Processo Numa contro due no tav accusati di ingiurie e minacce, finale 12 dicembre

Capodanno2011NOTAV

Non è facile raccontare il “proprio” processo quando si è abituati a presenziare in aula in altro modo. Ci provo, quindi, anche grazie all’aiuto di Eleonora Forno che ha trascritto l’ultima udienza, il 20 giugno 2014, nella quale il punto centrale sembra essere ancora quella fantomatica prova “inammissibile”, per la procura e l’avv. di Numa che, secondo la difesa, dimostrerebbe che il reato contestato, almeno nel mio caso, non c’è stato.

Ore 9:00, Giudice di Pace – l’udienza si apre con la rinuncia dell’avv. Melano, difesa Carena, agli ultimi 2 testi, nulla opponendo le altre parti.
Prende poi la parola l’avv. Vitale, difesa Zandiri, sintetizzando la cosiddetta “questione video”: le possibili opzioni sono 2:
1) esiste un video pirata non meglio identificato
2) ci si focalizza invece su un altro video di cui in precedenza non si conosceva origine, ma poiché a seguito ultima udienza l’autrice si è palesata, ed è qui presente, ai sensi exart. 507 si chiede di sentirla e acquisirne testimonianza. A tale proposito la sig.ra Zandiri rende spontanea dichiarazione:
“Sono stata contattata successivamente a scorsa udienza dalla sig.ra V.B. che in quanto autrice di un video sui fatti in oggetto si è detta disponibile a venire a testimoniare”.
Avv. Vitale chiede che ai sensi exart.507 c.p. venga disposta tale testimonianza anche al fine eventualmente di acquisire video.
Il PM si oppone in quanto non assolutamente necessario ai fini della sentenza.

[ndr provare la verità in queste aule evidentemente NON E’ NECESSARIO ai fini DELLA SENTENZA. COME DIRE CHE E’ GIA’ TUTTO DECISO? ]
Avvocato Parte Civile (Numa)  si oppone all’acquisizione del video in quanto se produttivo di immagini e suoni costituirebbe intercettazione, poiché si tratterebbe di ripresa effettuata da persona che non partecipava alla conversazione né era stata vista dai presente. Per quanto riguarda invece l’esame della sig.ra V.B., trattasi di teste a sorpresa, tenuto sotto silenzio dall’avv. della difesa in maniera a dir poco irrituale, come nei telefilm americani, e contrasta con quanto detto dai testi la volta scorsa, quindi non lo si ritiene necessario.
Avv. Vitale contesta opposizione della parte civile, spiegando che è consentita la produzione di registrazioni con supporto audio e fono, asserendo che a  tale proposito la giurisprudenza fa normalmente  riferimento a registrazioni fatte da una delle parti. Nel nostro caso, c’è la piena consapevolezza della sig.ra Zandiri, e la registrazione è stata fatta in sua presenza, quindi cade l’argomentazione del “fatta all’insaputa” degli interlocutori. Quindi è documento che può essere acquisito, e ritiene di insistere nell’acquisizione.
La Giudice accoglie l’istanza relativamente all’acquisizione testimoniale della teste indicata, riservando ogni decisione in merito alla visione e acquisizione video alla prossima udienza, dove ci sarà anche la discussione finale.
Viene dunque chiamata a testimoniare la sig.ra V.B.
Giudice: “trattasi di exart. 507, quindi interrogo io”.
Giuramento, preliminari e ammonizione alla teste di dire la verità: “Lei sa che la falsa testimonianza è punita da 2 a 3 anni” ne chiede conferma al PM, che precisa gli anni essere da 2 a 6…
Giudice: Conosce Zandiri Simonetta?
Teste Sì, dal capodanno 2011, cioè….  dal 31/12/2010
Poiché la teste si è corretta a seguito voce dal pubblico prontamente ammonita, anche i giornalisti sono pregati di spostarsi dai banchi davanti e tornare insieme al pubblico…e la giudice fa mettere a verbale che la teste ha rivisto le proprie dichiarazioni a seguito intervento del pubblico.
Teste: E’ una conoscenza occasionale
Giudice: Vi frequentate ancora in modo amichevole?
Teste: no
Giudice, Veniamo al 31/12/2011, cosa succede?
Teste Il 31/12/2010
Giudice Io parlavo del 2011, va bene, ne parli pure

[ndr da questo punto integro la trascrizione della testimonianza di V.B. con quanto verbalizzato dal cancelliere]

Il 31/12 ho deciso di trascorrere la festività di fine anno in Val Clarea dove c’era la manifestazione e il festeggiamento di capodanno dei cittadini, anzi di alcuni cittadini contrari alla costruzione del TAV. Mi sono recata in Val Clarea in compagnia di amici intorno alle 21:00, giunta sul posto ho osservato la situazione e poiché l’area è oggetto di discussione con la Questura o la Prefettura sulla definizione dei confini di quella che, allo scadere della mezzanotte, sarebbe trasformata in area strategica militare e quindi soggetta a divieto di avvicinamento e attraversamento del confine del territorio libero fino alle 23:59, ero intenzionata a sapere dove mi trovavo e quali conseguenze avrebbe comportato per me e i miei amici trovarsi in un’area sottoposta a tale divieto. Intorno alle 22:00 sento delle voci in mezzo alla confusione generale, in particolare una voce femminile richiamare il silenzio per consentire a qualcuno di comprendere attraverso una telefonata in Questura o in Prefettura, non ricordo, quali fossero esattamente i suddetti confini e le conseguenze della nostra presenza lì. A questo punto ho cercato di capire che fosse la persona che aveva in mano il telefono per fare la telefonata. Ho individuato un gruppo di persone che con una mano tenevano il telefono e con l’altra mano invitavano i presenti al silenzio. Mi sono avvicinata al gruppo e poiché c’era un disturbo acustico ho deciso di accendere la telecamera e riprendere per poter, per mia informazione, risentire e comprendere esattamente le parole dell’Autorità che definivano questo confine. Anzi, era solo una signora che teneva in mano il telefono e stava parlando con l’Autorità, una signora che conoscevo di vista, non le avevo mai stretto la mano, era la signora Zandiri. Ho avvicinato la telecamera al telefono per registrare la telefonata.
Teste: Decisi di andare in Clarea, dove c’erano festeggiamenti di capodanno da parte di cittadini, anzi di alcuni cittadini contrari alla costruzione del Tav. Ero con amici, arrivai intorno alle 21 e giunta sul posto iniziai ad osservare la situazione, poiché l’area era oggetto di discussione con questura o prefettura non ricordo, su definizione dei confini di quella che a mezzanotte si sarebbe trasformata in area strategica militare, quindi soggetta a divieto di avvicinamento e attraversamento dei confini. Volevo capirne le conseguenze per me e per le altre persone che stazionavano lì.
Verso le 22 sentii voci più forti nella confusione generale e una in particolare, che chiedevano silenzio per consentire a qualcuno di comprendere attraverso una telefonata in questura o in prefettura, quali fossero esattamente i suddetti confini e le relative conseguenze per noi.
Giudice Solo lei riprendeva la telefonata con la telecamera?
Teste Non ero l’unica a riprendere, c’era un’altra telecamera, c’era un’altra telecamera, non so se fosse di un uomo o una donna
Giudice Conosceva la persona?
Teste No, non so chi fosse, l’ho capito dopo visionando il mio video, perché si vede una mano che non so di chi fosse. La telefonata era in viva voce, con 2 o 3 telecamere intorno, essendo l’argomento di interesse generale, la Zandiri teneva il telefono in modo che le persone del gruppo potessero ascoltare, ho registrato la telefonata.
Giudice Poi?
Teste Poi ci siamo concentrati sulla festa, ma io tenevo d’occhio la Zandiri perché m’interessava la questione, poi sicuramente prima di mezzanotte c’è stata un’altra telefonata da parte di un’altra signora, non la Zandiri, che ha però preso il telefono della Zandiri, allora io ho riacceso la telecamera e ho nuovamente ripreso e registrato la telefonata che ha fatto questa signora
Giudice Ci dica di più di questa signora, era bionda, bruna?
Teste non lo so, faceva freddo, aveva un copricapo
La telefonata era in viva voce. Ha telefonato ad un giornalista, tale Massimo, con tono confidenziale, presentandosi come Gabriella o Graziella, non ricordo, e chiedendo news. Non conoscevo voce di tale Massimo, che non si è identificato, ma si è lamentato chiedendo se non fossimo ancora stufi di denunce e di querele e se avessimo proprio voglia di finire tutti in galera.
Lei diceva: “ma non mi riconosci, sono Gabriella o Graziella del giornale della Valsusa”, poi il giornalista ha interrotto la comunicazione.
Giudice Ha mai visto la Zandiri parlare al telefono con questo giornalista?
Teste NO. Il video era su una cassetta che utilizzo e riutilizzo. Di solito salvo solo il materiale interessante, ma salvai il video di quella sera su un DVD non perché fosse interessato ma perchè non avevo voglia di rivederlo, poi successivamente seguendo la Zandiri su Internet nel suo lavoro di relazioni sui processi, venni a sapere che era stata querelata per sentito insulti ingiurie offese al sig. Massimo Numa per telefono durante la serata alla quale avevo partecipato, allora mi ricordai di avere registrato e filmato qualcosa, ho riguardato e l’ho trovato. Ho contattato su facebook la Zandiri e intorno ai primi di aprile circa 2014 ho chiesto ad un mio amico, R.P. (la teste risponde a precisa domanda del giudice), di inviarle il video senza comprimerlo poiché io non ero capace
Giudice Conosce Carena Gian Paolo?
Teste No
Avv. Vitale (controinterrogatorio): Conferma di stare parlando della serata in cui entrava in vigore il sito strategico?
Teste Sì
Avv. Vitale Sa se quello era il primo capodanno in cui c’erano le reti in Clarea?
Teste Non so
Nessun’altra domanda, la teste viene congedata, la giudice decide di lasciare in sospeso la questione dell’acquisizione del video, e di riservarsi di citare ancora la sig.ra Bertorelli quando sarà visionato il suo video.
Durante la stessa udienza si svolgerà la discussione finale: il 24/10/2014 alle ore 9 in aula 3, “se in tale data esisterà ancora l’istituto del Giudice di Pace”. Il 24 ottobre l’udienza è stata rinviata, causa sciopero, al 12 dicembre. Il giudice dovrà decidere se accettare o meno la PROVA VIDEO ben descritta dal teste V.B. e, in tal caso, si procederà alla visione del video, poi alla discussione finale e, infine, alla sentenza.

Qui un breve resoconto delle  udienze precedenti. La deposizione di Massimo Numa, sollecitato dalle domande dell’avvocato di parte civile, Bertolino (lo stesso che tutela il SAP costituitosi parte civile nel maxi processo no tav), e la descrizione delle indagini svolte dalla DIGOS, del Dott. FUSCO.

L’udienza si terrà alle 9:00 presso l’aula A3 del GdP in V.le dei Mughetti 22, Torino.

Vorrei dirvi, come sempre, #giudicatevoi ma, purtroppo… giudicheranno loro.
A sarà dura.

Simonetta Zandiri – Maria Eleonora Forno

Processo Numa contro due no tav accusati di ingiurie e minacce, finale 12 dicembreultima modifica: 2014-12-07T17:23:32+01:00da davi-luciano
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