Maxi processo No Tav. Parla la difesa: “Reazione legittima ai comportamenti scorretti delle forze dell’ordine”

ottobre 28 2014
È ricominciato oggi il maxi processo No Tav nel quale sono imputati 53 attivisti per gli scontri in Val di Susa dell’estate 2011.

Il primo a parlare in aula è Claudio Novaro, avvocato della difesa che spiega l’importanza delle manifestazioni e delle proteste in Valle, mosse da ragioni per molti impossibile da capire, se non attraverso un’attenta analisi del contesto: «Non è possibile capire né l’andamento né il significato degli scontri. La rabbia e la frustrazione di quelle giornate».
«Il movimento No Tav – continua Novaro – è stato capace di organizzare manifestazioni con 50 mila persone in una valle di 80 mila abitanti solo per rivendicare il diritto a interloquire su una questione, il passaggio del Tav, che riguarda la vita della gente. Eppure bastava un sussulto di un politico di terza fila, magari un senatore del Pd, perché le sue ragioni venissero dimenticate».
L’avvocato poi, continua il suo discorso sul comportamento delle forze di polizia in Valle, durante i due giorni di scontri, parlando di «un campionario di comportamenti scorretti da parte delle forze dell’ordine», di «lanci fuori protocollo di lacrimogeni anche ad altezza d’uomo», di «intemperanze dei poliziotti», dell’«ignobile episodio della distruzione delle tende» del presidio dei No Tav in località Maddalena di Chiomonte, di appartenenti alle forze dell’ordine che «scagliavano sassi» sui manifestanti.
Il legale, durante la sua arringa ha citato più volte l’articolo del codice penale che giustifica «la reazione legittima a un atto arbitrario dei pubblici ufficiali».

Maxi processo No Tav. Parla la difesa: “Reazione legittima ai comportamenti scorretti delle forze dell’ordine”ultima modifica: 2014-10-30T20:48:38+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo