M5S Ecco l’elenco dei 38 ipocriti parlamentari piddini che non hanno votato la ‪#‎fiducia oggi.

Il Pd è il meno peggio, anche secondo gli antagonisti che non mancano di difendere il Pdchenonèsinistra, vanno in piazza contro chi contesta Renzi ed il terzo governo consecutivo non eletto

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Gianluca Vacca

 Sono loro i peggiori, quelli che sono ancora di più funzionali al marcio sistema piddino/partitico perché:

 1) fanno apparire Matteo Renzi come un rottamatore (Renzi rottama le persone per sete di potere, non i manovratori o i poteri forti che muovono le fila e ai quali ha giurato eterna fedeltà);

2) raccolgono il consenso di quei poveri illusi che credono che loro siano la parte sana del partito, che la lotta si faccia dall’interno e che un giorno “bandiera rossa la trionferà”

3) a loro non gliene importa nulla della legge elettorale o della fiducia: tutto questo teatrino è solo per spartirsi le poltrone alle prossime elezioni regionali, o per piazzare i candidati delle varie correnti, o per aggiudicarsi i prossimi assessorati. Giochini di potere interni al partito, insomma.

 Eccoli, i peggiori, diffidate e statene alla larga:

 Roberta Agostini, Albini, Bersani, Bindi, Bossa, Bruno Bossio, Capodicasa, Cimbro, Civati, Cuperlo, D’Attorre, Fabbri, Gianni Farina, Fassina, Folino, Fontanelli, Fossati, Carlo Galli, Giorgis, Gnecchi, Gregori, Laforgia, Letta, Leva, Maestri, Malisani, Marco Meloni, Miotto, Mugnato, Murer, Giorgio Piccolo, Pollastrini, Stumpo, Vaccaro, Zappulla, Zoggia, Epifani, Speranza.

 MoVimento 5 Stelle Camera

Beppe Grillo

NUOVE TASSE IN ARRIVO: Tassa sul contante e sugli animali domestici

Invece di venire incontro ai proprietari di animali lo stato pensa bene di metterci il 22% di  iva sulle cure. E non bastano? Una bella tattica per incentivare l’abbandono di animali. Ma non protestiamo che l’unico dramma italiano è Salvini

 febbraio 17, 2015  –      

Un’indiscrezione del “Sole 24 Ore” di oggi ha reso pubbliche le ultime misure allo studio del governo Renzi per fare cassa. Tra le più incredibili sarebbe allo studio una misura per scoraggiare l’evasione fiscale ed il riciclaggio di denaro imponendo un bollo per i versamenti bancari oltre 200 euro in contanti (il bollo si applicherebbe alle somme che eccedono questa franchigia).

In questo modo il governo intende tracciare ogni singolo pagamento, incentivando l’utilizzo di carte di credito e bancomat, in modo tale da poter facilmente risalire ad eventuali evasori fiscali (a scapito ovviamente della libertà dei cittadini). Inoltre scatterà l’obbligo per commercianti ed artigiani di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi in modo da dire addio allo scontrino cartaceo.

 Secondo alcune indiscrezioni sarebbe allo studio anche una tassa di proprietà sugli animali domestici, in quanto ritenuti beni di lusso, di 80 euro da suddividere con i comuni come rimborso per il mantenimento del decoro urbano, vista la pessima abitudine dei proprietari di far fare ai propri animali i bisognini per le strade senza provvedere alla pulizia. La misura sarebbe per ora limitata a cani e gatti e ad ogni animale corrisponderà un libretto di circolazione su cui apporre il bollo della tassa da esibire a richiesta delle autorità

http://www.notiziespericolate.com/nuove-tasse-arrivo-tassa-sul-contante-e-sugli-animali-domestici/

Ladro di rame ruba i cavi elettrici: Parma e provincia restano al buio

Minimo dovremo risarcire la famiglia del ladro. Una fiaccolata di solidarietà no?

 L’uomo è rimasto folgorato da una scarica ad alta tensione durante il tentativo di furto: è in gravissime condizioni

00:02 – Tutta Parma e parte della provincia sono rimaste al buio per mezz’ora per un blackout che ha interessato sia le utenze domestiche sia quelle industriali. A causare l’interruzione di energia elettrica sarebbe stato un tentativo di furto di cavi di rame all’interno della centrale elettrica Terna di Vigheffio: il presunto lardo, folgorato da una scarica ad alta tensione, è ora ricoverato all’ospedale Maggiore di Parma in condizioni gravissime.

Ladro di rame ruba i cavi elettrici: Parma e provincia restano al buio

L’uomo, del quale non sono state rese note le generalità, si sarebbe introdotto nei locali per rubare dei cavi elettrici, ma probabilmente ha toccato apparecchiature sotto tensione ricevendo una scarica. L’incidente ha mandato in tilt l’intera rete di rifornimento a 132mila volt che serve la città emiliana, mettendo contemporaneamente fuori servizio anche le altre quattro cabine di trasformazione primaria che riforniscono le utenze parmensi gestite da Iren.

Sul luogo dell’incidente, oltre al personale del 118, sono giunti anche i carabinieri, che stanno effettuando le indagini per scoprire se l’uomo ha agito da solo o con altre persone. Il primo a soccorrere il ferito sarebbe stato un tecnico della centrale Terna arrivato sul posto una volta scattato l’allarme blackout.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/ladro-di-rame-ruba-i-cavi-elettrici-parma-e-provincia-restano-al-buio_2108634-201502a.shtml

Bologna: 38enne si suicida dandosi fuoco nella camera da letto del suo appartamento

OVVIAMENTE le cause non si sanno, non possono sempre scrivere che è per cause economiche, non va bene. Gli italiani sono ricchi

 30 aprile 2015

E’ morto tra le fiamme un 38enne domiciliato in via Delle Rose, alla prima periferia di Bologna. Qui, nella camera da letto del suo appartamento, l’uomo si sarebbe dato fuoco, togliendosi la vita. Questo quanto si apprende dopo le prime ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine sul posto.

La tragedia si è consumata questa notte. Il 38enne si sarebbe prima cosparso di liquido infiammabile e poi avrebbe appiccato il fuoco, lasciandosi travolgere dalle fiamme. Al momento non è stato rinvenuto nessun biglietto che in qualche modo possa spiegare le motivazioni che avrebbero spinto l’uomo al gesto disperato.(…)

Leggi tutto su bolognatoday

http://www.crisitaly.org/notizie/bologna-38enne-si-suicida-dandosi-fuoco-nella-camera-da-letto-del-suo-appartamento/

Terni: anziano morto in casa in una rapina Arrestati 3 romeni, entrati con una scusa

SII accogliente. Nessuna solidarietà contro questa inaudita violenza sfociata in omicidio? Nessuna fiaccolata? Sarebbe razzismo esprimere cordoglio e disgusto, magari chiedere una pena esemplare e non la TENUITA’?

 28 aprile 2015

I tre dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale. Sono entrati nella casa dell’uomo con la scusa di dover consegnare un telegramma

21:04 – Tre uomini di nazionalità romena sono stati arrestati per l’omicidio di un 91enne, trovato senza vita nella sua abitazione di Gabelletta di Terni. I tre, di 20, 21 e 43 anni, dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale, rapina, lesioni e sequestro di persona. Secondo quanto accertato dai carabinieri due di loro sono entrati in casa mentre l’altro attendeva in automobile.

Dalle ricostruzioni dei militari risulta che i tre si sono fatti aprire la porta di casa dicendo di dover consegnare un telegramma. Erano le 13,30, e in casa con l’uomo, Giulio Moracci, c’era solo la moglie Fiorana, di 85 anni, che è stata subito aggredita e legata a mani e piedi dai malviventi. I due stranieri le hanno poi coperto bocca e naso con nastro adesivo. L’uomo è stato invece bloccato con le mani dietro la schiena.

La donna, ora ricoverata in ospedale al Santa Maria di Terni, è sotto shock ma le sue condizioni non sono preoccupanti.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/umbria/terni-anziano-morto-in-casa-in-una-rapina-arrestati-tre-romeni_2108427-201502a.shtml

Monselice: 4,2mln a Coop. per reinserimento sociale detenuti, non ne lavora neppure uno

La coop sei tu, CHI TI RUBA DI PIU’

 30 aprile 2015

Doveva dare lavoro ad almeno trenta detenuti, ex carcerati e disoccupati over 50. Per questo aveva ottenuto 4,2 milioni di euro dalla Regione attraverso uno specifico fondo di rotazione. Oggi, a distanza di tre anni e mezzo da quel finanziamento, la struttura c’è – si trova in zona industriale e la gestisce la Ipas, Società cooperativa di Padova – ma di detenuti al lavoro non c’è nemmeno l’ombra. Ed emerge un forte legame con il progetto da 3,4 milioni di euro di Nervesa della Battaglia finito recentemente nell’occhio del ciclone: là doveva nascere una fattoria didattica destinata a impegnare ragazzi disabili, oggi in realtà c’è una birreria alla moda.

I detenuti? A fine 2011 la Regione Veneto, con un bando firmato dall’allora assessore Remo Sernagiotto, aveva finanziato con 50 milioni di euro una serie di progetti destinati all’integrazione lavorativa dei disabili e degli emarginati nel territorio veneto. A Monselice erano finiti 4,2 milioni euro, indirizzati alla Ipas Società Cooperativa di Padova, realtà che ha sede in via Svezia e che è presieduta da Moreno Lando. L’iniziativa prevedeva di riqualificare un capannone di 3.500 metri quadri in via Umbria e di destinarlo a luogo di lavoro per detenuti, ex detenuti e over 50 senza domicilio o in condizioni di emergenza sociale. Secondo il progetto, i lavoratori sarebbero stati impegnati in attività manuali e di logistica, in particolare di stoccaggio e picking. Il nuovo centro di via Umbria doveva essere pienamente operativo nell’estate 2012.

Oggi, in realtà, ci lavorano dalle 4 alle 8 persone (attualmente solo quattro) e nessuna di queste è un detenuto: «Mancano le commesse ed è impossibile far lavorare più persone di queste» si difende Lando «Ho inviato 29 offerte commerciali ad aziende padovane, ma di fatto ho stipulato contratti solo con 8. Due sono tra l’altro realtà stagionali, e quindi con un volume di lavoro limitato. Le altre mi garantiscono solamente attività di stoccaggio, quando in realtà sono le attività manuali e di assemblaggio che richiederebbero maggiore mano d’opera».

I lavoratori impegnati arrivano dalle liste di disoccupati over 50 fornite dal Comune di Monselice: «Difficilmente un giudice può assegnarci dei detenuti con la carenza di lavoro. Il coinvolgimento dei carcerati è possibile solo se c’è continuità lavorativa, che di fatto oggi manca». Lando, peraltro, ricorda che lo stanziamento regionale di 4,2 milioni di euro arriva da un fondo di rotazione e che la somma va restituita entro 25 anni: «Ho già pagato una rata e dovrò pagarne un’altra a breve. È nel mio interesse far lavorare a pieno regime questa realtà». Ieri mattina in zona industriale è arrivata anche la troupe di “Striscia la Notizia” e un servizio dedicato all’Ipas di via Umbria è andato in onda in prima serata.

Strani legami. Il progetto di Monselice, come anticipato, è nato assieme a di quello di Nervesa della Battaglia (Treviso). L’iniziativa trevigiana era stata finanziata con la stesso fondo di rotazione attraverso la stessa delibera di giunta, la 2517 del 29 dicembre 2011. Nel Trevigiano erano finiti 3,4 milioni di euro, destinati alla cooperativa Ca’ della Robinia. Il progetto di Nervesa era stato protocollato in Regione il 20 ottobre 2011, quello di Monselice il 7 novembre. A Nervesa la situazione attuale è ancora più paradossale di quella di Monselice: con quei 3,4 milioni di euro si sarebbe dovuta realizzare una fattoria didattica animata da lavoratori disabili. Qualche giorno fa, nei locali destinati alla fattoria, è stata invece inaugurata una birreria. I titolari del nuovo pub hanno affittato i locali dalla cooperativa Ca’ della Robinia. Il funambolico cambio di destinazione ha fatto scattare una serie di controlli da parte degli uffici regionali. I finanziamenti concessi a Monselice e Nervesa erano i tre più importanti del bando regionale del dicembre 2011: al primo posto c’erano i 5,12 milioni di euro destinati all’Athena Società Cooperativa Sociale di Vigo di Cadore – realtà che peraltro ha come presidente lo stesso Lando dell’Ipas – per un progetto a Laggio di Cadore (Belluno) che pure lì è rimasto monco, anzi non è proprio partito. Ritardi, carenza di commesse e impedimenti vari: sarà, ma si parla pure sempre di 12,7 milioni di euro pubblici.

Fonte mattinopadova

http://www.crisitaly.org/notizie/monselice-42mln-a-coop-per-reinserimento-sociale-detenuti-non-ne-lavora-neppure-uno/

Più soldi a partiti e fondazioni. Sono senza vergogna!

L’importante che i soldi non vadano agli indigenti, sia essi italiani, greci e/o spagnoli.

La Ue dei popoli, quella tanto solidale con le banche ma non lo puoi scrivere o sei un euroscettico xenofobo

 pubblicato il 29.04.15 18:42  

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Il Parlamento europeo è come un vecchio Suv: consuma molto ed è molto difficile da parcheggiare. La benzina però sono i soldi dei cittadini e i parcheggi disponibili le risposte che riesce a dare ai cittadini.

Rottamare il Suv non si può, anzi, il suo costo nel 2016 aumenterà dell’1,6% rispetto al 2015. Il Parlamento europeo ha approvato oggi il report sulle spese che servono al suo funzionamento. Serviranno oltre 1 miliardo e 800 milioni di euro nel 2016, più altri 15 milioni messi a disposizione per rinforzare la sicurezza delle sue sedi.

Leggendo ogni singola voce di questo report si trovano tanti scandalosi sprechi che nessuno vi racconterà perché si vergognano da matti. Eccoli.

– PARTITI E FONDAZIONI COME DRACULA. Non bastano i contributi che percepiscono nei loro Paesi d’origine, una volta arrivati in Europa partiti e fondazioni europee chiedono e ottengono il bis. Nel 2016 il Parlamento europeo stanzierà per i primi 31,4 milioni di euro e per i secondi 18,7 milioni. Buon appetito.

– ONOREVOLE STIPENDIO
. Anziché diminuire, lo stipendio di ciascuno dei 751 deputati europei aumenta di oltre mille euro in più l’anno.


– VIAGGI E MISSIONI.
Il Parlamento spende tutti gli anni circa 80 milioni di euro per rimborsare i deputati delle loro spese di viaggio. Una cifra enorme giustificata dal fatto che deputati e funzionari devono raggiungere una volta al mese l’inutile doppia sede di Strasburgo. Mettiamoli in conto a Hollande!


– GLI EUROCRATI VINCONO SEMPRE.
Qui l’aumento è record. Con 15 milioni di euro in più in un solo anno, cresce il budget per salari e benefici dei funzionari. Nel 2016 verranno stanziati complessivamente 620 milioni di euro. Inoltre, a ciascun deputato sarà messo a disposizione un budget supplementare di 1.500 euro al mese per i propri assistenti.

– PIU’ MOBILI PER TUTTI. La spesa per mobili e arredo d’ufficio passa da 3 a 7 milioni di euro.

– PROPAGANDA DI REGIME.
Aumentano i fondi per il Parlamentarium, il centro visitatori del Parlamento europeo che si trova a Bruxelles, e raddoppiano anche le sue sedi, come dimostra la costruzione della Casa della Storia europea, che è un inutile doppione.

E non è finita qui. Se il Parlamento costa troppo, la COMMISSIONE EUROPEA fa ancora peggio. In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera sono stati rese pubbliche le buste paga dei Commissari europei. I Ventotto Commissari percepiscono uno stipendio di 20.832,54 euro al mese. Un po’ di più i vicepresidenti, Federica Mogherini compresa, il cui stipendio arriva a 24.073,15 euro. Per il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker busta paga da 25.554,58 euro. Tutti questi stipendi sono esentasse.

CHE COSA FA IL MOVIMENTO 5 STELLE EUROPA


1) RESTITUZIONE DELLO STIPENDIO.
I portavoce del Movimento 5 Stelle Europa hanno mantenuto la promessa di tagliare i propri stipendi e hanno completato la donazione di 134.000 euro al Fondo di Garanzia per la piccola e media impresa gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico. La restituzione avverrà ogni anno.


2) RINUNCIA A FONDI PER PARTITI
. Tutte le delegazioni parlamentari hanno dei fondi messi a disposizione per costituire partiti politici e fondazioni europee. La somma prevista per le delegazioni facenti parte del gruppo EFDD ammonta a circa 3 milioni di euro. La delegazione del Movimento 5 Stelle HA RINUNCIATO TOTALMENTE alla possibilità di usufruire di questi fondi.


3) LA BATTAGLIA POLITICA
. Il parlamento europeo ha discusso il report sul budget. Il Movimento 5 Stelle Europa ha presentato emendamenti molto chiari per ridurre le spese, tagliare quelle inutili e fare trasparenza sulle indennità dei parlamentari, i cui rimborsi avvengono tramite semplice presentazione di fattura. PPE e S&D (ovvero Partito Democratico e Forza Italia/Nuovo Centro Destra) hanno fatto fronte comune bocciando tutti i nostri emendamenti. Abbiamo votato no al testo finale.

I cittadini non possono essere presi in giro. Ecco perché DEVONO SAPERE CHI SONO GLI EUROPARLAMENTARI che hanno votato a favore dell’aumento dei fondi a partiti e fondazioni europee. Ecco la lista di voto

Ecco invece i parlamentari che hanno votato a favore dell’utilizzo dei soldi pubblici per le campagne elettoriali europee.

Vuoi sapere tutto su come vengono spese i soldi pubblici al Parlamento europeo? Scarica il report sulle spese. Informati!

Trasparenza sempre

Durante la plenaria di Strasburgo il portavoce Marco Valli ha denunciato questo scandalo. Ascolta il suo intervento

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamentoeuropeo/2015/04/piu-soldi-a-partiti.html

Si toglie il velo: presa a pugni dal marito musulmano

Dove sono le femministe?

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 10/03/2015,

Stanca di subire l’ennesima vessazione, una donna maghrebina di Porto Empedocle (in provincia di Agrigento) si è tolta il velo in atto di sfida verso il marito di religione musulmana. Il gesto è stato accolto come un affronto inaccettabile e l’uomo l’ha pestata ripetutamente: calci e pugni per aver disobeddito ai suoi ordini.

Come spiega Il Giornale di Sicilia, il nordafricano 25enne non voleva che la moglie uscisse di casa senza indossare l’hijab, esigendo che rispettasse in toto le sue usanze islamiche. Lei che, seppur di origini maghrebine, è italiana a tutti gli effetti (essendo nata qui) doveva chinare il capo e sottostare alla volontà estremista del compagno.

Per una volta – dopo aver per anni rispettato quanto impartitole – ha fatto di testa propria, pagandone care le conseguenze. L’uomo, sentitosi provocato oltremodo, non c’ha più visto e l’ha picchiata. La stessa vittima, dopo un violento litigio, ha chiamato il 113. Gli agenti, raggiunta l’abitazione e raccolto le testimonianze dei due, hanno fermato l’uomo.

http://www.fontenews.it/si-toglie-il-velo-presa-a-pugni-dal-marito-musulmano/

Australia, il generale che respinge i clandestini: “L’Europa faccia come noi”

Nella terra dei canguri gli sbarchi illegali sono passati dai ventimila del 2013 a meno di centocinquanta del 2014. Merito del pugno di ferro di “Jim” Molan, che spiega: “Respingerli è umanitario”

Giovanni Masini Gio, 30/04/2015 – 11:03

Respingere i migranti è un gesto umanitario: a dirlo è Andrew James Molan, il generale australiano ideatore della strategia contro l’immigrazione clandestina che ha – per ora – azzerato gli sbarchi sulla terra dei canguri.

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 Intervistato oggi dal Foglio, il militare rivendica con orgoglio i risultati dell’operazione “Sovereign borders“, “Confini sovrani”. Varata nel 2013, quest’operazione ha ridotto gli sbarchi illegali del 2014 a 157, quando l’anno prima erano stati oltre ventimila. Cifre che parlano da sole, ma che “Jim” Molan non rinuncia a commentare.

Parlando dell’attuale situazione europea dice: “L’umanitarismo celebrato a parole ma sconfessato dai fatti. E una politica dell’immigrazione clandestina gestita dai governi ma su mandato dei trafficanti di clandestini. Se l’Europa vuole invertire questo status quo disastroso e mortifero ritengo che sarebbe bene studiare la lezione australiana.”

Ma come ha fatto l’Australia, ad ottenere questi risultati strabilianti? Anzitutto il governo del conservatore Tony Abbott ha scelto di affidare la gestione dell’emergenza a un’operazione militare in piena regola guidata da un militare e non di costituire l’ennesimo comitato. Quindi, semplicemente, si pattugliano le acque territoriali intercettando le navi entrate illegalmente, che vengono fermate e mandate indietro. Il tutto “nella massima sicurezza delle persone a bordo”. Tanto che dall’insediamento del governo attualmente in carica, può affermare il generale, non c’è più stato un immigrato morto nelle acque del nostro paese.

Come ultimo tassello di questa strategia, l’Australia ha stretto diversi accordi con stati come Papua Nuova Guinea o Nauru, dove vengono ospitati dei campi attrezzati per esaminare le richieste di asilo, anche grazie al lavoro delle ong internazionali.

“Oggi si può dire che il governo australiano non lavora più su commissione degli scafisti, offrendo un “servizio taxi” a criminali cui prima bastava un sos a qualche chilometro dalla costa per incassare diecimila dollari da ogni singolo malcapitato passeggero – conclude il generale Molan – Gli scafisti, invece, sono ancora i principali autori delle politiche migratorie europee.”

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/australiaparla-generale-che-respinge-i-clandestini-leuropa-f-1122320.html

È bufera sui soldati francesi: “Stuprano i bambini in Africa”

I francesi, insieme ad americani sono i noti liberatori degli africani, ai quali i diritto umanisti non mancano mai di invocare l’aiuto per bombardare ed invadere qualche paese africano per il bene dei loro popoli. Poi lo stupro di bambini, fa tanto emancipazione….

Nell’inchiesta sarebbero finiti sedici militari. L’Eliseo sotto accusa: avrebbe coperto le violenze sessuali

Sergio RameGio, 30/04/2015 – 12:16

Uno scandalo devastante sta investendo l’esercito francese. La denuncia, contenuta in un rapporto Onu riservato e finora rimasto segreto, parla di abusi che avrebbero subito alcuni bambini, il più piccolo di appena otto anni, da parte dei soldati francesi nella Repubblica Centrafricana.

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Secondo Le Monde, nell’inchiesta sarebbero finiti sedici militari, tutti parte della missione che il presidente Francois Hollande inviò a Bangui nel dicembre del 2013 nell’ambito dell’operazione Sangaris, ancora in corso, per sedare la guerra civile. I militari si sarebbero approfittati di minori affamati e senza tetto “in cambio di soldi e cibo”.

Le violenze sarebbero state commesse all’aeroporto di M’Poko, tra il dicembre e il giugno 2014. Il governo francese ha reso noto di essere stato messo a conoscenza delle accuse a luglio del 2014 dall’Alto Commissario Onu per i diritti umana. Tanto che l’inchiesta è cominciata nel mese di agosto. Il ché negherebbe le accuse di aver coperto la denuncia. “Ricorreremo a tutti i mezzi possibili per accertare la verita”, assicura l’Eliseo. Lo scandalo è stato rivelato mercoledì dal quotidiano britannico Guardian, a cui il co-direttore della ong americana, Aids-Free World, Paula Donovan, ha consegnato il rapporto. Il documento raccoglie le testimonianze di sei bambini, dagli 8 ai 15 anni, considerate molto attendibili, e coinvolge una quindicina di soldati francesi che avrebbero scambiato cibo, e a volte piccole somme di denaro, in cambio di favori sessuali. “I bambini hanno raccontato che avevano fame e hanno pensato di poter ottenere cibo dai soldati – ha raccontato la Donovan – la risposta dei soldati era ‘se fai questo, ti darò da mangiare’, anche se i vari bambini hanno usato parole ciascuno diverse”. I ragazzini hanno raccontato di esser stati violentati, altrui abusati, altri hanno detto di aver assistito alle violenze sui loro compagni; alcuni sono stati in grado di riferire una descrizione accurata dei presunti aggressori, dettagli che dovrebbero aiutare a identificarli.

Il segretario di Stato per la Famiglia, Laurence Rossignol, ha ammesso che, se i fatti sono veri, sono di “estrema gravità”. “Sappiamo bene che nell’ambito di operazioni di guerra o in Paesi in cui ci sono disordini, le donne e i bambini diventano vittime di predatori – ha spiegato – ma se coloro che sono lì per proteggere diventano predatori, questo è un doppio crimine”. Ma certo per Parigi, che ha inviato mille soldati nell’ex colonia per disarmare le milizie musulmane Seleka e quelle cristiane anti-Balaka, è una brutta tegola. Alla vicenda si aggiunge anche un risvolto diplomatico. L’uomo che ha fatto filtrare il documento, consegnandolo alle autorità francesi, è un funzionario dell’Onu, lo svedese Andres Kompass, con un’esperienza di trent’anni sul campo e che avrebbe agito in risposta a quello che considerava l’immobilismo delle Nazioni Unite. Il diplomatico, che è stato sospeso ed è oggetto di un’indagine interna, adesso rischia il licenziamento. La Svezia però è già scesa in campo: l’ambasciatore all’Onu ha avvertito i vertici del Palazzo di Vetro che “non sarebbe una buona cosa” se Kompass fosse costretto a dimettersi.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/bufera-sui-soldati-francesi-stuprano-i-bambini-africa-1122360.html