Grecia, corsa al bancomat: la paura fa 2,5 miliardi

gennaio 03 2015

Mentre prosegue la campagna elettorale, i greci svuotano i loro conti per paura dei prelievi forzosi imposti dalla Troika: 2,5 miliardi tornano in contanti.

La Grecia corre verso le elezioni, ma i greci sembrano correre al bancomat: nonostante l’ora nera dell’economia ellenica sembra sia passata, nel dicembre della grande crisi politica ad Atene i cittadini greci hanno fatto razzia di prelievi bancomat, riversando nelle proprie tasche ben 2,5 miliardi provenienti dai loro conti correnti. E non si tratta certo degli spiccioli per il cenone o per i regali di Natale.

ELEZIONE MANCATA – C’era da eleggere il nuovo presidente, a dicembre, in Grecia; ma il tentativo è andato male e tutto s’è risolto con lo scioglimento del Parlamento e il rinvio alle urne, urne che potrebbero cambiare l’esito delle ultime consultazioni e consegnare il governo nelle mani di Alexis Tsipras, leader della federazione della sinistra ellenica Syriza, al momento in testa ai sondaggi. In questo bailamme istituzionale – con le forze “responsabili” e liberiste pronte a dichiarare che Syriza vorrebbe uscire dall’euro e che i soldi finirebbero in fretta se si votasse la sinistra – i cittadini greci hanno concesso poca fiducia alle banche – come dar loro torto? – e hanno trasformato buona parte dei loro averi in banconote.

EFFETTO CIPRO – Il terrore era quello dell’effetto Cipro, il prelievo forzoso imposto dall’alto al governo di Nicosia per mettere a posto i conti statali; anche se Syriza non ha nessuna intenzione di lasciare l’Europa e l’euro, tutt’altro, la Troika si sa che gradisce poco le soluzioni alternative a quelle che propone – e che di solito prevedono di salvare le banche, arricchire i ricchi e far pagare i poveri – e potrebbe comunque assalire la Grecia per far cadere un governo di sinistra. Se Tsipras riuscisse a risanare la Grecia con una ricetta anti-austerità, infatti, la presa sugli altri governi del neoliberismo potrebbe vacillare. E questo non deve succedere.

LA PAURA – A scatenare la paura e, forse, quei prelievi da 2,5 miliardi sono state le parole del governatore della banca di Grecia, nonché ex-ministro delle finanze Ioannis Stournaras, che nel bel mezzo delle elezioni presidenziali – forse con un disperato tentativo di spingere i parlamentari a votare per il nome scelto da Samaras ma bocciato nell’urna – aveva dichiarato come in cassa ci fosse contante solo fino a febbraio.
Così la campagna elettorale prosegue nell’incertezza più totale, con Syriza in testa ai sondaggi e fortemente tentata dalla corsa solitaria, per poi cercare eventuali alleati dopo le elezioni, mentre le forze moderate di Samaras arrancano, erose tanto da destra quanto da sinistra… e anche dai nuovi partiti di centro. Se i sondaggi avessero ragione, quello di dicembre non sarebbe l’unico prelievo dai conti: dovremmo ricordarci anche del patrimonio di voti dilapidato dall’ex premier greco.

Andrea Bosio
@AndreaNickBosio

Arti http://www.informarexresistere.fr/2015/01/03/grecia-corsa-al-bancomat-la-paura-fa-25-miliardi/colo

Originale: www.wakeupnews.eu

Grecia, corsa al bancomat: la paura fa 2,5 miliardiultima modifica: 2015-01-05T12:42:39+01:00da davi-luciano
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