Il ritorno di Luca alle reti è un esempio, non un reato.Forza Luca! Aula 58 ore 12, 10 dicembre 2014

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Le puntate precedenti.

27 febbraio 2012, le truppe arrivano un giorno prima della data preannunciata all’assemblea NO TAV e Luca Abbà decide di mettere in atto un’azione di resistenza passiva, salendo su un traliccio dell’alta tensione. Supera agilmente gli agenti che però decidono di partire all’inseguimento. Durante la diretta radio su Blackout si sente chiaramente Luca avvisare l’agente sotto di non insistere nella salita, perché lui non si fermerà… Pochi istanti dopo Luca viene colpito da una scarica letale (ma ce la farà!) e cade a terra da un’altezza di 15 metri, privo di sensi. Il video della polizia manca però della parte più importante, ma i compagni sanno quello che hanno visto con i loro occhi. Chi piange, chi urla, chi resta per ore in attesa di risposte, chi raggiunge il CTO per restargli vicino, chi protesta, ovunque, con manifestazioni, blocchi e presidi che in poche ore danno un grande segnale di solidarietà a Luca.

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Le giornate che seguono sono di grande mobilitazione anche in Valsusa, blocchi stradali fino allo sgombero con il solito metodo che ormai potremmo definire NO TAV (idranti, lacrimogeni, manganelli, inseguimenti per le vie, etc).

Luca è forte, recupera e torna con grande determinazione, pronto a ripercorrere quei sentieri per una giornata “pacifica e determinata”, come annuncia nel video del 21 settembre, per un “ritorno al futuro”, quel futuro che proprio in quel luogo ha rischiato di non avere più, quel futuro che vuole riprendersi il 29 settembre 2013.

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Giornata piovosa, ma la grande solidarietà è visibile nelle centinaia di persone che gli sono accanto. Luca ed Emanuela sorridono, finalmente. Raggiunta la baita non può mancare quella battitura che in quel suono rende quasi tangibile la determinazione così diffusa, poi un taglio simbolico a quel filo spinato israeliano basta a far scattare prima l’idrante…

Per quella giornata Luca ed Emanuela sono oggi a processo, nella seconda udienza, il 26 settembre, è stato ascoltato il teste dell’accusa Sorrentino, che ha parlato di “lanci di pietre e danneggiamenti all’idrante”. Descrive poi i tanti “fotogrammi” realizzati dagli agenti e scaricati su album foto e video in rete, arriva inaspettatamente il PM Rinaudo pronto a mostrare tutto il materiale ma il proiettore non funziona, e si passa all’esibizione delle immagini in formato cartaceo.
L’avv. Novaro, nel controesame del teste Sorrentino, chiede come abbiano fatto ad individuare CHI tagliava le reti, ma la risposta di Sorrentino sembra piuttosto vaga, “nell’immediatezza non li riconobbi per la distanza”, dice Sorrentino, “ma successivamente, individuato il danno, e attraverso foto e video siamo riusciti a capire che si trattava di Abbà e Favale”, ovvero Luca ed Emanuela.
Poi vengono mostrati filmati, dalle 16:31, del taglio delle reti, battitura e dell’idrante in azione ma si vedono chiaramente i manifestanti ridere sotto gli ombrelli.

Domani si riprende, Emanuela e Luca rilasceranno dichiarazioni spontanee, l’appuntamento è alle 12:00 al tribunale Bruno Caccia, AULA 58 e potrete seguire QUI la diretta.
Cerchiamo di essere presenti perché la solidarietà è l’arma migliore che abbiamo… usiamola!
Se non ce la fate, potrete leggere qui la trascrizione in diretta.

Simonetta Zandiri & Maria Eleonora Forno – TGMaddalena.it

Il ritorno di Luca alle reti è un esempio, non un reato.Forza Luca! Aula 58 ore 12, 10 dicembre 2014ultima modifica: 2014-12-09T21:59:08+01:00da davi-luciano
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