MAFIA E AFFARI IN VALSUSA / LE MINACCE DI TORO PER LAVORARE SULL’AUTOSTRADA TORINO-BARDONECCHIA: “SE NON MI DAI L’APPALTO DICO TUTTO”

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GIOVEDÌ, 2 APRILE 2015

 

BY  – PUBLISHED: 04/01/2015 –

di FABIO TANZILLI

“Stupisce che nell’ambito dell’inchiesta San Michele sia passata, quasi inosservata, la richiesta di rinvio a giudizio a carico dell’imprenditore Giovanni Toro. Proprio quel Toro che voleva “mangiare la torta” dell’Alta Velocità e che, non riuscendoci, deve aver pensato di “mangiare” un’altra “torta”, quella dell’autostrada Torino-Bardonecchia”. A lanciare l’accusa è il senatore del Pd, Stefano Esposito. “Infatti Giovanni Toro viene accusato di minacce al direttore tecnico della ditta Itinera per ottenere in subappalto i lavori di ristrutturazione della galleria Prapontin della A32 oltre che le operazioni di pulizia stradale e sgombero neve – aggiunge Esposito – lo stesso Toro è accusato anche di cedere sostanze stupefacenti all’amministratore delegato di un’altra impresa valsusina, in cambio di denaro, di lavori in subappalto e notizie riservate su lavori pubblici e privati della società stessa”. Secondo il senatore Pd, “Mentre le recinzioni della Torino-Lione reggevano non solo alle sassaiole dei No Tav ma anche agli assalti mafiosi, l’altra infestrattura della Valle di Susa, l’autostrada Torino-Bardonecchia, si dimostrava più permeabile”. 

E ancora: “Mentre la TAV risulta essere l’opera più contestata ma anche più ‘attenzionata’ d’Europa, nella vicina autostrada valsusina è possibile minacciare e corrompere per ottenere subappalti e vantaggi vari, senza che nessuno gridi allo scandalo o pretenda il ripristino della legalità. Capisco che la TAV faccia notizia, ma il tema delle infiltrazioni mafiose merita attenzione a 360 gradi”.  In effetti, nell’ordinanza della procura emergono vari aspetti inquietanti.

 Toro avrebbe minacciato Mantio Moggia, direttore  tecnico della ITINERA Spa, dicendogli che se non avesse acconsentito a subappaltargli lavori di ristrutturazione della galleria A32 Prapontin e ad attribuirgli noleggi per le operazioni di pulizia stradale e sgombero neve della A32 (lavori che la società ITINERA aveva conseguito in appalto dalla società SITALFA), avrebbe rivelato ai vertici aziendali della stessa società  notizie riservate su presunte  azioni illecite, tra cui alcuni pagamenti che sarebbero stati fatto per l’assegnazione di subappalti per opere di pulizia stradale e sgombero neve, disincentivando un altro imprenditore locale nel partecipare alla gara, promettendogli in cambio lavori di manutenzione stradale per l’autostrada A32. Dopo queste minacce, secondo le indagini della Procura, il direttore dell’Itinera avrebbe acconsentito nel 2012 all’impresa di Toro di lavorare in autostrada, per le opere di pulizia e sgombero neve dell’arteria autostradale A32. 

MAFIA E AFFARI IN VALSUSA / LE MINACCE DI TORO PER LAVORARE SULL’AUTOSTRADA TORINO-BARDONECCHIA: “SE NON MI DAI L’APPALTO DICO TUTTO”ultima modifica: 2015-04-02T21:50:40+02:00da davi-luciano
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