Roma: Aurelia Hospital, Samadi e Hospice S, regione taglia, licenziati in 160

Ma il dramma è la Lega a Roma. CONTRO IL JOB ACT manco un inutile e stupido flash mob?

 26 febbraio 2015

“Caro presidente Renzi, perchè ci ha fatto credere in una Italia migliore?”. In 160 rischiano di perdere il lavoro per via dei tagli decisi dalla Regione Lazio alle prestazioni salvavita. Sono i dipendenti del Gruppo Garofalo che operano nell’ambito delle storiche strutture sanitarie del Lazio, Aurelia Hospital DEA di 1° livello e sede di Pronto Soccorso ed Eliporto, Casa di Cura Città di Roma struttura polispecialistica per acuti e centro nascita di riferimento territoriale, European Hospital centro di Cardiochirurgia e Cardiologia Interventistica, Casa di Cura Neuropsichiatrica Samadi , Hospice S. Antonio per la cura dei pazienti terminali.

Dopo aver provato a chiedere una risposta al presidente della Regione Lazio Zingaretti e al Ministro della Sanità Lorenzin, i dipendenti del Gruppo Garofalo hanno voluto scrivere una lettera al presidente del consiglio. “Siamo i dipendenti di strutture private accreditate che da oltre 50 anni erogano prestazioni assistenziali nei confronti dei pazienti acuti, ovvero prestazioni complesse, il più delle volte “salvavita”improrogabili. L’alternativa? La morte del paziente. A novembre le aziende per le quali lavoriamo ci hanno comunicato licenziamenti collettivi per oltre 160 unità a causa di gravissimi deficit di bilancio provocati dai tagli lineari operati dalla Regione Lazio negli ultimi anni e dai mancati pagamenti dei crediti pregressi.

Per sensibilizzare le istituzioni abbiamo manifestato sia sotto la Regione Lazio sia sotto il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e non in ultimo a Montecitorio. In quelle circostanze abbiamo chiesto tavoli di confronto ed iniziative a tutela dei nostri posti di lavoro e non solo non abbiamo ricevuto risposte, ma nessuno ha voluto neppure aprirci lo spiraglio di una porta per accoglierci e quantomeno ascoltarci. Ci chiediamo: nonostante i nostri sacrifici, nonostante il nostro impegno, nonostante la nostra voglia di crederci ancora, quando non siamo in prossimità di una campagna elettorale, valiamo tanto poco da non meritare nemmeno il rispetto dell’interlocutore?

Abbiamo letto di recente articoli di giornale in cui Lei commentava i dati Istat sull’occupazione e prometteva: ”con noi 100.000 posti in più”. E i nostri posti in tutto questo dove si collocano? Per ora siamo in 160 a chiedere il suo aiuto, in coerenza con ciò che ha già fatto per il caso Ilva, il caso Lucchini-Piombino, Ast –Terni, Termini – Imerese e Elettrolux; tra pochi mesi, senza il suo intervento risolutivo i posti a rischio, nella sanità privata accreditata del Lazio, saranno 2.000.

All’European Hospital è stato impedito dalla Regione Lazio di accogliere nel reparto di cardiochirurgia pazienti urgenti rispetto ai quali gli altri ospedali della Regione chiedevano disponibilità di posto letto. A questi ospedali la Regione ha imposto per iscritto di non inviare pazienti all’European Hospital; ciononostante, data la carenza del sistema, le richieste di ricovero urgente sono continuate ad arrivare alla struttura del Gruppo Garofalo. All’Aurelia Hospital, punto di riferimento per le emergenze di tutto il litorale Laziale, la Regione ha deciso di tagliare i posti letto destinati alle situazioni più critiche. Tutto ciò ha un senso in un momento in cui ciò di cui si ha bisogno sono proprio le disponibilità nei Pronto Soccorso? Sarebbe quindi sbagliato, secondo Lei, pensare che ad alcune istituzioni non interessa né la sorte di noi lavoratori, né quella dei cittadini in pericolo di vita?

 Fonte affaritaliani

Roma: Aurelia Hospital, Samadi e Hospice S, regione taglia, licenziati in 160ultima modifica: 2015-02-27T21:33:51+01:00da davi-luciano
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