Varese: Marito e moglie con 4 figli vivono in roulotte, il comune, “spostatevi nel campo nomadi”

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 7 febbraio 2015

Si combattono freddo e neve con la legna ricoperta dai fiocchi bianchi, nella roulotte di Giubiano dove vive la famiglia Terenghi, scappata dalle case Aler umide e insalubri di Biumo Superiore dove un loro figlio è stato morso da un topo. E mentre il capofamiglia Luigi raccoglie i rami per alimentare la stufa, arriva la Polizia locale e notifica lo “sfratto” da quell’appezzamento di terreno comunale che era stato occupato quattro mesi fa da marito e moglie e quattro figli. “Che cosa succede? Noi non vogliamo andarcene non andiamo nel campo nomadi”, dicono. Il documento (che porta la data del 29 dicembre ma è stato notificato il 5 febbraio) dice che l’attività adulti dell’assessorato alla Persona invita “a collocare il proprio mezzo al Campo di via Friuli” dove è stato individuato uno spazio “idoneo a ospitare roulotte e/o camper”. Lo spostamento “deve essere fatto entro 10 giorni dal ricevimento della presente nota”. A spiegare che cosa accade, dopo una giornata convulsa e con notizie che si susseguono e intrecciano, è l’assessore a Persona e famiglia Enrico Angelini: “L’invito allo spostamento nasce dai contatti che da settimane abbiamo con Aler, affinché venga individuato un alloggio che possa ospitarli, visto che quello che occupavano a Biumo Superiore non può essere recuperato, per le condizioni nelle quali si trova – dice l’assessore Angelini – Con l’Aler il nostro dirigente Daniele Micheletto ha avviato contatti da tempo e siamo in procinto di trovare una soluzione abitativa adeguata per la famiglia. Questione al massimo di qualche settimana”. La richiesta di spostarsi da quell’area è dunque collegata “al bisogno di avere bagni e un minimo di servizi in genere tali da poter fare condurre una esistenza dignitosa nel campo nomadi che il Comune ha in via Friuli e dove la famiglia Terenghi ha fatto anche tappa quando ha lasciato l’abitazione di Biumo e prima di spostarsi nella zona del Lazzaretto”. Una fase intermedia, dunque, il passaggio al campo. “Non sono nomadi, i Terenghi, se è per pochi giorni tanto vale lasciarli dove sono”, dice Emanuela Romeo, responsabile delle pari oppurtunità e della disabilità di Riva Destra, che ha portato a conoscenza dei cittadini la situazione della famiglia e avviato una colletta e una cordata di aiuti.(…)

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Varese: Marito e moglie con 4 figli vivono in roulotte, il comune, “spostatevi nel campo nomadi”ultima modifica: 2015-02-07T21:55:19+01:00da davi-luciano
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