Foibe: scontri, cariche e bombe carta

è tollerante e democratico impedire agli altri di commemorare le proprie vittime? Bel rispetto nei confronti dei familiari di una tragedia che vogliono fingere non essere mai esistita perché i genocidi sono gli altri a commetterli

Ovviamente se ci scappava un altro in coma la colpa è sempre degli altri

 Di Redazione, il 10 febbraio 2015 – 

Alta tensione in largo Pigarelli dove Atreju, Casa Pound e Fratelli d’Italia sono stati affrontati da “Bruno” e anarchici – FOTO

TRENTO. Anche quest’anno, la cerimonia in ricordo delle vittime delle Foibe è stata occasione di forte tensione tra destra e sinistra. Ieri sera, alle 20.30, davanti al monumento di largo Pigarelli – chiuso al traffico e “blindato” – proprio davanti al Tribunale, si sono ritrovati attivisti di Atreju, Casa Pound e Fratelli d’Italia. Un centinaio di persone in tutto, controllate a vista dalle forze dell’ordine, presenti in maniera massiccia in assetto anti sommossa. La commemorazione è durata pochi minuti e tutto è filato liscio fino al momento del “rompete le fila” tra i manifestanti di destra. In quel momento, alcuni attivisti del Centro Sociale Bruno, arrivati da piazza Fiera, hanno sfondato il cordone delle forze dell’ordine, cercando lo scontro con i militanti di Casa Pound. Contatto che è stato evitato da una carica dei carabinieri.

Nemmeno il tempo di riportare l’ordine che, dalla parte nord del viale, sono partiti alcuni ragazzi dell’ambiente anarchico che hanno lanciato tre bombe carta, senza fortunatamente colpire nessuno. Anche in questo caso, una carica delle forze dell’ordine ha rintuzzato l’attacco. Non senza fatica è stata poi riportata la calma, ma per scongiurare possibili assalti, polizia e carabinieri hanno temporaneamente chiuso via Marighetto, dove ha sede Casa Pound.

«Quanto avvenne nelle Foibe – scrive Chiara Avanzo, presidente del Consiglio regionale – dove in migliaia sono stati gettati nell’oblio, uccisi per la sola colpa di non appartenere alla stesso gruppo, di non parlare la stessa lingua, ci deve essere sempre da monito. In Trentino-Alto Adige/Südtirol, attraverso un processo lungo e non sempre facile, abbiamo dimostrato che dalla multiculturalità può nascere la ricchezza e in quella che mira a diventare quell’Europa dei Popoli auspicata dai suoi fondatori, le minoranze linguistiche e culturali sono un bene da proteggere. E per farlo occorre innanzitutto non dimenticare il passato, ma anzi approfondirne la conoscenza e guardare in avanti con la coscienza del percorso che ci ha portato fino a qui. Il Giorno del Ricordo non è quindi solo un modo per dare un volto ed una voce alle vittime di quegli anni terribili, ma è soprattutto una occasione per insegnare ai più giovani quanto sia importante il valore della Pace, purtroppo così fragile anche nell’Europa contemporanea, come dimostra ciò che anche in queste ore accade in Ucraina».

Le fa eco il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti. «Nella ricorrenza nazionale del “Giorno del Ricordo” – scrive – attraverso il quale l’intero Paese rende omaggio alle vittime dell’assurda violenza nazionalista e del disegno annessionistico slavo nell’ immediato secondo dopoguerra, anche la Presidenza del Consiglio provinciale intende esprimere la sua partecipazione, con un pensiero di vicinanza alle vittime ed alle loro famiglie, nella consapevolezza che la strada dello scontro etnico produce solo odio e lacerazioni lunghe dentro la storia. Nel commemorare tale ricorrenza, non possiamo non guardare all’ urgenza di costruire nuovi rapporti nel contesto europeo, capaci di farci oltrepassare quei confini di disprezzo e di dramma che segnarono le comunità del confine orientale ed al contempo sottolineando la delicatezza degli equilibri dei popoli che abitano i confini e per i quali la Carta costituzionale ha sempre inteso sviluppare attenzioni e sensibilità particolari attraverso lo straordinario strumento delle autonomie speciali».

Interviene anche la Civica Trentina: «Nel giorno dedicato al ricordo alle vittime delle foibe – scrive – Civica Trentina esprime la propria solidarietà e la propria vicinanza alle vittime di questa immane tragedia, che dopo aver tanto sofferto, sono anche state costrette a subire l’umiliazione dell’oblio, del silenzio, dell’indifferenza».

Trentino Corriere Alpi
F
oto Trentino

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Foibe: scontri, cariche e bombe cartaultima modifica: 2015-02-11T20:29:08+01:00da davi-luciano
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