (1)

sur http://www.larouchepub.com/pr/2015/150416_shoigu_nato_threat.html

… L’OTAN Descendant dans le débat, pour répondre sur « la plate-forme d’agression », et la presse internationale anglo-saxonne, comme le INTERNATIONAL BUSINESS TIMES.

* Lire : http://www.ziare.com/international/nato/rusia-acuza-romania-ca-e-platforma-de-agresiune-a-nato-cum-raspunde-alianta-1358557

* Et : http://www.ibtimes.com.au/romania-ballistic-missile-defence-base-aggression-platform-alleges-russia-nato-says-russia-1440044

KH / PCN-TV / PCN-SPO

(1) Excerpt: “Also speaking at the conference, leader of the Belgium-based National-European Communitarian Party (NCP), Luc Michel, expressed a similar concern. He said “Romania is transforming [itself] into an aggression platform against Russia,” and added that countries such as Poland, Bulgaria, and some Baltic countries are also following the footprints of NATO strategy, International Business Times reported today.”

CE DIMANCHE 17 MAI 2015/ SUR AFRIQUE MEDIA EMISSION ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’

Vers 14H30 (Douala) et 15H30 (Bruxelles/Paris/Berlin)…

 Présentée par Bachir Mohamed LADAN

En direct sur streaming sur http://www.afriquemedia.tv/le-live

Avec tous les panelistes et Luc MICHEL (en duplex depuis les bureaux

d’EODE-TV à Bruxelles)

ALAC - GIL coup au Burundi (2015 05 15) FR

Retrouvez nous sur Facebook …

GROUPE OFFICIEL AFRIQUE MEDIA TV

(administré par Bachir Mohamed Ladan et Luc Michel)

https://www.facebook.com/groups/afrique.media.groupe.officiel/

 # THEMES DE L’EMISSION ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’

DE CE 17 MAI 2015

 CORRESPONDANTS INTERNATIONAUX :

 1- RUSSIE : Maneuvres navales des Flottes russe et chinoise en Méditerranée. Une nouvelle donne stratégique ? (Fabrice BEAUR, Sotchi)

2- LA NAKBA : 67 ans après, qu’est devenue la Palestine ?  (Yan VANZEEBROECK, Gand, Belgique)

3- FRANCE/CUBA : Après Washington, Paris fait les yeux doux à La Havane. Qu’en penser ? (Luc MICHEL, Bruxelles)

 SUJETS A DEBATTRE :

 1- BURUNDI/CONFUSION POLITIQUE : Entre coup d’état et tentative de coup d’état ; est-on très éloigné de la manipulation et de l’instrumentalisation du peuple burundais ? à qui profiterait la chute de Nkurunziza ?

2- PROBLEMATIQUE DE L’ALTERNANCE EN AFRIQUE: manifestation démocratique ou gage de bonne gouvernance ?

3- FORUM CENTRAFRICAIN: Les clauses ont-elles été à la hauteur de vos attentes ?

4- Icône de la semaine : Barthélémy BOGANDA (RCA)