Difese tecniche e una sorpresa della Befana della polizia nella penultima giornata del processo. Il 27 gennaio la sentenza.

A ravvivare una mattinata di difese tecniche (avvocati D’Alessio, Sabatini, Tartarini) ci ha pensato probabilmente la soldataglia antisommossa che normalmente popola gli ambienti collegati all’aula bunker: sul tavolo di legno che ormai d’abitudine serve a imputati e avvocati per gli spuntini durante le soste dell’udienza sono state incise a lama le parole Si Tav e una specie di runa. Un elemento in più per i parlamentari che stanno lavorando sulle proposte di legge per gli identificativi per gli agenti e sperabilmente altri mezzi per cambiare una truppa di polizia (sindacati e dirigenti conniventi) ancora troppo propensa a pulsioni fascistoidi e alla violenza.
AVV. D’ALESSIO
L’aula invece non ha portato particolari novità nei contenuti dei difensori che si sono succeduti nelle requisitorie imperniate prevalentemente sulle singole posizioni dei rispettivi assistiti. Sempre nel bersaglio degli avvocati i metodi di riconoscimento da parte dei Digos di tutta Italia e le sommarie ricostruzioni della Procura.
AVV. SABATINI
Rimane ancora una udienza il 20 Gennaio per le arringhe conclusive, forse le repliche il 27 e probabilmente la sentenza in quello stesso giorno.
AVV. TARTARINI
Va detto, a scanso di illusioni, che scarse sono le speranze che questo Tribunale accolga le tante argomentazioni delle difese ma si spera almeno in una buona riduzione delle pene rispetto alle richieste dei pm. E’ un’attesa sicuramente vissuta con qualche apprensione anche da un ufficio della Procura (quello dedicato da Caselli alla repressione dei No Tav) che probabilmente si gioca definitivamente la credibilità dopo già tre sentenze che minano il teorema del terrorismo e stigmatizzano indirettamente l’accanimento giudiziario. Inutile dire che un ritorno all’equilibrio nell’amministrazione della giustizia sarebbe un buon segnale per la società civile. Si gioca tutto sugli umori del momento, sui rapporti interni al Tribunale di Torino e sul coraggio dei giudici.
(F.S. 13.1.2015)