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Centinaia di No Tav, in maggioranza della Valle di Susa, si sono incamminati oggi dall’ abitato di Giaglione verso il cantiere di Chiomonte per una “passeggiata”. La manifestazione è in segno di protesta contro le 47 condanne pronunciate dal tribunale al termine del maxi processo ed è anche “un modo – viene spiegato – di dimostrare che la nostra lotta non si ferma”.
Uno dei due spezzoni del corteo è stato fermato poco oltre la metà del percorso da un dispositivo di betafence e recinzioni collocate sul sentiero. La prefettura, per l’occasione, ha diffuso un’ordinanza che vieta il passaggio su qualsiasi strada da Giaglione e da Chiomonte verso il cantiere. “E’ vergognoso e antidemocratico”, commenta Francesca Frediani, consigliere regionale del M5S, presente alla manifestazione. Il blocco del corteo No Tav diretto al cantiere della Torino-Lione, in Valle di Susa, è “una situazione non costituzionale”. Lo sostiene Alberto Perino, storico leader del movimento che si oppone alla nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. “Si impedisce – aggiunge – anche ai proprietari dei terreni in prossimità dell’area di potervi accedere in modo prolungato e immotivato. E’ facile vincere – ha concluso – quando il croupier bara, il gioco è truccato e chi dovrebbe controllare il gioco è amico del banco”.