Un innovativo farmaco cinese anti-cancro rompe il monopolio straniero

 By Redazione Stato e Potenza on 26 novembre 2014
Ding Lieming, all’epoca capo di un team cinese al lavoro su un farmaco anti-cancro, ricorda come ha portato fuori dal suo incarico il presidente di un importante ospedale due anni fa.
 
“Quando sono andato nel suo ufficio, mi ha detto che non aveva mai stabilito contatti con le aziende farmaceutiche locali. E’ stato un incontro sgradevole. Mi ha accompagnato fuori dopo aver detto solo poche parole”, racconta Ding.
 
Ding non lo rimprovera per la sua mentalità, dal momento che molti esperti medici dell’epoca si rifiutavano di prescrivere farmaci nazionali. Per molto tempo, molte medicine che essi davano ai pazienti erano prodotte all’estero, visto che quelle nazionali non godevano di buona considerazione.
 
Ad ottobre, Ding ha partecipato ad una conferenza accademica tenutasi ad Hangzhou, nella Provincia di Zhejiang, dove ha parlato del Conmana, o dell’idrocloride Icotinibe, un nuovo farmaco anti-cancro prodotto dalla compagna farmaceutica Betta, situata nello Zhejiang, che ha aiutato a sviluppare.
 
La nuova medicina rende la Cina il terzo paese che ha sviluppato un farmaco anti-cancro, seguendo le orme degli Stati Uniti e dell’Inghilterra. Ha indotto molte persone a cambiare i loro stereotipi sulle medicine cinesi. “Il presidente in seguito ha capito che le medicine nazionali potrebbero anche incontrare gli standard internazionali ed ora ci supporta strenuamente”, dice Ding.
 
Sfondamento scientifico
 
La conferenza accademica tenuta nel terzo anniversario dell’introduzione della Conmana nel mercato avvenuta il 25 ottobre ha attirato oltre 600 insigni medici ed esperti in ricerca sul cancro compresi Sun Yan e Yu Jinming, che sono membri dell’Accademia Cinese d’Ingegneria.
 
Durante la conferenza, i dati statistici hanno dimostrato che negli ultimi 10 anni il trattamento del cancro è divenuto sempre più dipendente dalla “terapia molecolare mirata”.
 
“Gli ultimi dati provenienti dagli USA dimostrano che il livello di sopravvivenza di cinque anni per i pazienti che hanno avuto un cancro del quarto stadio ha raggiunto il 20% e più. Questo è attribuito alla terapia molecolare”, dice Guan Zhongzhen, professore al Centro di ricerca sul cancro della Sun Yat-sen University, aggiungendo che lo sviluppo del Conmama è stato un grande progresso in questo settore.
 
Il trattamento molecolare mirato è un tipo di trattamento del cancro che colpisce le cellule che provocano l’avvio e la crescita del tumore.
 
“I farmaci molecolari mirati che abbiamo usato prima erano il Gefitinat e l’Erlonat”, dice Sun Yan, che ha accettato il compito di guidare il terzo stadio delle prove cliniche del Conmama.
 
Chen Zu, allora ministro cinese della Salute, predecessore della Commissione per la Salute Nazionale e la Pianificazione Familiare, nel 2011 ha detto che lo sviluppo del Conmama può essere comparato ai progressi tecnologici della Cina come ad esempio “lo sviluppo della bomba atomica e all’idrogeno e i satelliti artificiali negli Anni Sessanta”.
 
Il Conmama simboleggia un punto di sviluppo per la Cina, nel suo trasformarsi in paese che può produrre in modo innovativo il proprio farmaco anti-cancro, sostiene Sang Guowei, membro dell’Accademia Cinese delle Scienze.
 
Rompere il monopolio
 
Il giornale di riferimento in materia di medicina generale “The Lancet” ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta sull’efficacia del Conmama nell’agosto del 2013, scrivendo che “ha lanciato una nuova era nella ricerca cinese sui farmaci anti-cancro”, ed aggiungendo che il Conmama “è una pietra miliare nella terapia internazionale del cancro”. Nel momento in cui la prima terapia molecolare mirata veniva sviluppata in Asia, essa veniva vista come in grado di rompere il monopolio delle compagnie straniere in Cina.
 
Circa il 60% dei farmaci venduti in Cina sono prodotti da compagnie straniere. Prima del Conmama, solo due farmaci anti-cancro erano disponibili in Cina. Erano il Gefitinat e l’Erlonat, che rispettivamente costano ai pazienti 16.500 yuan (2.689 dollari) e 19.800 yuan.
 
Il Conmama è più economico, costando ai pazienti un massimo di 11.800 yuan al mese, sostiene il rapporto.
 
L’impatto sui marchi nazionali cinesi
 
Il numero di nuovi casi di cancro in Cina ha raggiunto i 600.000, metà dei quali uccisi dalla malattia. Comunque, solo 300.000 casi di cancro sono riportati come sottoposti a terapia molecolare mirata.
 
“Come ha detto il Presidente Xi Jinping durante la sua visita ad un’équipe medica nello scorso maggio a Shangai, molti cittadini non possono permettersi di usare terapie mediche di alto livello. Dobbiamo velocizzare il progresso nel creare farmaci domestici così da ridurre il costo dei trattamenti. Dobbiamo creare una nostra industria e dei nostri marchi”, ha detto Ding.
 
La compagnia farmaceutica Betta e l’Associazione di Sviluppo e Ricerca dell’Industria Farmaceutica della Cina nel novembre del 2011 hanno lanciato insieme un progetto per consegnare il Conmama ai pazienti malati di cancro. Ad ottobre del 2014, più di 13.000 pazienti hanno usato tale farmaco all’interno del progetto, riporta la Televisione Centrale Cinese.
 
Sebbene ciò sia desiderato, nel rompere il monopolio delle compagnie straniere sulle terapie molecolari mirate il Conmama può anche abbassare il costo di questo tipo di trattamento in Cina, dal momento che tali terapie sono ancora ben al di sopra delle possibilità dei pazienti comuni. Il salario medio nel paese per il 2013 è inferiore ai 5.000 yuan, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica.
 
Il Conmama è stato incluso nel sistema sanitario nazionale di nove città nello Zhejiang e nel Shandong, dove ai pazienti è richiesto di pagare meno del 50% del prezzo originale del farmaco, riportano i media locali.
 
Gli esperti si sono appellati perché attraverso il sistema sanitario nazionale siano rese più economiche le terapie anti-cancro. “In ogni caso, il budget per il sistema sanitario nazionale è limitato, così ancora più ricerche e sviluppo necessitano di essere portate avanti prima che si possano aggiungere più medicine al sistema”, dice Zhou Zijun, professore della Scuola di Salute Pubblica all’Università di Pechino, aggiungendo che il processo di queste medicine calerebbe se il dominio del mercato farmaceutico internazionale da parte delle compagnie straniere venisse eliminato.
 
Traduzione di Filippo Bovo
 
Un innovativo farmaco cinese anti-cancro rompe il monopolio stranieroultima modifica: 2014-11-27T16:27:17+01:00da davi-luciano
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