“SENTENZA INGIUSTA, UN ACCANIMENTO GIUDIZIARIO GIUSTIFICATO DAL GOVERNO. MA LA PROTESTA NON SI FERM

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Quella di oggi è una sentenza ingiusta, fortemente voluta dal potere esecutivo, ovvero i Governi che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni ed i Ministeri. E’ la conferma che il Governo intende andare avanti con il pugno duro su quest’opera senza ripensamenti e senza riconoscere dignità alla lotta contro il Tav.

Una sentenza che è diretta conseguenza di quanto avvenuto nel 2010 con la cacciata dall’Osservatorio degli amministratori della Valsusa contrari all’opera.

Alla luce dei fatti contestati, comminare pene complessive per 145 anni di carcere ci sembra quantomeno spropositato. Così come sono ingiustificati i risarcimenti pesantissimi riconosciuti ai Ministeri della Difesa, degli Interni e della Giustizia oltre ai sindacati di Polizia a dimostrazione della commistione tra potere esecutivo e la polizia giudiziaria.

I giudici non hanno saputo interpretare l’aspetto simbolico e politico delle proteste avvenute in Valsusa. Agli imputati non sono state nemmeno riconosciute le attenuanti per alti valori sociali e morali per aver condotto una battaglia contro un’opera che, oggettivamente, devasta il territorio e rappresenta uno spreco senza precedenti di risorse pubbliche.

Nonostante questa sentenza, la lotta non si ferma. Lo dimostra la manifestazione indetta già questa sera a Bussoleno (TO).

Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte Marco Scibona, Senatore M5S

“SENTENZA INGIUSTA, UN ACCANIMENTO GIUDIZIARIO GIUSTIFICATO DAL GOVERNO. MA LA PROTESTA NON SI FERMultima modifica: 2015-01-27T23:11:47+01:00da davi-luciano
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