Nel momento il cui una “grande opera” come il TAV Torino — Lione mostra la corda di tutta la sua assurdità economica, con i politicanti, boiardi e satrapi locali impegnatissimi a far debiti con le banche per coprire l’enorme ed ingiustificato costo (24 miliardi di euro) di un’opera inutile e dannosa, imposta con metodi degni di una dittatura, segnaliamo l’importante convegno che si terrà oggi e domani a Torino ed in Valle di Susa.
Oggi, Venerdì 7 novembre, alle ore 16, presso il Centro Studi SERENO REGIS, via Garibaldi 13, a Torino, la prima sessione:
Dal Vajont a oggi. Ambiente e diritti fondamentali. Grandi opere in Europa. Chi decide?
Parleranno:
- Gian Vito Graziano (presidente Consiglio nazionale dei geologi)
- GianniTognoni (segretario Tribunale Permanente dei Popoli)
- Tiziano Cardosi (Forum contro le Grandi opere inutili e imposte)
- Alessandra Algostino (professore di diritto costituzionale, Università di Torino)
- Luca Giunti (Movimento NoTav, Italia)
- Daniel Ibanez (Coordinamento oppositori alla linea Lyon-Torino, Francia)
- Presiede Nanni Salio (Centro Studi Sereno Regis)
Il convegno proseguirà domani, 8 novembre, come indicato in Locandina.
Il convegno si inserisce nel percorso avviato dal Controsservatorio Valsusa, unitamente a un folto gruppo di sindaci e amministratori delle valli di Susa e Sangone, che ha portato alla decisione del Tribunale Permanente dei Popoli di aprire un procedimento per appurare “le finalità e l’effettività delle procedure di consultazione delle popolazioni coinvolte e l’incidenza sul processo democratico” esaminando il caso Valsusa ed altri simili nel panorama internazionale.
Un’occasione importantissima per capire come mai i signori del TAV siano arrivati così alla frutta dopo 25 anni di menzogne e di sprechi. E come mai — ora — il Tribunale dei Popoli li metta sotto processo perché rispondano dei loro atti.