No Tav, M5S a Caselli: “Appalti a rischio, in Francia non c’è antimafia”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/17/no-tav-parlamentari-m5s-incontrano-caselli-appalti-a-rischio-in-francia-non-ce-antimafia/713983/

Cantiere Tav

I delegati Marco Scibona, Alberto Airola, Laura Castelli e Ivan Della Valle hanno discusso con il procuratore capo di Torino della mancanza di normative antimafia per la costruzione della grande opera. Il magistrato ha ascoltato le preoccupazioni di deputati e senatori
di Andrea Giambartolomei | 17 settembre 2013

Quattro parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno incontrato il procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli per esprimere le perplessità sulle infiltrazioni mafiose nel Tav Torino-Lione. I rappresentanti “istituzionali” delle istanze contrarie all’alta velocità hanno incontrato il magistrato (spesso criticato dal movimento No Tav) in compagnia del procuratore aggiunto Sandro Ausiello, capo della Direzione distrettuale antimafia, e del collega Andrea Beconi, capo del pool “Pubblica amministrazione”. “Abbiamo chiesto di incontrare il dottor Caselli perché è notoriamente ritenuto uno dei simboli della lotta alla mafia in Italia e proprio per questo abbiamo espresso il desiderio che si associ alla nostra battaglia di civiltà e di legalità”, fanno sapere i senatori Marco Scibona e Alberto Airolainsieme ai deputati Laura Castelli e Ivan Della Valle.

A preoccupare di più gli onorevoli è la ratifica dell’accordo italo-francese siglato a Roma il 30 gennaio 2012. In base a questo patto gli appalti e i subappalti del cantiere transfrontaliero saranno aggiudicati secondo la legge francese che – sottolineano – è “priva di normativa antimafia”. Senza correzioni al testo le imprese in mano alla criminalità potrebbero partecipare agli appalti incassando denaro pubblico: “Verrebbe così vanificato l’impegno di tanti servitori dello Stato che hanno lottato per debellare la mafia dagli appalti pubblici che da sempre sono la sua linfa vitale – si legge nella nota del Movimento 5 Stelle -.
Il sacrificio di Falcone e Borsellino, ovvero di coloro che più di altri avevano individuato nel fiume di soldi pubblici generato dalle grandi opere il vero business della mafia (e la Torino Lione oltre che la più inutile e devastante, è la più onerosa opera pubblica mai progettata in Italia) sarebbe vano”.

Per i No Tav il pericolo di infiltrazioni è reale. Nei mesi scorsi laPato Perforazioni di Rovigo, che aveva ottenuto un subappalto da Venaus Società Consortile, era stata fermata perché oggetto di un’informativa antimafia: l’amministratore Gaetano Rosini e il socio Valerio Rosini erano stati denunciati per frode fiscale in concorso con Antonio Basile, pregiudicato campano, ritenuto un fiancheggiatore dei Casalesi. L’atto impediva alla Pato di continuare a lavorare nel cantiere, ma a luglio il Tar di Salerno ha annullato la decisione del prefetto di Rovigo ridando alla ditta la possibilità di lavorare nei cantieri pubblici. In passato invece la Italcoge, azienda di Susa impegnata nel cantiere Tav e oggetto di attentati nei giorni scorsi, aveva assunto Bruno Iaria, boss della locale di ‘ndrangheta a Cuorgné, dopo un periodo in carcere mentre in associazione con lei operava la Foglia Costruzioni, intestata a un prestanome di Giovanni Iaria, zio del boss, condannato in abbreviato nel processo “Minotauro”.

I grillini fanno sapere che sull’opera non hanno cambiato idea e restano contrari. “Abbiamo chiesto al dottor Caselli, che nel passato si è già occupato del vergognoso rapporto tra mafia e politica, di esprimersi contro una inammissibile e pericolosissima disapplicazione del codice antimafia – concludono -. Siamo fiduciosi che il procuratore a breve farà sentire la sua autorevole voce affinché venga impedito di sottrarre alle leggi antimafia una parte del territorio italiano e, cosa più importante, la più grande opera pubblica mai progettata nel nostro Paese”.

“Si è svolto un cordiale colloquio su vari temi coi parlamentari del Movimento 5 Stelle – ha commentato la Procura di Torino con ilfattoquotidiano.it -. Per quanto concerne la preoccupazione dei parlamentari, cioè che l’accordo possa avere ricadute negative sull’applicazione della normativa antimafia, abbiamo manifestato una prima opinione di non condivisione per quanto concerne lo stretto ambito di nostra competenza, riservandoci di approfondire il tema”. Il senatore Scibona conferma: “Caselli ci ha detto che analizzerà a fondo il testo e ci terrà aggiornati. Speriamo che le nostre preoccupazioni siano infondate”.

In un comunicato la società Ltf, responsabile della sezione transfrontaliera della linea Torino-Lione, precisa che tutte le aziende operanti in Italia, comprese quelle di diritto straniero come Ltf, devono seguire la normativa antimafia. “L’affidamento concreto di lavori in Italia avverrà però dopo le verifiche antimafia, così come è avvenuto per le oltre 220 imprese cui la Società ha appaltato lavori o richiesto forniture e di cui è stata certificata l’integrità”, si legge nel comunicato nel quale lanciano un frecciata: “Ltf si stupisce di come queste norme siano ignorate da chi è nell’amministrazione pubblica”.

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Gallitiello Marta
19 dicembre · Modificato ·

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IL CROLLO DELLA ECONOMIA RUSSA, UNA COINCIDENZA?

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a presto una nuova “rivoluzione colorata”?
 
“(…) Obama martedi ha reso noto che continuerà ad attaccare l’economia russa e a far svalutare il rublo, formando una legge che imporrà extra sanzioni, mirate alla industria petrolifera russa e al settore difensivo del paese”
 

RUSSIA ATTENDE UNA RIVOLUZIONE COLORATA PER SEGUIRE LA DISTRUZIONE DELLA SUA ECONOMIA

Putin ha avvertito di minaccia a novembre

by KURT NIMMO | INFOWARS.COM | 17 DICEMBRE 2014


La distruzione ingegnerizzato dell’economia russa sta iniziando a lavorare sul suo obiettivo designato – il popolo russo.

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CNN riferisce che, mentre la caduta del rublo ridurrà le entrate pubbliche, tra cui una espansione militare in risposta alla NATO e la crisi in Ucraina, i veri perdenti saranno il popolo russo:

Russi ordinari si sentono invece la stretta. L’inflazione al consumo si prevede di colpire il 10% entro la fine dell’anno, in parte a causa della debolezza del rublo, ma anche a causa di un divieto di importazione della maggior parte dei prodotti alimentari da Ovest.

Quello era rappresaglia per gli Stati Uniti e le sanzioni europee imposte sulle azioni della Russia in Ucraina.

Anche il prezzo del pane è in aumento, spingendo alcuni russi per iniziare graffette accaparramento.

Obama il Martedì segnalato che avrebbe attaccato ulteriormente l’economia russa e degradare il rublo firmando una legge che imporrà sanzioni supplementari volte a settore della difesa del paese l’industria petrolifera russa e.

Russi pronti per la rivoluzione a colori Threat

Distruggere l’economia russa e impoverendo milioni di russi porranno le basi per una rivoluzione colorata nel paese.

“Se le proteste scoppiano nei prossimi mesi o anni in Russia, la fonte delle manifestazioni e la natura delle ONG che operano nella regione dovranno essere attentamente studiati considerando la storia di organizzazioni come NED,” Steven MacMillan ha scritto nel mese di agosto .

NED, breve per la National Endowment for Democracy, specializzata in sovvertire nazioni sconsigliate dall’elite mondiale. “Un sacco di quello che facciamo oggi è stato fatto clandestinamente 25 anni fa dalla CIA”, Allen Weinstein , che ha contribuito a redigere la normativa che istituisce NED, ha ammesso nel 1991.

La Russia è ben consapevole della minaccia rappresentata dalla NED e altre ONG globalisti. Nel mese di maggio, la Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale, patrocinato dal Ministero della Difesa russo, concentrata sulla minaccia rivoluzione colorata.

“Vediamo le tragiche conseguenze delle cosiddette rivoluzioni colorate e prove sopravvissute dai popoli degli Stati che hanno affrontato questi esperimenti irresponsabili di nascosto e talvolta anche … interferenza palese nella loro vita,” Vladimir Putin ha detto in un discorso prima di una riunione di il Consiglio di sicurezza russo nel mese di novembre.

“Questa è una lezione e monito per noi e faremo tutto il possibile per evitare che ciò accada in Russia.”

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Nel 2012, il governo russo ha iniziato sfratto Ong straniere. L’International Republican Institute e l’Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale chiuse operazioni dopo Putin ha accusato le organizzazioni di ingerenza negli affari interni del paese.

“Gli Stati Uniti hanno recentemente ricevuto la decisione del governo russo di fine attività USAID nella Federazione Russa”, ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Victoria Nuland . Ha giocato un ruolo fondamentale nella rivoluzione del colore che ha portato a un colpo di stato nella vicina Ucraina.

USAID, come NED, è un’operazione della CIA. “Molti uffici dell’USAID sono stati infiltrati da cima a fondo con CIA persone”, spiega un ex direttore di USAID, John Gilligan .

L’International Republican Institute è un componente di NED ed è finanziato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Ha giocato un ruolo cruciale tentativi di colpo di stato ad Haiti, Venezuela, Egitto e altrove.

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Cameron (UK): La Russia inadatta per essere parte di un sistema finanziario internazionale

amianto killer: nessun colpevole

Osservatorio amianto: “Fs, tra dipendenti 400 casi di mesotelioma dal ’93 al 2008″

Nel 2002 registrati già 199 casi, con un’incidenza assai superiore a quella delle costruzioni. L’istituto afferma inoltre che presso le Officine Grandi Riparazioni di Bologna, “muore di patologia asbesto correlata una persona alla settimana”
di Simone Bacchetta | 21 dicembre 2014

Sono dati preoccupanti quelli che tracciano il quadro delle morti per mesotelioma e patologie asbesto-correlate tra i dipendenti delle Ferrovie dello Stato. Dagli ultimi dati in mano all’Ona (Osservatorio Nazionale amianto) emerge che il registro mesoteliomi (ReNaM) riporta per il settore della costruzione dei rotabili ferroviari 355 casi nel periodo che va dal 1993 al 2008, e tenendo presente che per i primi anni non tutte le regioni avevano istituito il registro (che a tutt’oggi è carente per la provincia autonoma di Bolzano e per il Molise) e che comunque alcuni casi non risultano censiti, l’incidenza può essere calcolata in circa 400 casi.

Inoltre, considerando che il registro annovera circa 40 casi l’anno, con un conteggio fermo al 2008, si possono stimare non meno di 600 casi (censiti dal centro di ricerca contro il cancro Ramazzini di Bologna). In particolare, nel 2002 i casi di mesotelioma nelle Fs erano già 199, con un’incidenza assai superiore a quella delle costruzioni. Casi, sostiene il presidente dell’Osservatorio Ezio Bonanni, che “costituiscono la prova provata di una epidemia che iniziata già negli anni 90 prosegue tutt’oggi”

I 355 casi sono riferiti sia al personale viaggiante che agli addetti alla manutenzione. Mentre gli operai, in officina, l’amianto lo hanno maneggiato e conseguentemente respirato, macchinisti e capitreno lo hanno invece ‘solo’ respirato. Come? Tutte le parti motoristiche e frenanti (soggette quindi ad alte temperature) delle locomotive a vapore, diesel, elettriche e tutte le carrozze e i carri per trasporto merci erano coibentati con amianto spruzzato e pannelli contenenti amianto che, col tempo, si sono convertiti da matrice compatta a friabile.

Non solo: anche per via dei sassi, del pietrisco bianco presente tra un binario e l’altro, il quale si ricopre di polvere di amianto, rilasciato dai dischi e dai ferodi dei freni dei convogli, la quale col vento si alza e si libera nell’aria. Aria che hanno respirato anche normali viaggiatori in sosta sulla banchine delle stazioni. Tali pietre, Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), l’azienda delle Ferrovie che gestisce le infrastrutture sul territorio nazionale, si sta apprestando ad inertizzarle, anche se in alcune regioni, Puglia in special modo, le operazioni vanno a rilento per la presenza, ancora oggi, di treni con dischi in amianto.

L’Osservatorio afferma inoltre che, presso l’Ogr (Officine Grandi Riparazioni di Bologna), “muore di patologia asbesto correlata (tra lavoratori in pensione e persone che vi lavorano ancora ma che sono in malattia professionale) una persona alla settimana”. Sono quindi sotto osservazione anche tutte le altre officine di manutenzione rotabili italiane, poiché tutti coloro che a seguito della legge 257/92 (norme sulla cessazione dell’impiego di amianto) vennero interessati da una enorme mole di lavoro di rimozione e smaltimento di coibentanti in amianto sono a rischio di sviluppo malattie asbesto correlate, senza contare i tanti che purtroppo ne sono già affetti o hanno già pagato con la vita questo “scempio autorizzato”, denuncia ancora Ona.

L’esposizione all’asbesto, per montatori di carpenteria metallica, meccanici e saldatori e lattonieri, è stata determinata anche dall’applicazione a spruzzo di amianto in fibra sulle parti interne delle scocche metalliche di motrici e carrozze passeggeri, postali e bagagliai. In aggiunta, il materiale killer era utilizzato nel rivestimento dei mezzi di accoppiamento delle condotte di vapore, nei rotabili che avevano questo tipo di riscaldamento. L’Osservatorio nazionale sull’amianto, “oltre a proseguire nella sua azione di informazione a tutela dei cittadini, lavoratori esposti o ex esposti, offrendo gratuitamente consulenza  legale, sociale e scientifica”, annuncia “una serie di esposti querela” nelle diverse sedi competenti sul territorio nazionale per la morte da mesotelioma pleurico di alcuni ex dipendenti delle Ferrovie.

LA FABRIQUE DES REVOLUTIONS DE COULEUR EN AFRIQUE (2) / CONFERENCE AFRIQUE DE LA NED (WASHINGTON, 5-6 AOUT 2014)

Un des documents de la NED dont Luc MICHEL a parlé dans le BOUQUET PANAFRICAIN sur AFRIQUE MEDIA TV ce 20 déc. 2014 ...

 PCN-TV / 2014 12 21/

 Extrait du document (8 minutes) sur : https://vimeo.com/115084012

PCN-TV - REVOL. DE COULEUR AFRICAINES conference de la ned (2014 12 21) FR

Video du document complet (8 heures !) sur : https://vimeo.com/114847933

 LA FABRIQUE DES REVOLUTIONS DE COULEURS A L’AFRICAINE !

 Voici comment la NED présente sa Conférence : « Profitant de l’occasion offerte par le Sommet des dirigeants africains de la Maison Blanche, les principales organisations de démocratie et des droits de l’homme américaines convoqueront une conférence de la société civile africaine concurrente, Vers un programme d’action pour la démocratie, le 5 Août (sur invitation seulement) et le 6 à Washington, DC. La conférence sera une plate-forme importante pour les militants africains principaux de rappeler à leurs gouvernements et la communauté internationale que les citoyens africains apprécient la liberté et la démocratie et fournira une occasion pour aider à réaffirmer la réforme démocratique et droits de l’homme sur l’agenda africain, à galvaniser et à diffuser le programme des militants de la démocratie africaine, partager défis et réalisations, identifier les priorités et les stratégies d’action ». La NED a été qualifiée par des analystes de « vitrine légale de la CIA » …

 Comment Washington – Maison blanche, NED (National Endowment for Democracy), YALI (Young African Leaders Initiative), etc … – prépare une vague de changements de régimes en Afrique (décidée lors du Sommet  USA-African leaders début août 2014) et organise une 5e colonne d’agents américains (journalistes, activites, universitaires, syndicalistes …) en Afrique et dans la Diaspora africaine !

 PCN-TV / PCN-SPO

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LA FABRIQUE DES REVOLUTIONS DE COULEUR EN AFRIQUE (1)/ CLIP DE PROPAGANDE DU SOMMET AFRIQUE DE LA NED (AOUT 2014)

Un des documents de la NED dont Luc MICHEL a parlé dans le BOUQUET PANAFRICAIN sur AFRIQUE MEDIA TV ce 20 déc. 2014 …

 PCN-TV / 2014 12 19 /

 Video sur : https://vimeo.com/115083906

 PCN-TV - REVOL. DE COULEUR AFRICAINES clip de la ned (2014 12 21) FR

LA FABRIQUE DES REVOLUTIONS DE COULEURS A L’AFRICAINE !

 Voici comment la NED présente sa Conférence : « Profitant de l’occasion offerte par le Sommet des dirigeants africains de la Maison Blanche, les principales organisations de démocratie et des droits de l’homme américaines convoqueront une conférence de la société civile africaine concurrente, Vers un programme d’action pour la démocratie, le 5 Août (sur invitation seulement) et le 6 à Washington, DC. La conférence sera une plate-forme importante pour les militants africains principaux de rappeler à leurs gouvernements et la communauté internationale que les citoyens africains apprécient la liberté et la démocratie et fournira une occasion pour aider à réaffirmer la réforme démocratique et droits de l’homme sur l’agenda africain, à galvaniser et à diffuser le programme des militants de la démocratie africaine, partager défis et réalisations, identifier les priorités et les stratégies d’action ». La NED a été qualifiée par des analystes de « vitrine légale de la CIA » …

 A noter : les « sponsors à la fin et l’accent mis sur l’activiste équato-guinéen qui est la vedette du clip. Le nouveau Panafricanisme du Président Obiang Gnema Mbassogo est une des cibles principales des changements de régime …

 Comment Washington – Maison blanche, NED (National Endowment for Democracy), YALI (Young African Leaders Initiative), etc … – prépare une vague de changements de régimes en Afrique (décidée lors du Sommet  USA-African leaders début août 2014) et organise une 5e colonne d’agents américains (journalistes, activites, universitaires, syndicalistes …) en Afrique et dans la Diaspora africaine !

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OCCUPY HONG-KONG: A COLOR REVOLUTION IN CHINA

EODE-TV with False Flag/ 2014 12 19/

EODE-TV - Occupy hong kong (2014 12 19) ENGL 1

“The False Flag” is a video report from Chineese Television, on color revolutions in Eastern Europe, the so-called “Arab Spring” and the “Umbrella Revolution” with “Occupy Central” in Hong-Kong” since september 2014.

 Full video (English and Chineese) on: https://vimeo.com/114937510

 THE SO-CALLED “UMBRELLA REVOLUTION”

EODE-TV - Occupy hong kong (2014 12 19) ENGL 2

Protests in Hong Kong began in September 2014, after the Standing Committee of the National People’s Congress (NPCSC) of the People’s Republic of China announced its decision on proposed reforms to the Hong Kong electoral system. In its decision, the NPCSC said that civil nominations, whereby a candidate could run for election to the Hong Kong Legislative Council if he or she received signed endorsement of 1% of the registered voters, would be disallowed. The decision stated that a 1200-member nominating committee, the composition of which remains subject to a second round of consultation, would elect two to three electoral candidates with more than half of the votes before the general public could vote on them. This was the pretext for a trial of “color revolution” in Hong-Kong.

 Demonstrations began outside the Hong Kong Government headquarters, and members of the what became called the “Umbrella Movement” occupied several major city intersections. The Hong Kong Federation of Students and Scholarism began protesting outside the government headquarters on 22 September 2014 against the NPCSC’s decision. On the evening of 26 September, several hundred demonstrators led by Joshua Wong, a pro-american activist, breached a security barrier and entered the forecourt of the Central Government Complex (nicknamed “Civic Square”), which was once a public space that has been barred from public entry since July 2014. Officers cordoned off protesters within the courtyard and restricted their movement overnight, eventually removing them by force the next day.

 On 28 September, the “Occupy Central” with “Love and Peace movement” (sic) announced that they would begin their civil disobedience campaign immediately. Protesters blocked both east–west arterial routes in northern Hong Kong Island near Admiralty. Police tactics (including the use of tear gas) and attacks on protesters by opponents that included triad members, triggered more citizens to join the protests, occupying Causeway Bay and Mong Kok. The number of protesters peaked at more than 100,000. The government called for an end to the protests by setting a ‘deadline’ of 6 October, but this was ignored by protesters, although they allowed government workers to enter offices that had previously been blocked.

 The state-run Chinese media claimed repeatedly that the West had played an “instigating” role in the protests, and that “more people in Hong Kong are supporting the anti-Occupy Central movement,” and warned of “deaths and injuries and other grave consequences.”

 EODE Press Office / EODE-TV /

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EODE-TV on Vimeo : https://vimeo.com/eodetv

le MEDD-MCR écrit son histoire …

# MEDD-MCR TIMELINE …

 MEDD-MCR/ Mouvement Européen pour la Démocratie Directe/

Mouvement des Comités Révolutionnaires.

L’histoire du combat pour la Démocratie Directe …

https://www.facebook.com/pages/Medd-Mcr-timeline/1512482315678873

TM-MCR - le MEDD-MCR écrit son histoire (2014 12 21) FR

« Le Futur appartiendra à ceux qui auront la mémoire la plus longue »

– Friedrich Nietschze.

 1792 / NOS GRANDS ANCETRES :

Première Commune de Paris, naissance des Comités Révolutionnaires.

Première République française, Gouvernement révolutionnaire jacobin de Maximilien de Robespierre, l’incorruptible.

1969-1977 / NAISSANCE DU LABORATOIRE JAMAHIRIYEN :

Révolution du Fateh du 1er Septembre 1969 en Libye.

Fondation de la Jamahiriya libyenne (la République des Masses) par Moammar Kadhafi en 1977, création du Mouvement des Comités Révolutionnaires libyens, qui deviendra un mouvement mondial.

1995 / LES COMITES REVOLUTIONNAIRES DE RETOUR EN EUROPE :

En 1995, Luc MICHEL et Fabrice BEAUR fondent le Réseau francophone transnational (France, Belgique, Suisse) du MCR.

En 2005, les réseaux paneuropéens du MCR sont unifiés par Tripoli sous la direction de Luc MICHEL, naissance du MEDD-MCR (unitaire et transnational).

 1995-2005-2015 :

20 ans de MCR en Europe. 10 ans de MEDD-MCR.

La Jamahiriya a été détruite par les USA et leurs valets de l’OTAN, mais le combat pour la Démocratie Directe continue.

Nous nous souvenons et nous organisons la mémoire du Futur.

Le combat continue …

 MEDD-MCR / 2014 12 21 /

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https://www.facebook.com/MEDD.RCM

http://www.medd.info/

http://elac-committees.org/

le PCN écrit son histoire …

L’histoire de la longue marche du PCN et de ses prédécesseurs idéologiques et organisationnels …

https://www.facebook.com/pages/Pcn-Ncp-Timeline/1523601237911311

 « Le Futur appartiendra à ceux qui auront la mémoire la plus longue »

– Friedrich Nietschze.

PCN-TM - le PCN érit son histoire (2014 12 21) FR

1902 / LE CONCEPT D’ORGANISATION :

Vladimir Illitch Lenine publie QUE FAIRE ?, naissance du Parti léniniste, dont le PCN est un des nombreux avatars.

1964 / LES CONCEPTS IDEOLOGIQUES :

Jean Thiriart publie L’EUROPE. UN EMPIRE DE 400 MILLIONS D’HOMME, structuration de l’idéologie du Communautarisme Européen et du concept de Parti Communautaire Transnational.

1984 / LA PRAXIS :

Luc MICHEL fonde le PCN, qui reprend le combat de l’Organisation transnationale communautariste de Thiriart (en sommeil).

 1964-1984-2014 :

50 ans de Communautarisme Européen. 30 ans de PCN.

Nous nous souvenons, nous ouvrons nos archives et nous organisons la mémoire du Futur.

Le combat continue …

 Et très bientôt le WEBSITE PCN-NCP TIMELINE !

 PCN-SPO / 2014 12 21 /

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CONFERENCE DE DAMAS / LUC MICHEL: L’EXEMPLE BELGE. COMMENT LES INSTITUTIONS BELGES ET LES MEDIAS MENTENT SUR LES DJIHADISTES !

EODE Press Office/ 2014 12 01 /

www.eode.org

https://vimeo.com/eodetv/

 EODE PO - LM papers belgique et djihadisme CONF. DAMAS (2014 12 01) FR

RÉPUBLIQUE ARABE SYRIENNE, MINISTÈRE DE LA JUSTICE:

CONFERENCE INTERNATIONALE SUR LE TERRORISME ET L’EXTREMISME RELIGIEUX (1) (DAMAS, 30 NOV.-1er DEC. 2014)

 INTERVENTION DE LUC MICHEL

(ADMINISTRATEUR-GENERAL D’EODE) :

L’EXEMPLE BELGE. COMMENT LES INSTITUTIONS BELGES ET LES MEDIAS MENTENT SUR LES DJIHADISTES !

 Le dossier brûlant des djihadistes « venus de l’UE » participer à l’assaut terroriste en Syrie (mais aussi en Somalie et en Erythrée) est l’occasion depuis plus d’un an d’une intense manipulation des gouvernements de l’UE, membres de l’Alliance atlantique, et des médias de l’OTAN. Gouvernement belge en tête, l’un des plus concernés, sinon le plus.

 Les médias belges parlent de « dizaines » de jeunes belgo-flamands et de « centaines d’européens ». Lourde sous-estimation !

Les sources sécuritaires syriennes m’avaient donné lors d’une mission en Syrie mi-juin 2013 (avec des parlementaires du Parlement Flamand de Belgique) (2) de tous autres chiffres : 7.000 à 9.000 djihadistes ‘européens’, dont 600 à 700 belges – le plus gros contingent avec les néerlandais -, dont de nombreux convertis européens de souche. A cela s’ajoutent les filles – sujet de honte pour les familles et les islamistes radicaux – parties faire le « djihad par le mariage » (sorte de prostitution militante en fait).

Les faits – pertes sur les fronts, arrestations, retours, scandales divers – démontrent sans cesse que les chiffres syriens sont les bons et pas les statistiques truquées de l’OTAN, de l’UE et des belges.

 A cela s’ajoute le volet occulté du dossier par les médias de l’OTAN :

– officiers des Forces spéciales de l’OTAN encadrant les djihadistes.

– filières djihadistes sous contrôle des services spéciaux turcs (membre de l’OTAN).

 Tout ce qui explique la frilosité des gouvernements de l’UE …

Le parquet fédéral anti-terroriste belge – dont le porte-parole dit par ailleurs « comprendre » les motivations des djihadistes (sic) – enquête sur des faits que les services spéciaux belges ont couvert et organisés, à un moment où les islamistes radicaux étaient les alliés de l’OTAN en Libye et en Syrie. Qu’attendre encore lorsque que le porte-parole du Parquet fédéral belge, compétent en matière de terrorisme, ose déclarer ce qui suit (16 avril 2013) : « le parquet fédéral a souligné l’importance de s’attaquer aux structures et aux groupes qui permettent à des jeunes Belges de se rendre en Syrie. Il précise toutefois qu’il ne faut pas mettre tous les jeunes partis en Syrie dans le même panier, soulignant que certains cherchent à protéger la population civile (sic) et à renverser le régime en place pour le remplacer par un État démocratique (resic). » ? Vous avez dit « duplicité » ? Ou plutôt « schizophrénie » ???

 Quand aux djhihadistes revenus en Belgique, sautant sur la propagande anti-Assad des autorités belges, il disent tous aujourd’hui « ne pas être des djihadistes », « ne pas avoir été combattre », mais « avoir participé à des opérations humanitaires » (sic). A Damas, en juin 2013, j’ai visité des centres de détentions anti-terroristes et rencontré certains de ces djihadistes venus de France, d’Espagne et du Caucase russe. Tous m’ont raconté la même histoire humanitaire. Tous avaient pourtant été arrêtés les armes à la main …

 Pourtant le véritable visage de la sale guerre menée par les affidés et les alliés des USA et de l’OTAN en Syrie, la pseudo ASL et les katibas et gangs djihadistes qui ont intégré ses rangs, dont le Front Al-Nusra (al-Qaida en Syrie), est tout autre. Ce sont les crimes du terrorisme et les massacres du djihadisme !

L’Occident nous parle de « combattants de la liberté », partis « aider les civils » (sic) et « bâtir la démocratie » (sic). Cà ce sont les médiamensonges de journalistes chargés de vendre aux opinions publiques américaines et européennes la sale guerre de l’OTAN en Syrie. La réalité est toute autre. Radicalement opposée !

 La thèse des autorités belges, et singulièrement du Ministère de l’Intérieur, est de minimiser le danger des jeunes djihadistes belges partis participer au terrorisme en Syrie. On sous-estime volontairement leur nombre : « une centaine » dit-on, alors qu’ils sont de 600 à 900 (le plus gros quota de l’UE). D’autre part, on réduit la portée de leur geste, évoquant comme le parquet anti-terroriste belge des « motifs humanitaires », ou encore des actes de soutien logistique. Les familles, dont aucune ne s’est excusée auprès des victimes syriennes de leurs rejetons terroristes, vont dans ce sens.

 Comment expliquer ces complaisances des autorités belges ?

Les Turcs ont stoppé les enquêtes, laissé passer des djihadistes belges mineurs malgré les alertes immédiates des parents, pire arrêté des mères belges à leur arrivée à Istambul. La collaboration où le « dialogue » entre Ankara et Bruxelles est une sinistre comédie. Et pour cause, ce sont les services secrets turcs qui organisent les fillières djihadistes jusqu’en Syrie. Y compris les infrastructures logistiques – armes, hôpitaux, argent, vivres – aux frontières syro-turques. Et les islamistes d’Erdogan le faisaient en accord avec certains services de l’OTAN, dont les Français.

 Mais la complaisance belge est à chercher ailleurs.

La Démocratie-chrétienne de l’UE, dont fait partie la Ministre belge de l’Intérieur en fonction jusqu’en septembre 2014, est liée par une alliance politique avec les conservateurs d’Erdogan. Le leader turc est chez lui à Bruxelles ou Berlin (CDU-CSU de Merkel), y tenant même des meetings et y encadrant les communautés turques immigrées.

Qui sait que l’AKP d’Erdogan est membre associé du ‘Parti Populaire Européen’, le PPE qui regroupe la Démocratie-chrétienne de l’UE ?

 Le dossier des djihadistes belgo-flamands illustre tragiquement la politique incohérente de l’OTAN envers les islamistes radicaux … Dénoncés à Bruxelles ou Paris. Combattus en Afghanistan. Mais financés et armés comme alliés et infanterie coloniale de l’OTAN en Libye, en Syrie, au Mali, ou encore dans le Caucase contre la Russie.

Tout cela se paye déjà en Afghanistan et au Mali avec le sang de jeunes européens, livrés au Moloch yankee pour mener une guerre néocoloniale, qui est avant tout « une guerre contre la Grande-Europe » (dixit le géopoliticien autrichien Von Lohausen) !

 Le déclencheur de l’activisme terroriste des djihadistes au Sahel et au Maghreb comme en Afrique sub-saharienne ou en Europe est en effet la réponse à un signal fort, et extrêmement irresponsable, donné depuis plus de trois ans par les USA et l’OTAN : la collaboration des services spéciaux de l’OTAN, et singulièrement de la CIA, des français et des britanniques, avec des leaders d’Al-Qaida et d’AQMI, sa branche nord-africaine, en Libye, en Syrie et en Algérie.

 On ne le répétera jamais trop, la vision, exemple emblématique, d’un ancien de Guantanamo, Abdelhakim Belhadj, adoubé par les généraux de l’OTAN, français en tête, comme « gouverneur militaire de Tripoli » en Août 2011 est un mauvais signal donné à tous les djihadistes. Le même Abdelhakim Belhadj fut ensuite chargé de mission contre Damas en novembre 2011, à la tête d’une brigade en Syrie, basée en Turquie, et dont les camps d’entraînement étaient précisément organisés en Libye avec la bénédiction du CNT et de ses protecteurs de l’OTAN.

 Sans oublier ensuite la Centrafrique, le Mali, le Niger ou le Cameroun, où les occidentaux, pas échaudés apparemment par les désastres libyen et malien, ont rejoué le scénario maudit, le scénario du diable.

 Derrière ce scénario du diable, il y a le projet géopolitique américain, celui des néocons de Bush réactivé par Obama, dit du « Grand Moyen Orient ». Au sens de plus en plus large et où l’Afrique est devenue l’arrière cour de ce « Grand Moyen Orient » remodelé et de sa cible géostratégique, le contrôle de l’Eurasie, clé d’un « XXIe siècle américain ».

Dans ce projet la tactique est simple, toujours la même : allier dans un état faible ou fragmenté un pouvoir militaire et des forces islamistes, tous deux gagnés à l’économie libérale (la première caractéristique des Frères musulmans, par exemple, est leur hostilité absolue au Socialisme). Pour arriver cela, il faut évidemment s’allier, momentanément ou durablement, au diable djihadiste !

 Luc MICHEL

 (1) Conférence internationale sur le terrorisme et l’extrémisme religieux sous les auspices du ministre syrien de la Justice Dr. Najim Hamad Al-Ahmed du 29 novembre au 2 décembre à l’Hôtel DamaRose, Damas.

Luc MICHEL, administrateur général de EODE, participait à cette conférence, avec une équipe de EODE-TV.

Pour la partie média couverte par EODE-TV, un duplex depuis Damas a été assuré pour « Le Débat Panafricain », l’émission phare du dimanche d’AFRIQUE MEDIA TV du 30 novembre. En outre, deux émissions « GRAND REPORTER » seront co-produites par EODE-TV, Afrique Media et Luc MICHEL. Luc MICHEL a également présenté la conférence sur les radios russe RADIO SPUTNIK  (LA VOIX DELA RUSSIE) et iranienne IRIB.

 (2) Cfr. SYRIA COMMITTEES / LUC MICHEL A DAMAS

juin 2013, sur  http://www.lucmichel.net/2013/06/16/syria-committees-luc-michel-a-damas/

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