Dietrofront del Pd sulle sanzioni amministrative per chi uccide specie protette

Mission del Pd: Non dimenticare di distruggere anche l’ambiente, oltre la società, l’economia etc etc

Ma non erano i leghisti anti animalisti?

 12 marzo 2015

Indignazione estesa dalla Lipu al Wwf a Legambiente, da Brambilla alla De Petris. “Stupisce l’atteggiamento schizofrenico del Partito democratico”. A sera il “papà” dell’emendamento annuncia la marcia indietro

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Roma, 12 marzo 2015 – Sdegno misto a rabbia. Sono questi i sentimenti  diffusi nel mondo ambientalista e animalista. Perché mentre da una parte il governo garantisce che non saranno depenalizzati, secondo il principio della tenuità del fatto, i reati legati al maltrattamento degli animali, il Pd presenta un emendamento (firmato dal senatore Stefano Vaccari) al collegato ambientale che prevede una sanzione solo amministrativa per chi uccide, cattura o detiene mammiferi o uccelli di specie protetta. Praticamente un via libera ai commercianti di specie tutelate, un “tana libera tutti” che si tradurrebbe in un massacro incondizionato di creature preziose e fragili. Ha di che parlare di atteggiamento “schizofrenico” il Wwf che condanna l’iniziativa senza se e senza ma. La protesta diventa corale e, a sera, il senatore Vaccari annuncia che ritirerà l’emendamento, frutto di un fraintedimento non voluto. Ma questo accadrà, annuncia, alla ripresa dei lavori della Commissione. In attesa del ripensamento totale, grande inquietudine sotto al cielo.

“La proposta di depenalizzare i reati di caccia sulle specie protette non è solo assurda e anacrostica, ma è assolutamente in controtendenza rispetto alla legge appena approvata al Senato e che presto arriverà alla Camera, sui delitti ambientali. E’ una schizofrenia che non può esistere” dice Patrizia Fantilli, direttore Ufficio legale del Wwf Italia. “Da una parte il Parlamento, dopo 20 anni, approva questa grande riforma dell’aumento delle sanzioni penali per i reati ambientali e dall’altra depenalizza i reati di caccia”. Ovvio che nessuno lascerà passare questo anacronismo senza resistere e, infatti, il “Wwf metterà in campo qualsiasi azione per contrastare l’assurda proposta e speriamo che tutti gli altri partiti, il Pd in testa, facciano lo stesso”. Posizione condivisa dalla Lipu e dal suo presidente, Fulvio Mamone Capria. “E’ inamissibile la presentazione di questo emendamento proprio nel momento in cui reati di bracconaggio e contro le specie protette sono in aumento e – prosegue il presidente della Lipu – anche in riferimento alla necessità che lo schema di decreto legislativo n. 130 sulla tenuità del fatto, sui reati considerati minori che attende il via libera definitivo del Consiglio dei ministri, debba assolutamente escludere i reati nei confronti fauna selvatica e delle specie protette”. Per questo, ribadisce Mamone Capria “chiediamo che venga ritirato l’emendamento o comunque che sia ritenuto inammissibile affinché venga mantenuto, in Italia, un sistema di norme che – nonostante oggi sia sanzionatro debolmente – resti un principio fondamentale di savaguardia della fauna, patrimonio indisponibile dello Stato”. “Una scelta molto pericolosa, per questo chiederemo di ritirare l’emendamento”: è quanto afferma Nino Morabito, responsabile Fauna di Legambiente.

E proprio Legambiente ricorda che un simile provvedimento potrebbe arrivare a riguardare anche specie come lupo, orso, martora, cervo sardo, lontra, puzzola, ma anche animali come la foca monaca e tutte le specie di cetacei, di uccelli quali il pellicano, il tarabuso, la spatola. “E’ vero che con le sanzioni penali non si è riusciti finora a frenare il fenomeno del bracconaggio in Italia che purtroppo è diffuso e in alcune aree è cresciuto. Però certamente – sottolinea Morabito  – la depenalizzazione rischia di aumentare ancora di più un aspetto gravissimo di cui l’Italia è sotto l’indice della Commissione europea per molti aspetti rispetto all’applicazione della direttive Habitat e Uccelli che proteggono molte specie animali e che sono spesso oggetto di bracconaggio”. Morabito continua: “E’ davvero un brutto segnale”.  E’ “pazzesco, assurdo e inaccettabile” attacca Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente.

Peraltro Brambilla ha predisposto una proposta di legge ad hoc. “Al contrario, non solo deve rimanere la sanzione penale – sottolinea la parlamentare di Forza Italia –  è necessario raddoppiare le pene almeno per alcune specie (lupo, orso, stambecco, camoscio d’Abruzzo, muflone sardo)”. “Ammazzare un orso e cavarsela pagando 774 euro: sembra, per non dire di peggio, il prodotto di un colpo di sole – spiega la parlamentare animalista – ma non è stagione. Viene quindi la tentazione di collegare l’emendamento Vaccari allo stesso clima (politico) che potrebbe garantire la “non punibilità” di molti reati a danno degli animali, se saranno confermate le anticipazioni sulla forma definitiva del decreto legislativo in materia, all’esame del Consiglio dei ministri di oggi. E’ evidente: la tutela, anche penale, degli animali non interessa affatto né al governo né alla maggioranza parlamentare”. E’ pronta però una controproposta, a firma della stessa Brambilla: raddoppiare le pene, sia detentive che pecuniarie, per chi uccide, cattura o detiene esemplari di lupo, orso, stambecco, camoscio d’Abruzzo, muflone sardo. Secondo la proposta, i colpevoli rischieranno da sei mesi a due anni di carcere e l’ammenda da euro 2.034 a euro 12.294.

“E non un buffetto – conclude – come immagina qualcuno nel Pd”. Nell’indignazione generale arrivano anche le parole cariche di indignazione di Loredana De Petris di Sel. “La proposta del relatore Vaccari, del Pd, di inserire nel collegato ambientale la depenalizzazione per chi caccia, uccide o mette in cattività animali appartenenti alle specie protette è gravissima: un vero e proprio attentato contro l’ambiente compiuto a freddo, con il solo e unico intento di accattivarsi le simpatie della lobby dei cacciatori”, afferma la presidente del Gruppo Misto-Sel. “L’emendamento del relatore, nella sua riformulazione, porta da penale ad amministrativa la sanzione per chi caccia le specie protette. È – sottolinea la senatrice – una licenza di uccidere o di mettere in gabbia animali a rischio di estinzione. Se la norma verrà approvata le ripercussioni sull’equilibrio ambientale saranno letali e il danno provocato al nostro Paese per compiacere una lobby potente forse irreparabile”.

La marea montante di indignazione ha raggiunto il senatore del Pd Stefano Vaccari, relatore al collegato ambientale che ha annunciato l’intenzione di ritirare l’emendamento.  Con una lunga dichiarazione che riportiamo di seguito, peraltro, il parlamentare ricostruisce l’iter e nega di aver voluto premiare i cacciatori. Parla, tra l’altro, di un errore materiale involontario. Resta da vedere se alle parole e all’annuncio della marcia indietro seguiranno i fatti al momento della ripresa dei lavori.”Nessuno nel Pd vuole depenalizzare la caccia ai lupi o agli orsi, o ritornare indietro sulla lotta al bracconaggio e alla caccia di frodo. L’obiettivo che ha mosso la presentazione di tutti i miei emendamenti è quello di migliorare il più possibile il collegato ambientale. In questo caso, intendevo depenalizzare alcuni comportamenti venatori meno gravi e non dolosi, sulla base di precise richieste di una parte di quel settore. Per un mero errore di drafting l’introduzione della sanzione amministrativa aumentata e la conseguente cancellazione della sanzione penale ha riguardato l’articolo 2 e non un intervento puntuale su alcune specie cacciabili (art. 12). Tanto è vero che l’articolo 30 della legge 157/92 sulle sanzioni penali sarebbe rimasto praticamente inalterato. Tuttavia, per evitare fraintendimenti e polemiche inutili, ho comunque deciso d’accordo con il capogruppo Pd Massimo Caleo che, alla ripresa dei lavori in Commissione, modificherò il mio emendamento 40.100 (testo3), cancellando tutta la parte relativa alla depenalizzazione”.
Lorenzo Gallitto
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Dietrofront del Pd sulle sanzioni amministrative per chi uccide specie protetteultima modifica: 2015-03-15T22:54:32+01:00da davi-luciano
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