tre suicidi oggi. Almeno quelli resi noti e “recuperati” nei trafiletti di giornali locali. Zitti, sono altri i bisognosi nel mondo da aiutare.
In casa propria, non esiste malessere alcuno
16 marzo 2015
Altro che ripresa, la crisi sembra non finire mai. E in Veneto non si interrompe la drammatica catena dei suicidi. Così si è verificata un’altra tragedia della disperazione nel Veneziano: non reggeva la depressione per le difficoltà economiche: sabato sera un 50enne residente a Lugugnana, sposato e padre di un 20enne cuoco della zona, si è tolto la vita con un colpo di fucile. Sul posto della tragedia sono intervenuti per i rilievi i carabinieri di San Michele al Tagliamento:
si tratta della casa in aperta campagna dell’artigiano edile che negli ultimi tempi aveva alcuni debiti. Aveva trovato un altro impiego ma non era riuscito a superare la depressione e così si è sparato. Rientrato nella sua abitazione dopo una sera al bar con gli amici ha chiamato la moglie, che non si trovava in casa, e mentre era al telefono pare sia partito il colpo mortale. Sconvolta la donna che ha dato subito l’allarme. Il sindaco di San Michele, Pasqualino Codognotto, lo ricorda:
“Pensavo stesse riprendendosi”.
Fonte affaritaliani