GEORGE SOROS VS RUSSIA. UN AFFARE DA 20 MILIARDI DI DOLLARI

Postato il Mercoledì, 01 ottobre
DI FAUSTO GIUDICE
 
 
Tre giorni fa, sabato 25 ottobre, abbiamo pubblicato un articolo intitolato «Giornalisti comprati, giornali comprati. L’esempio della campagna diffamatoria condotta da George Soros contro la Russia», nel quale illustravamo come l’edizione del 23 ottobre di Le Monde avesse ripreso questa campagna diffamatoria senza batter ciglio. Cerchiamo ora di capire in che modo Soros orchestra la promozione delle sue «idee».
 
Nella stessa giornata del 23 ottobre, l’articolo di Soros pubblicato da Le Monde compariva anche in inglese nella New York Review Books (Wake Up, Europe) ) e in diversi altri siti web anglofoni. L’articolo è stato inoltre commentato (o per meglio dire, parafrasato) in un breve articolo di Julian Borger del Guardian (George Soros: La Russia è una minaccia per l’esistenza dell’Europa) ed è stato ripreso dal Kyiv Post, in Ucraina. In Francia, oltre a Le Monde, il quotidiano La Tribune ha pubblicato sempre il 23 ottobre un’intervista a Soros (Le plan de George Soros pour sauver l’Europe), presentandolo in questo modo: «Il leggendario creatore dell’omonimo fondo e dell’Open Society, ha fatto tappa a Bruxelles per presentare il suo ultimo libro, «Wake up, Europe!», pubblicato recentemente nella New York Review of Books» (Le plan de George Soros pour sauver l’Europe). Da notare come l’articolo di Soros fosse diventato, per l’occasione, un libro…
 
Lo stesso articolo è comparso in spagnolo per La Vanguardia (Despierta, Europa), questa volta però il 26 ottobre (cattiva sincronizzazione?). A quanto ne sappiamo, non è stato pubblicato in nessun’altra lingua, e alcuni organi di informazione europei si sono limitati a riportare sintetici lanci di agenzia.
 
La cosa è alquanto strana, considerato che Soros è proprietario di Project Syndicate, , responsabile della diffusione di centinaia di editoriali di grandi firme, in 181 quotidiani internazionali pubblicati in oltre dodici lingue: da Desmond Tutu a Bill Gates, passando da Michel Rocard e Javier Solana. Mentre il suo precedente articolo del maggio scorso (Sauver l’Ukraine pour sauver l’Europe),) era stato diffuso da questa agenzia, quello di cui ci occupiamo qui no. Si tratta di una decisione tattica oppure c’è stato qualche disaccordo nella scuderia di «San George»?
Extrait de l'article de Zerohedge sur Soros, le 23 octobre 2014
 
Non è che per caso c’è un legame con la notizia che  Zero Hedge definisce «hot, hot, hot», e cioè la favolosa richiesta di Soros al Fondo Monetario Internazionale di fare un’immediata iniezione di 20 miliardi di dollari contanti all’Ucraina, con l’impegno a fornirne ancora di più, se necessario? Se calcoliamo una modesta commissione del 5%, viene fuori un bel miliardino di dollari: quanto basta per seminare la zizzania fra i bankster e le loro assoldate agenzie di comunicazione. In alternativa, ci sarebbe un’altra spiegazione, ma saremmo nel mondo dei sogni: che questa volta le redazioni di tutti i grandi giornali del Nord, del Sud, dell’Ovest e dell’Est, in genere sempre pronti a pubblicare i testi «proposti» da Project Syndicate, abbiano semplicemente risposto tutti in coro: Niet, spassiba (No, grazie!). Questo sì che sarebbe uno scoop rivoluzionario. Ok, ok: abbiamo sognato abbastanza.
 
 
 
 
29.10.2014
GEORGE SOROS VS RUSSIA. UN AFFARE DA 20 MILIARDI DI DOLLARIultima modifica: 2014-11-02T20:40:14+01:00da davi-luciano
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