Tav. Perino: Chi non conosce la storia del Movimento, si informi!

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Messaggio per smorzare le polemiche. Un appello alla ragione e a chi vuole essere “più antagonista degli altri”. Gli attentati li fanno mafia e servizi per conto di chi devasta. Per quello non si trovano mai i colpevoli.

perino
di Fabrizio Salmoni

 Ci ha messo un po’ a reagire, ha consultato il suo ampio archivio domestico, poi ha messo per iscritto la sua reprimenda per chi ha voluto suscitare polemiche pretestuose e pericolose. Nella galassia No Tav, si sa, coesistono posizioni differenti ognuna con propria dignità e fondamento e la dialettica che ne consegue è quasi sempre positiva e alimenta la vitalità stessa del vasto fronte che si oppone allo scempio della Torino-Lione. Come in ogni movimento di massa che si rispetti, nel fronte No Tav hanno dimora anche i cani sciolti, gli scettici, i pessimisti, i passionali, gli opportunisti, gli eterni scontenti e tutte le altre categorie dell’umana psiche. Ogni tanto c’è qualcuno che per qualche ragione tenta di seminare scontento o zizzania, una pratica che se diventa permanente rischia di essere controproducente, dannosa, magari anche sospetta.

E’ contro tale tendenza, seppur molto minoritaria, che è rivolto l’ammonimento dell’esponente “storico” del Movimento: “Ignorare le radici e i  fatti reali del passato può portare a trarre conclusioni sbagliate“. A chi rivendica “contenuti ideologici” della lotta vuole ricordare che “l’opposizione alla Torino-Lione non è mai stata una battaglia ideologica ma solo e sempre contro lo spreco delle risorse” pubbliche e attribuisce agli avversari la volontà di dipingere il Movimento come un’opposizione ideologica. La verità è che a partire da atteggiamenti NIMBY, i valsusini hanno raggiunto nel tempo la consapevolezza che la lotta contro il Tav debba essere contro “un progetto e un modello di sviluppo incompatibili con il futuro nostro, dei nostri figli e del pianeta. ..E non è un caso che nel Movimento ci siano ‘tecnici’ e non ‘ideologi’“.

A chi poi ha criticato il corteo del 21 Febbraio per la presenza dei sindaci, Perino ricorda che tutto è stato deciso in assemblea, unica istanza decisionale riconosciuta.

C’è infine chi ha polemizzato per la dissociazione sulla matrice dei recenti mini-attentati alle centraline dell’Alta Velocità in Toscana e altrove ma una breve storia degli attentati realizzati in Valle dal 1995 al 1997 dimostra che nessun colpevole è mai stato scoperto pur essendo ben risaputa dagli inquirenti la presenza attiva in Valle di mafia e’ndrangheta “che la facevano da padrone nei cantieri dell’autostrada e di tutte le opere pubbliche nonchè nel sacco edilizio di Bardonecchia” (ecco perchè l’Alta Valle è ancora oggi meno sensibile agli scempi che ai profitti) e dei Servizi (casi Fuschi, Souberan). Ieri come oggi, media e Procura torinese erano alleate con gli speculatori nel perseguire “gli ecoterroristi legati alla lotta anti Tav” e nel cercare capri espiatori nei soliti anarchici, di cui due, Sole e Baleno suicidi in carcere, poi postumamente prosciolti.

Si faccia dunque attenzione alle strumentalizzazioni – dice Perino – Ricordiamoci anche della finta aggressione all’autista del pm Rinaudo, attribuita subito ai No Tav poi risultata un’invenzione“: anche in quella occasione il Movimento aveva  preso le distanze e qualcuno “più antagonista degli altri” aveva gridato alla codardia. Si impari dunque dalla storia, sembra voler dire Perino, e si usi la ragione.

(F.S. 4.3.2015)

Tav. Perino: Chi non conosce la storia del Movimento, si informi!ultima modifica: 2015-03-04T20:26:09+01:00da davi-luciano
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