Usa, uno stimolo per i mutui subprime?

Il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro Usa rappresenterebbe un ulteriore stimolo all’espansione del mercato dei mutui e all’estensione dei prestiti immobiliari anche alla clientela più rischiosa. Lo sostiene il presidente di Yardeni Research.
 
Il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro Usa rappresenterebbe un ulteriore stimolo all’espansione del mercato dei mutui e all’estensione dei prestiti immobiliari anche alla clientela più rischiosa. Lo sostiene un’analisi di Ed Yardeni, presidente e Chief Investment Strategist della società di consulenza Yardeni Research. Il tasso di interesse medio applicato sui mutui a trent’anni, nota Yardeni su Business Insider, è sceso sotto quota 4% per la prima volta dalla fine di maggio del 2013. Uno stimolo implicito che si affianca alla ripresa del mercato delle costruzioni. Il totale delle nuove unità abitative, circa un milione l’anno scorso, dovrebbe crescere nel corso del 2014.
 
Ma il fattore decisivo, nota Yardeni, dovrebbe essere costituito dalla decisione del governo di concedere alle agenzie federali Freddie Mac e Fannie Mae di abbassare gli standard creditizi per i debitori più rischiosi. “Ci risiamo” nota Yerdeni. “Il governo ha incoraggiato il mercato dei subprime durante lo scorso decennio ed è finita molto male” aggiunge. Ora, conclude, “i due principali costruttori di mortgage-backed securities (i titoli derivati coperti dai crediti bancari nei confronti dei contraenti dei mutui, ndr), che saranno garantiti esplicitamente e non più implicitamente come in passato, dallo Stato, stanno studiando programmi per rendere più semplice il finanziamento di mutui a tassi ridotti fino al 3% per alcuni clienti”.
20 Ottobre 2014
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Usa, uno stimolo per i mutui subprime?ultima modifica: 2014-10-21T13:09:06+02:00da davi-luciano
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