Torino-Lione, si cerca il soggetto che certifichi i costi dell’opera

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di Maria Chiara Voci

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Le lettere d’invito sono già partite. Dopo il via libera di martedì scorso della Conferenza intergovernativa (Cig) ai criteri per l’indizione della gara, si sta cercando il soggetto che certificherà i costi della Torino-Lione. Un passaggio che l’Italia ha tutto l’interesse ad accelerare: stabilito il valore dell’opera, il nostro Paese dovrà impegnarsi a coprirne il 57,9% al netto del contributo Ue.

Tutto ciò che eccederà questa cifra sarà invece ripartito al 50% fra i due Stati. Prima si arriva a definire il budget, meno si corre il rischio che aumenti il peso economico per Roma. Per questo, la scelta dell’ente che farà la certificazione potrebbe arrivare già entro metà gennaio. Anche se la data ultima in calendario per l’aggiudicazione della consultazione a inviti è – come spiega Ltf – il 10 di febbraio. Mentre per metà dell’anno prossimo, i due ministri ai Trasporti potrebbero arrivare a inserire il budget definitivo all’interno del protocollo addizionale che sancirà la definitiva ripartizione della spesa.

«Il soggetto che verrà selezionato per mettere il sigillo sui costi – spiega Mario Virano, a capo della struttura italiana della Cig – non potrà essere italiano o francese e non dovrà aver lavorato negli ultimi cinque anni, neppure in un rapporto di subfornitura, per la Torino-Lione. Si guarda, insomma, al mercato anglosassone o a quello statunitense».

Oltre alla certificazione dei costi, sono stati inoltre individuati e sono al lavoro un pool di advisor che cureranno il montaggio economico-finanziario della Torino-Lione e avranno il compito di studiare, ad esempio, meccanismi tali da permettere un costante flusso di cassa per il finanziamento delle opere o la possibilità di affidare in project financing le parti della tratta comune che riguardano le predisposizioni tecnologiche o gli attrezzaggi.

Ripresi ieri i lavori dell’Osservatorio
Nel frattempo, l’Osservatorio tecnico, che ha il compito di sovraintendere alle progettazioni garantendo la voce del territorio piemontese, ha ripreso ieri i lavori sotto la Mole. Dopo qualche mese di interruzione, dovuto alla necessità di riformulare la composizione dei Comuni che prendono parte al confronto. «Considerato il passaggio elettorale che ha coinvolto anche la Valsusa – spiega Virano – abbiamo nuovamente invitato al tavolo tutte le 50 amministrazioni che a vario titolo sono toccate dal progetto. Rispetto agli ultimi mesi, il numero dei Comuni scenderà da 33 a 32, perché hanno ritirato la propria disponibilità Susa e Condove. Tuttavia, è rientrato il Comune di Giaglione, che era uscito e che ci ha fatto sapere di voler partecipare nuovamente visto che sono decadute, nell’evoluzione del progetto, le ragioni dell’opposizione».

Accanto all’Osservatorio – che da una parte avrà il compito di seguire la fase di governance delle cantierizzazioni per la tratta internazionale e dall’altra dovrà invece affiancare il lavoro, ancora da fare, di mitigare il progetto preliminare per la parte italiana dell’opera – lavorerà anche il tavolo di confronto annunciato dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Che dovrà nello specifico occuparsi di gestire la programmazione dei fondi di compensazione.

Dal 2015, si accelererà infine nella comunicazione della Torino-Lione. Sarà finalmente disponibile sul sito del Governo un link che rimanderà ai lavori dell’Osservatorio e a tutti i documenti che riguardano l’infrastruttura.

Torino-Lione, si cerca il soggetto che certifichi i costi dell’operaultima modifica: 2014-12-20T11:36:08+01:00da davi-luciano
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