Gli USA come “padrino” d’Europa

ma no gli Usa ci  vogliono salvare spingendo a fare un QE europeo, i tedeschi sono i cattivi

di Oleg Severghin

“Gli Stati Uniti hanno messo in riga l’Europa”, – questo parere è stato espresso dal quotidiano economico tedesco Deutsche Wirtschafts Nachrichten. Il giornale ha commentato molto acutamente le informazioni circolate nella stampa secondo cui la Casa Bianca avrebbe effettivamente sventato il tentativo dell’Unione Europea di iniziare ad uscire gradualmente dalla guerra di sanzioni contro la Russia.

La bozza del cosiddetto documento di “discussione” era stato preparato dal dipartimento di politica estera dell’Unione Europea guidato dall’alto rappresentante della UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Federica Mogherini.

Nel corso di un recente incontro con i rappresentanti dei media, il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha portato questi dati. Nel 2014 il danno delle sanzioni antirusse per l’economia europea è stato pari a 40 miliardi di euro. Nel 2015 le perdite potrebbero raggiungere i 50 miliardi di euro. Per quanto riguarda la Russia, si stima una perdita annuale di 40 miliardi di dollari. Tuttavia la questione principale consiste nel fatto che i danni causati dalle sanzioni sono reciproci.

Il boomerang delle sanzioni antirusse ha colpito particolarmente duro l’Italia. Secondo alcuni analisti, l’economia italiana ha perso lo scorso anno almeno 20 miliardi di euro, cifra 3 volte superiore di quanto originariamente previsto dagli economisti. Proprio per questo motivo Federica Mogherini ha lanciato il piano di sviluppo per il graduale allentamento delle sanzioni antirusse che si sarebbe dovuto discutere nell’incontro dei ministri degli Esteri degli Stati membri dell’Unione Europea lo scorso 19 gennaio.

Curiosamente le informazioni riguardanti questo documento sono diventate proprietà del giornale americano Wall Street Journal, di fatto il portavoce della politica della Casa Bianca. Come un documento interno della Commissione Europea sia potuto finire nelle mani dei giornalisti americani è del tutto ignoto. L’obiettivo è stato raggiunto: l’iniziativa europea, secondo il Deutsche Wirtschafts Nachrichten, è stata stroncata sul nascere.

Il presidente USA Barack Obama ha telefonato al cancelliere tedesco Angela Merkel. Non è noto se si sia specificamente parlato durante la conversazione del piano Mogherini, ma la conclusione è ovvia. In quei giorni c’era stato un incontro tra Obama ed il premier Gb David Cameron, durante il quale era stata sottolineata la necessità di continuare ad esercitare pressione sulla Russia. Come evidenziato dal Deutsche Wirtschafts Nachrichten, i partecipanti della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi UE hanno poi sepolto il piano per la revoca graduale delle sanzioni contro la Russia.

Tuttavia la prima svolta a 180 gradi l’ha fatta la stessa Mogherini. Alla luce della ripresa delle ostilità nel Donbass ha ripreso a dire il ritornello “tutto è come prima”, ovvero nulla è cambiato e non è possibile fare nulla, ha d. A sostegno della continuazione delle sanzioni si sono espressi i rappresentanti di quei Paesi che avevano in precedenza sostenuto un approccio più equilibrato: Ungheria e Repubblica Ceca.

Luigi Marino, ex senatore italiano, intervenendo lo scorso novembre ad un forum economico, aveva dichiarato che abbassando il capo davanti gli Stati Uniti, con l’adozione delle sanzioni contro la Russia l’Europa si era effettivamente fatta male da sola. Gli imprenditori italiani chiedono a gran voce la loro revoca, così come gli operai della Germania, dove 26mila aziende hanno rapporti con la Russia. Il vicepresidente dell’Accademia di Geopolitica Vladimir Anokhin ritiene inoltre che le sanzioni facciano male solo l’Europa:

Alla Grüne Woche (“Settimana verde”), Fiera agricola internazionale che si svolge in Germania, hanno chiesto alla Russia di ammorbidire le sanzioni di risposta. O ci fanno o ci prendono per stupidi. Devono capire che le sanzioni non portano nulla di buono all’Europa.

Nel gergo criminale c’è il concetto di “padrino”. E’ la principale “autorità” che regola tutti i settori delle attività criminali. Dichiarando nuovamente in un recente discorso davanti al Congresso “l’esclusività” degli Stati Uniti e la sua determinazione ad intervenire unilateralmente, ovvero a prescindere dalle norme del diritto internazionale, l’inquilino della Casa Bianca in realtà si è arrogato il ruolo di “padrino”, in questo caso d’Europa.

Fonti: Italian.Ruvr.ru               Deutsche Wirtschafts Nachrichten.

http://www.controinformazione.info/gli-usa-come-padrino-deuropa/

Gli USA come “padrino” d’Europaultima modifica: 2015-01-23T19:58:42+01:00da davi-luciano
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