La morte del Carabiniere Luis Miguel Chiasso ha attinenza con il virus Ebola?

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Un carabiniere originario della provincia di Terni, Luis Miguel Chiasso, è stato trovato esanime, con un colpo di pistola al cuore, il 25 novembre 2014 nella sua stanza nella caserma dove prestava servizio, a Roma.

Poco prima di morire, sul suo profilo Facebook Chiasso, o chi per lui, aveva scritto: “Lavoro per i servizi segreti italiani ed internazionali”, aggiungendo “mi resta poco da vivere: so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre”.

È accaduto intorno alle 22.30 nella caserma “Salvo D’Acquisto”, nella zona nord della città. Il giovane è stato trovato privo di vita da alcuni colleghi nella sua stanza, chiusa a chiave dall’interno. Secondo quanto si è appreso, poco prima di morire, il giovane ha chiamato il 112 in stato confusionale. A dare l’allarme è stato il militare che ha risposto alla chiamata. Sulla vicenda indagano i Carabinieri del Nucleo investigativo. La procura, intanto, ha disposto l’autopsia.

L’A.N.S.A., citando non meglio definite “fonti qualificate”, smentisce che Luis Miguel Chiasso abbia mai lavorato per i servizi. Intanto per spiegare il decesso, è stata diffusa la solita versione di copertura: suicidio. E’ una versione non plausibile: il militare, appartenente all’VIII Reggimento Lazio, si sarebbe sparato al petto e non alla tempia, a differenza di una persona che ha intenzione di togliersi la vita. Era un giovane solare che amava la vita. Chiasso inoltre operava in una caserma strategica e forse era a conoscenza di qualche segreto scomodo. E’ singolare che in una delle fotografie pubblicate dopo la morte del Carabiniere, compaia, fotomontato, un mazzo di rose rosse: un cenno ad una ritualità? Da una rosa, quella in primo piano, stilla una goccia di sangue. Le indagini sul decesso del Carabiniere sono state affidate ai Carabinieri medesimi, contro ogni prassi.

Altri particolari non quadrano: per ragioni linguistiche alcuni messaggi all’interno del suo profilo Facebook, non pare si possano attribuire a Chiasso: vi compaiono, infatti, termini spagnoli errati, sebbene Chiasso avesse origini colombiane. Sulla pagina Facebook, dopo la tragica fine del militare, qualcuno ha continuato a scrivere dal suo account e ad accettare richieste di amicizia. In particolare ha subito destato sospetti l’ultimo post nel quale il militare “confessa” di essere Adam kadmon. Chiara l’intenzione, da parte degli autori dello scritto, di avvalorare la tesi del suicidio ad opera di uno squilibrato.

La caserma “Salvo D’Acquisto” dell’Arma dei Carabinieri, sita in viale di Tor di Quinto a Roma, è la sede del Centro nazionale di selezione e reclutamento, del Comando delle unità mobili e specializzate Carabinieri “Palidoro”, dell’ottavo Battaglione “Lazio”, del quarto Reggimento Carabinieri a cavallo, del Raggruppamento dell’Arma investigazioni scientifiche (Ra.C.I.S.) e del Reparto investigazioni scientifiche (R.I.S.) di Roma.

Il Comando delle unità mobili e specializzate Carabinieri “Palidoro” è un’importante unità al vertice dell’Organizzazione mobile e speciale dell’Emerita. Il Comando esercita le funzioni di direzione, coordinamento e controllo dei comandi dipendenti: essi comprendono i reparti dedicati all’espletamento di compiti particolari o che svolgono attività di elevata specializzazione, ad integrazione, a sostegno o con l’ausilio dell’organizzazione territoriale.

Un settore della disinformazione si è subito avventato sul ferale evento, diffondendo l’indiscrezione secondo cui Luis Miguel Chiasso sarebbe stato addirittura il negazionista Adam Kadmon. Claudio Cavalli, ideatore e produttore di “Mistero”, ha subito smentito, ma nel frattempo in Rete ha cominciato a serpeggiare questa identificazione che tende a trasformare Adam Kadmon in una vittima del sistema, anche se solo per pochi giorni e tra fans creduloni dell’”uomo mascherato”.

E’ una strategia molto scaltra: in questo modo si cerca di ridare smalto all’immagine appannata di Adam Kadmon, la sentinella della disinformazione. Non dimentichiamolo: l’uomo travisato asserisce che la geoingegneria clandestina non esiste o, al limite, che essa è “per il nostro bene”. Non dimentichiamolo: egli ha accreditato la mistificazione di un presunto terrorismo islamico che congiura contro il mondo occidentale. Non dimentichiamolo: Adam Kadmon è inciampato in numerose contraddizioni. Tali incongruenze non sono certo sanate da qualche servizio sui cantanti che veicolano messaggi subliminali.

Perché Luis Miguel Chiasso è stato ucciso? Pare che il giovane fosse venuto al corrente di qualche verità spinosa circa l’Ebola, il patogeno la cui pericolosità è stata enfatizzata per perseguire i soliti obiettivi: diffondere la paura, convincere le persone a vaccinarsi, vendere farmaci e via discorrendo.

Il 9 novembre 2014 Luis Miguel Chiasso infatti scriveva:

Gli occidentali hanno bisogno di sapere cosa sta succedendo qui in Africa dell’est. STANNO MENTENDO!!!
Il virus dell’ebola non esiste e non si diffonde. La Croce Rossa ha portato una delle malattie a quattro paesi specifici per quattro motivi particolari ed è contratta solo da coloro i quali ricevono iniezioni e cure dalle associazioni internazionali. Per questo motivo i Nigeriani ed i Liberiani hanno iniziato a cacciare dai loro paesi la Croce Rossa e riportano nei loro TG la verità
“.

Il giorno 1 gennaio 2015 le autorità italiane dichiarano che il medico di Emercency Fabrizio Pulvirenti è guarito dal virus dell’Ebola grazie a quattro farmaci sperimentali. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Il discernimento ci deve aiutare a prendere sempre con le pinze le notizie dei media ufficiali e ad approfondire vicende e retroscena con meticolosa pazienza.

Fonte: seven-network

Integrazioni investigative a cura di Tanker Enemy

La morte del Carabiniere Luis Miguel Chiasso ha attinenza con il virus Ebola?ultima modifica: 2015-01-06T17:44:25+01:00da davi-luciano
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