KOSOVO: INCRIMINATI VERTICI DELL’UCK (CREATO DALLA NATO) PER CRIMINI DI GUERRA, TRAFFICO DI EROINA E DI ORGANI UMANI

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Max Parisi

martedì 3 marzo 2015

PRISTINA (KOSOVO)  – La Corte speciale incaricata di indagare sui crimini dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) incriminera’ l’ex capo di stato maggiore ed ex ministro delle Forze di sicurezza kosovare, Agim Ceku. Lo ha riferito al quotidiano locale “Bota Sot” una fonte vicina al dossier, secondo cui Ceku e’ solo uno dei vari esponenti dell’Uck che saranno accusati dal tribunale speciale. La presidente del Kosovo, Atifete Jahjaga, ha detto in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “Koha Ditore” che il parlamento di Pristina ha “l’obbligo internazionale” di istituire la Corte speciale che dovra’ fare piena luce sulle accuse contenute nel rapporto dell’ex magistrato svizzero Dick Marty, approvato nel 2011 dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Secondo il rapporto Marty, durante la guerra del 1998-1999 e poi negli ultimi dieci anni, l’ex premier e attuale ministro degli Esteri kosovaro Hashim Thaci avrebbe avuto il “controllo” dello spaccio di eroina.

Non e’ tutto: alcuni membri dell’entourage di Thaci sarebbero inoltre responsabili di crimini e rapimenti avvenuti lungo il confine con l’Albania dopo la guerra.

In particolare, i prigionieri di etnia non albanese sarebbero stati uccisi e sottoposti all’espianto dei reni.

Thaci sarebbe stato “un boss criminale” secondo i rapporti dei servizi segreti citati da Marty, inclusi quelli dell’italiana Sismi, oltre che dei servizi segreti di Germania (Bnd), Regno unito (MI6) e Grecia (Eyp). Il rapporto attribuisce un ruolo di primaria importanza agli “attori internazionali che scelsero di guardare con gli occhi bendati i crimini di guerra dell’Uck”.

Pesanti responsabilita’ vengono attribuite alle missioni della Nato e dell’Onu in Kosovo, rispettivamente Kfor e Unmik, definite “incapaci di gestire l’attuazione della legge, il flusso dei rifugiati e il controllo delle frontiere dopo i bombardamenti della Nato nel 1999”.

Le fazioni dell’Uck e le frange “che avevano il controllo di aree distinte del Kosovo (villaggi, tratti di strada, a volte anche singoli edifici), sono state in grado di eseguire imprese criminali organizzate”, continua Marty.

Non viene risparmiata neanche Eulex, la missione dell’Unione europea che avrebbe dovuto ripristinare il sistema giudiziario in Kosovo, che “ha lasciato vane le aspettative di andare oltre gli ‘intoccabili’, il cui passato piu’ che oscuro e’ di pubblico dominio”. Secondo il deputato svizzero “sono stati fatti molti annunci e promesse, ma i risultati tangibili restano da vedere”.

Di fatto, il Kosovo è un’enclave criminale nel Balcani, con al potere clan di gangster travestiti da “politici” responsabili di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, compiuti con il benestare della Nato e dell’Onu. Oggi, questi criminali dovrebbero finire alla sbarra. Ma molti dubitano che accadrà. E non solo: la strana ondata di “migranti” dal Kosovo verso l’Ungheria e quindi verso la Ue, che il governo Orban ha bloccato con migliaia di arresti alla frontiera, è formata in massima parte da criminali di guerra che cercano di fuggire temendo – per quanto improbabile – l’arresto.

Redazione Milano

KOSOVO: INCRIMINATI VERTICI DELL'UCK (CREATO DALLA NATO) PER CRIMINI DI GUERRA, TRAFFICO DI EROINA E DI ORGANI UMANI
KOSOVO: INCRIMINATI VERTICI DELL’UCK (CREATO DALLA NATO) PER CRIMINI DI GUERRA, TRAFFICO DI EROINA E DI ORGANI UMANIultima modifica: 2015-03-04T20:41:49+01:00da davi-luciano
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