Milleproroghe, Lupi: «Esclusa la proroga di tre mesi per gli sfratti»

studia studia, intanto la gente viene sbattuta in mezzo ad una strada. Per loro non ci sono alberghi e residence.

Il  gov della solidarietà è assai selettivo nel scegliere chi tutelare e garantire, primi gli sbarcati, altrimenti c’è chi si vergogna di essere italiano, magari sarà contento degli 8 suicidi giornalieri per i quali nessuno si indigna. Sono contenti anhe i gestori del business più redditizio della droga.

 Verso la rateazione bis di Equitalia per le imprese, esclusa invece la proroga del blocco agli sfratti: «Stiamo studiando la possibilità di un passaggio da casa a casa», dice Lupi

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di Valentina Santarpia

 Nessuna proroga al blocco degli sfratti, finito il 31 dicembre 2014. Il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi ha confermato che anche le modifiche in arrivo al decreto Milleproroghe non prevedono, ipotesi circolata negli ultimi giorni, una mini proroga di tre mesi: «Nessuna proroga o mini-proroga degli sfratti», ha precisato Lupi, ma «nelle more della effettiva disponibilità delle risorse assegnate ai Comuni per il fondo affitti e destinate per il 25% ai casi di sfratto per fine locazione di particolari categorie di inquilini, stiamo studiando una norma che tuteli questi nuclei familiari garantendo loro il passaggio da casa a casa». Cosa significa in concreto? Che dei 100 milioni destinati quest’anno al fondo per gli affitti, 25 saranno destinati in maniera prioritaria a sostenere economicamente le famiglie sotto sfratto per finita locazione (che secondo la stima di Lupi non sono più di 2500, tra Roma, Napoli e Milano). E, laddove il contributo-affitto tarda ad arrivare, lo Stato si impegnerà, in collaborazione coi Comuni, a far sì che le famiglie in difficoltà si trasferiscano direttamente da un alloggio ad un altro, magari pubblico. «L’emendamento non è ancora stato scritto, è ancora allo studio- precisano dal ministero – per cui i dettagli dell’operazione andranno definiti, ma l’obiettivo è garantire non una proroga generalizzata, ma tutelare i casi concreti».

Le polemiche

E’ la prima volta da anni che il blocco degli sfratti per fine locazione per le famiglie con soggetti deboli (bambini, anziani, handicappati) non viene confermato. Stizzita la reazione del sindacato pensionati italiani: «È una vera follia, in questo modo sostanzialmente si mandano in strada migliaia di persone anziane che si ritrovano in una condizione di morosità perché non hanno i soldi per pagare l’affitto». Critiche anche dall’opposizione: secondo Sel, si tratta di «un atto irresponsabile e inaccettabile», che rischia di far scoppiare «una bomba sociale». Confedilizia, il sindacato dei costruttori, difende invece la «battaglia di civiltà» di Lupi, che si è orientato, scrive il presidente Corrado Sforza Fogliani, «verso un tipo di provvedimento che viene incontro alle esigenze degli inquilini bisognosi per favorirne il passaggio da casa a casa e, nel contempo, non viola un’altra volta ancora i diritti della proprietà come s’era fatto finora per settant’anni». Lupi, dal canto suo, ha sempre sottolineato che il 92% dei 140 mila sfratti richiesti ogni anno è per morosità e non per fine locazione, situazione che interessa poco meno di 3 mila famiglie. E che il fondo degli affitti (200 milioni in due anni) varato a fine gennaio è solo uno degli interventi per tutelare il diritto alla casa: un altro intervento è quello che riguarda i 400 milioni per la ristrutturazione degli alloggi popolari, molti dei quali sono inagibili. Ma l’assessore milanese alla Casa Daniela Benelli critica: «Il ministro ignora l’appello dei Comuni» a prorogare il blocco degli sfratti e così «contribuisce ad aggravare l’emergenza abitativa».

Le agevolazioni fiscali per le partite Iva

Dovrebbero invece essere in dirittura d’arrivo le modifiche al regime dei minimi, il regime fiscale agevolato per le nuove attività. Ad annunciarlo i relatori del provvedimento, Marchi (Pd) e Sisto (Fi), sottolineando che sono ancora in corso approfondimenti ma «qualcosa sicuramente faremo». In base alle prime indiscrezioni, si sta ragionando su due ipotesi, «o prorogare la normativa precedente o consentire la scelta» tra il vecchio regime (al 5%) e il nuovo (al 15% ma senza limiti, né di durata né di età). L’intervento sul regime dei minimi era ampiamente atteso: la legge di Stabilità 2015 che ha introdotto un nuovo regime fiscale forfettario ha fatto schizzare il numero di posizioni fiscali aperte a dicembre (+203%), un boom che lo stesso governo ha legato al timore che il nuovo regime, in vigore dal primo gennaio, potesse tradursi in un salasso fiscale per professionisti, freelance, ceto autonomo in genere. Di qui la decisione di fare un passo indietro e provare a ripristinare il vecchio regime dei minimi, più favorevole, oppure introdurre un doppio binario di scelta, evitando distinzioni così marcate tra «vecchio» regime e «nuovo».

Nuove rate per Equitalia

Il pacchetto dei relatori del Milleproroghe, ha riferito sempre Marchi, contiene anche proposte «sui giudici di pace, sulle gare del gas e sulla titolarità delle farmacie», oltre alla riapertura dei termini per accedere alla rateazione delle cartelle Equitalia.La proposta sulla rateazione di Equitalia, che potrebbe dare una boccata d’aria agli imprenditori, prevede la possibilità per i contribuenti decaduti dal precedente beneficio della rateazione di richiedere la concessione di un nuovo piano, fino a un massimo di 72 rate mensili. L’emendamento riapre l’operazione lanciata lo scorso anno con il Dl Irpef ed è stata «costruita – riferiscono i relatori – in accordo con il governo». Nella relazione illustrativa si legge che «il periodo di scadenza per la concessione viene prorogato per la decadenza dal 22 giugno 2013 al 31 luglio 2015, mentre per la relativa richiesta dal 31 luglio 2014 al 31 luglio 2015». Il piano non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate «anche non consecutive». Viene inoltre previsto che «a seguito della richiesta di rateazione non possano essere avviate nuove azioni esecutive». Mentre «se la rateazione è richiesta dopo una segnalazione di inadempimento» nei confronti della Pa, questa «non può essere concessa limitatamente agli importi» oggetto dell’avviso stesso.

12 febbraio 2015 | 14:21

http://www.corriere.it/economia/15_febbraio_12/milleproroghe-interventi-minimi-sfratti-c53f84ac-b2b8-11e4-9344-3454b8ac44ea.shtml

Milleproroghe, Lupi: «Esclusa la proroga di tre mesi per gli sfratti»ultima modifica: 2015-02-13T21:54:29+01:00da davi-luciano
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