Tenuità del fatto in vigore: ecco per quali reati e le condizioni

In pratica un’amnistia permanente. Non bastano i numerosi istituti penitenziari costruiti e lasciati vuoti ed abbandonati come documentato da striscia la notizia, il partito della legalità come affronta il problema del sovraffollamento carcerario? CANCELLANDO I REATI.

Una domanda, come mai non viene contestato questo provvedimento ma  “la piazza tanto antisistema” non fa  mancare la sua presenza ad ogni avvistamento di Salvini? Devo dedurre che tale piazza gradisce molto l’operato del terzo governo non eletto?

Chissà se fosse stato il governo dello psiconano a fare sta porcata, la società civile già quanti flash mob e sit in avrebbe organizzato?

MA CHE STRANO, ANCHE LE RAPINE NON SONO PIU’UN REATO, quasi una legge antirazzista

 Esclusi delitti reiterati e violenti, ma non ci sono indicazioni chiare

tenuità

E’ ufficialmente entrato in vigore il regime di tenuità del fatto, così come enunciato nel decreto legislativo 28/2015, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 marzo.

Arriva così una delle novità più discusse per la punibilità nei confronti dei reati cosiddetti lievi, mentre, proprio ieri, il Senato ha dato il proprio via libera alla legge anticorruzione, che inasprisce le pene per chi commette reati legati alla pubblica amministrazione, ripristinando il falso in bilancio fino a cinque anni.

E proprio quella dei cinque anni è la soglia al di sotto della quale è oggi applicabile il criterio di tenuità del fatto, mirato a ridurre l’obbligatorietà dell’azione penale da parte del pubblico ministero, limitandola a quei casi più gravi che necessitano di esame in aula e dibattimento per essere adeguatamente valutati e sviscerati.

Di fronte al perdurare di una lentezza cronica del sistema di giustizia, insomma, il legislatore ha voluto concedere un ulteriore strumento per chiudere in fretta i fascicoli meno penalmente rilevanti, mantenendo, per le parti offese, la possibilità di rivalersi in sede civile.

Questa scelta, poi, non ha mancato di generare allarme nella popolazione, che ha temuto di andare incontro a una depenalizzazione generale per reati come il maltrattamento di animali, la rapina, o lo stalking e così via, tutti comportamenti che, per le pene previste, ricadrebbero teoricamente nei criteri per lo stop definito dal decreto legislativo in oggetto.

In sede di esame parlamentare, però, si sono posti i paletti sull’esercizio del principio di tenuità del fatto, che non deve tenere conto di atti di particolare violenza o gravità, oppure nel caso siano reiterati pur nella lievità del comportamento.

Va comunque sottolineato che, in sede di stesura del decreto, si è preferito non escludere in maniera esplicita nessun tipo di reato, il che ammette il ricorso alla tenuità del fatto anche per delitti al pari di violenza privata, minaccia, violenza, truffa o appropriazione indebita.

In generale vengono comprese nel novero di reati coinvolti nell’archiviazione da parte degli inquirenti, le accuse per reati contro la fede pubblica, contro l’incolumità pubblica, contro l’ordine pubblico, contro l’amministrazione della giustizia e contro la pubblica amministrazione.

Vai all’elenco completo dei reati inclusi nella tenuità del fatto

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 Pubblicato da Redazione il 2 aprile 2015 alle 10:04 in Penale

http://www.leggioggi.it/2015/04/02/tenuita-fatto-in-vigore-per-quali-reati-condizioni/

Tenuità del fatto in vigore: ecco per quali reati e le condizioniultima modifica: 2015-04-29T21:51:32+02:00da davi-luciano
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