Corso Grosseto spunta la tangente da un milione

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10 maggio 2015

 
federica cravero

C’è l’ipotesi di una grossa tangente dietro all’aggiudicazione alla cordata formata da Ccc (Consorzio cooperative costruzioni) e Itinera Spa, del Gruppo Gavio, dell’appalto commissionato da Scr per la realizzazione del raccordo tra la linea Torino-Ceres e il Passante ferroviario lungo corso Grosseto. Il passaggio di denaro oscillerebbe tra i 500 mila e il milione di euro, quando il valore complessivo dell’appalto messo a bando era di 180 milioni (e ribassato a poco più di 100).

Sulla «grande opera» di corso Grosseto la procura di Torino ha aperto un’inchiesta per turbativa d’asta, corruzione e fatture false affidata ai pm Stefano Demontis ed Eugenia Ghi, che hanno iscritto sei persone nel registro degli indagati. Tra questi l’ex assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, il suo compagno Ezio Bigotti (rampante imprenditore al vertice del gruppo Sti), il direttore amministrativo di Scr, Leo Massari, e il vicepresidente di Ccc, Omer Degli Esposti (già coinvolto nel «caso Penati» e poi uscito dal processo per prescrizione). Restano tuttavia ancora da chiarire i ruoli e le responsabilità degli indagati nella vicenda. Anche perché, dal punto di vista formale, la gara ha superato il vaglio di un ricorso al Tar. In particolare si ipotizza che Bigotti sia implicato a titolo personale, visto che la sua società non aveva partecipato alla gara d’appalto, facendo fruttare piuttosto i contatti stretti negli ambienti politici e imprenditoriali per altri lavori anche fuori dal Piemonte.

In ogni caso, oltre alle indagini della procura, è aperto da tempo un fascicolo anche della Corte dei conti. È parso infatti sospetto che a vincere la gara sia stata una cordata di imprese che non aveva incluso nel progetto la variante che poi è stata approvata successivamente con un aumento di spesa, mentre la stessa variante era già stata inclusa nelle offerte presentate dalle società sconfitte.

Alla luce di tutto ciò Davide Gariglio (Pd), che dal 2013 denuncia le anomalie di quell’appalto, i cui contratti non sono stati ancora firmati, chiede prudenza «prima di formalizzare un affidamento sulla cui legittimità si avanzano pesanti dubbi. Se venissero confermate le irregolarità, riterrei opportuno annullare la gara e partire con un nuovo bando e con un progetto finalmente fatto bene e completo».

Corso Grosseto spunta la tangente da un milioneultima modifica: 2015-05-12T21:04:33+02:00da davi-luciano
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