Arrestato per turbativa d’asta Ferdinando Lazzaro, amministratore di Italcoge, azienda impegnata nei lavori Tav

http://www.quotidianopiemontese.it/2014/11/13/arrestato-per-turbativa-dasta-ferdinando-lazzaro-amministratore-italcoge-azienda-impegnata-lavori-tav/#.VGTHdzSG9Ao


13 – 11 – 2014

 

ferdinando-lazzaro

I carabinieri del Ros e comando provinciale di Torino hanno arrestato Ferdinando Giosuè Lazzaro, considerato l’amministratore di fatto di Italcoge spa, azienda impegnata nel cantiere di Chiomonte alla realizzazione della Tav. Lazzarro, che è stato posto agli arresti domiciliari, è accusato di turbativa d’asta relativamente al’asta pubblica per l’aggiudicazione dell’affitto, con obbligo di acquisto, del ramo d’azienda della Italcoge. L’asta era stata bandita dal curatore fallimentare e si era presentata un’unica offerta, quella della Italcostruzioni, altra società riconducibile a Lazzaro. per esserre ammessa alla gara pubblica inoltre la Italcostruzioni aveva fornito una fideiussione rivelatasi poi falsa. Le indagini avevano preso avvio a seguito di un esposto del Presidente del comitato dei creditori, avvocato Bongiovanni, in cui si segnalava alla Procura della Repubblica che dopo l’asta fallimentare non erano mai state versate le rate né dell’affitto né del prezzo, e che il curatore non avesse escusso la fideiussione.
I carabinieri del ROS hanno scovato la polizza fideiussoria, che all’inizio dell’indagine risultava introvabile, ed hanno accertato che il Consorzio che l’aveva emessa era in realtà inesistente.

LUC MICHEL SUR LA VOIX DE LA RUSSIE : MENACE DJIHADISTE SUR L’AFRIQUE

EODE PO - LM sur LVDLR djihad sur l'Afrique (2014 11 08) FREODE Press Office avec La Voix de la Russie/

2014 11 08/

 La dernière analyse de Luc MICHEL

sur la Radio russe LA VOIX DE LA RUSSIE :

interviewé ce 8 novembre 2014 par le journaliste Igor Yazon

 

# L’article de LA VOIX DE LA RUSSIE 

« Les jihadistes ont déferré la « hache de guerre » au Sahel »

et l’INTERVIEW AUDIO de Luc Michel en podcast sur :

http://french.ruvr.ru/radio_broadcast/5646896/279771833/

 Extrait de l’analyse de Igor Yazon :

« J’ai dans ma phonothèque un extrait de l’enregistrement de l’accueil enthousiasmé le 3 février 2013 du président François Hollande à l’aéroport Tombouctou, dans le Nord du Mali, affranchi la veille des jihadistes par les soldats de l’opération SERVAL. Des milliers de personnes avec les drapeaux maliens et français ont salué l’invité de marque parisien en scandant « Merci la France », « Merci, Papa François Hollande ». Le président Hollande a réagi comme suit à l’expression de reconnaissance des habitants de Tombouctou … Il était difficile de s’imaginer ce jour que la guerre contre les jihadistes soit poursuivie vingt mois après. Deux attaques armées des jihadistes liés à Al-Qaïda été entreprises le 2 novembre contre les villages vers le Nord et le Sud de Gao. « Le président Hollande, ne s’est-il pas hâté ayant annoncé la victoire sur les jihadistes qui menacent toujours le Mali et les autres pays du Sahel ? » (…) »

 EODE Press Office

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www.eode.org

https://vimeo.com/eodetv/

GB, strozzinaggio sui prestiti per chi non riesce ad arrivare a fine mese

12 nov  – Giro di vite di Londra sui cosiddetti “payday loan”. Poco diffusi in Italia, questi prestiti a tempo hanno spopolato negli ultimi anni in Gran Bretagna a causa del sempre maggior numero di persone che fanno fatica a tirare fino a fine mese. Non garantiti, di piccole dimensioni (in media intorno alle mille sterline), dovrebbero essere rimborsati, come dice appunto il nome, quando finalmente si riceve lo stipendio.
“È sicuramente una buona cosa”, commenta Bob Parker di Credit Suisse. “Un’area a cui hanno giustamente guardato le autorità finanziarie del Regno Unito sono le tattiche di vendita molto aggressive di alcuni erogatori di questo tipo di prestiti e anche i loro tassi di interesse estremamente alti”, conclude.
Fino ad oggi se il prestito non veniva ripagato, gli interessi cominciavano a salire in modo esponenziale (ai limiti dell’usura, secondo i critici). Le autorità hanno deciso di mettere un limite allo 0,8% giornaliero, in modo tale che il tasso annuale non possa superare il 292%. Tanto, dite? Pensate che oggi una delle startup specializzate in questo tipo di credito, Wonga, ha un tasso annuale del 5853%. euronews

Immigrati: seconda notte di scontri a Roma, cariche della polizia sui residenti

aumento dei tentativi di stupro?? No, sarà solo “percezione”. E poi le donne se non sono stuprate dal marito non conta come violenza.
mercoledì, 12, novembre, 2014
 
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Roma, 12 nov. – Seconda notte di scontri a Tor Sapienza tra abitanti del quartiere e forze dell’ordine schierate in difesa degli immigrati ospitati nel centro di accoglienza di via Morandi. Un gruppo di persone ha lanciato bombe carta verso i locali dove sono gli extracomunitari e bruciato cassonetti e automobili parcheggiate lungo la strada.Dalle finestre del centro, raccontano testimoni, gli immigrati hanno risposto lanciando a loro volta oggetti.
 
La polizia e’ intervenuta caricando e disperdendo i msnifestanti, ovvero i cittadini esasperati.
 
A fare esplodere la protesta è stato il centro di accoglienza per rifugiati politici che occupa alcuni appartamenti dei palazzoni di via Giorgio Morandi. Una convivenza con i residenti che da tempo si è rivelata fragile e problematica. «Qui non c’è legalità – gridano i manifestanti -. Vogliamo le forze dell’ordine e deve essere spostato il centro di accoglienza». A destare le maggiori proteste è quella parte del centro destinato a persone che sono staccate dalla famiglia.
 
«Qui arriva di tutto – si sfogano i residenti -. Nel centro ci sono anche i delinquenti. Sono aumentate le rapine e i furti». Tre sere fa ci sarebbe addirittura verificata una tentata violenza sessuale ma la notizia è ancora da accertare. Ma queste voci hanno fatto montare la protesta. Intanto finora, su via Giorgio Morandi, continuano ad arrivare reparti delle forze dell’ordine per arginare la protesta.
 
AL LINK VIDEO DAL MESSAGGERO – INTERVISTA A RESIDENTI (TUTTA GENTE RAZZISTA OVVIAMENTE)
 
Roma: proteste contro gli immigrati, cassonetti bruciati ”Basta furti e violenze”
 
martedì, 11, novembre, 2014
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Notte di tensione a Tor Sapienza, a Roma. Alcuni cittadini del quartiere, circa un centinaio, sono scesi in strada per protestare contro gli immigrati e il vicino centro di accoglienza. Per qualche minuto la strada, via Giorgio Morandi, è diventata teatro di una sassaiola e alcuni cassonetti sono stati bruciati.
 
”Basta con furti e violenze. In ballo c’è la nostra sicurezza”, scrive su Facebook il presidente del comitato di quartiere Tommaso Ippoliti. ”Ci siamo rotti di subire, le istituzioni non ci proteggono, allora ci difendiamo da soli”.
 
Roma, continua la guerriglia anti-immigrati: auto a fuoco, un agente ferito
 
 
mercoledì, 12, novembre, 2014
Ancora scontri fra i residenti di Tor Sapienza e le forze dell’ordine legati al centro di accoglienza per rifugiati politici in via di Giorgio Morandi. Verso le 22.30 almeno duecento abitanti sono tornati in strada: lo stesso copione di ieri sera ma questa volta i toni sono ancora più accesi e violenti. La protesta è ancora in corso.
Sul posto alcuni reparti della Celere che stanno cercando di contenere la protesta. Sono stati dati alle fiamme alcuni cassonetti e si è registrata una fitta sassaiola anche nei confronti degli agenti. Intanto, la polizia è stata costretta ad accennare alcune cariche per dispedere i violenti. Negli scontri un agente ha riportato la frattura di un braccio. Un’ambulanza l’ha trasportato al policlinico Casilino. Sul posto si vedono i lampeggianti dei mezzi delle forze dell’ordine. Si registrano grida e tafferugli.
A fare esplodere la protesta è stato il centro di accoglienza per rifugiati politici che occupa alcuni appartamenti dei palazzoni di via Giorgio Morandi. Una convivenza con i residenti che da tempo si è rivelata fragile e problematica. «Qui non c’è legalità – gridano i manifestanti -. Vogliamo le forze dell’ordine e deve essere spostato il centro di accoglienza». A destare le maggiori proteste è quella parte del centro destinato a persone che sono staccate dalla famiglia.
«Qui arriva di tutto – si sfogano i residenti -. Nel centro ci sono anche i delinquenti. Sono aumentate le rapine e i furti». Tre sere fa ci sarebbe addirittura verificata una tentata violenza sessuale ma la notizia è ancora da accertare. Ma queste voci hanno fatto montare la protesta. Intanto finora, su via Giorgio Morandi, continuano ad arrivare reparti delle forze dell’ordine per arginare la protesta.
Marco De Risi .ilmessaggero.it

Spese pazze E. Romagna, consigliere Pd: mai fatti acquisti al sexy shop

martedì, 11, novembre, 2014

“Non sono mai stata in un sexy shop nella mia vita. Non ho mai fatto questa spesa, chiariremo appena possibile questa cosa molto brutta perche’ sui giornali ci sto andando con la mia faccia e non e’ divertente”. Lo ha detto il consigliere del Pd, Rita Moriconi a cui la Procura di Bologna contesta un acquisto in un sexy shop nell’ambito dell’inchiesta sulle cosiddette ‘spese pazze’ dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.
Negli atti “c’e’ effettivamente una voce che non mi risulta – ha spiegato il consigliere a margine dell’assemblea legislativa – che non conosco e non so cosa sia. Una voce abbastanza confusa”. Quanto all’ipotesi che l’autore di questa spesa contestata dai pm possa essere stato un suo collaboratore Moriconi ha risposto: “non escludo niente. So per certo che non l’ho fatta io. Se e’ stata fatta da qualcuno non ne sono a conoscenza. Secondo me e’ un errore, non ho mai effettuato spese del genere”. (AGI)