oh che disdetta e che tragedia, in futuro potrebbero essere premiate le estreme….mammamia allora stringiamoci forte ai nostri tirapiedi dei banchieri che ci “salveranno” dai pericoli e dai cattivi….
Scritto da Dario Caselli • 24 novembre 2014
Anche a sinistra la tempesta ha cambiato il paesaggio: in rapido declino i grillini, in quella grande astensione si annida l’elettorato potenziale di una nuova forza di sinistra, diciamo interpretata da Landini, una sinistra sindacale e radicale, sul modello della Linke tedesca, mentre il Pd diventerà sempre più socialdemocratico. Insomma quattro contenitori, che possono convivere a livello locale per convenienza e ipocrisia, ma non a livello nazionale. Allora va ancora bene l’idea di Renzi del premio al partito, visto che non funzioneranno le coalizioni? Sì, se si accetta che uno controlli tutto il potere con un quarto dei voti reali e che al ballottaggio possano vincere le “estreme”. Purtroppo oggi è difficile coniugare governabilità e rappresentanza. Consigli non richiesti a chi ha perduto le elezioni: Forza Italia, l’accanimento di Berlusconi la porterà alla scomparsa, impedendo la nascita del contenitore liberal popolare. Ncd-Udc, sono già scomparsi, soprattutto è scomparsa una classe politica troppo vecchia e gattopardesca, basta Casini in tutti i sensi. 5 Stelle, la rissosità abbinata all’irrilevanza politica li porterà a morire, chiusi tra l’incudine di Salvini e il martello di Landini. E Renzi? In questo quadro non ha avversari politici, ma la lunga crisi economica è il suo vero avversario, come lo fu per Zapatero in Spagna, oggi il malcontento si è rifugiato nel non voto, domani potrebbe premiare le estreme. Io non uso Twitter, ma se fossi in lui, non starei sereno.
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