“Se queste misure saranno rimosse in fretta, almeno parzialmente, l’effetto potrebbe essere in qualche modo limitato, perche’ siamo ancora qua e abbiamo investimenti: 170 miliardi di euro“, scandisce in un’intervista a TMNews Philippe Pegorier, president dell’Aeb, l’associazione delle imprese europee in Russia. Sottolineando che la questione “va sistemata”. “E’ quello che ci aspettiamo dal vertice di Milano (16-17 ottobre), ed e’ anche quello che ci aspettiamo dal dialogo di questa sera di Sergey Lavrov con John Kerry e con Laurent Fabius”. Il tutto dopo che oggi il ministro degli estri russo ha incontrato rappresentanti dell’imprenditoria del Vecchio continente a Mosca, in un meeting fortemente voluto e organizzato proprio dal manager francese all’Hotel Ucraina.
Obama ha obbligato i Paesi europei ad adottare le sanzioni contro la Russia”.
Lavrov nell’incontro ha sottolineato che per i rapporti Ue-Russia e’ giunto il momento della verita’. Specificando che il presidente Vladimir Putin e la sua delegazione andranno “a Milano per capire meglio il sentimento dei nostri partner europei” anche alla luce degli ultimi sviluppi della crisi ucraina. E che il business non deve agire in maniera frammentaria, ma piuttosto faccia “pressioni” sui rispettivi governi.
Fondata negli anni ’90, l’Associazione delle imprese europee rappresenta e promuove gli interessi delle societa’ del Vecchio continente che svolgono attivita’ nel e con la Federazione russa. Il suo presidente, Pegorier, eletto all’unanimita’ a maggio, e’ anche country president di Alstom in Russia, e gia’ dal 2004 sino al 2007 e’ stato consigliere del ministro del Commercio francese, anche sotto Christine Lagarde. “Penso che il punto positivo sia che il signor Lavrov sia venuto a incontrare la comunita’ europea del business. Questo significa che la discussione con le autorita’ russe e’ ancora in corso, che noi possiamo dire la nostra con loro e che loro ascoltano le nostre preoccupazioni”, afferma Pegorier dopo l’incontro, oggi, con il capo della diplomazia russa.
TMNews: Cosa si aspetta dal vertice Asem di Milano, dove saranno presenti anche Putin e Poroshenko?
Pegorier: Quello che ci aspettiamo dal vertice di Milano e’ anche quello che ci aspettiamo dal dialogo di questa sera di Sergey Lavrov con John Kerry e con Laurent Fabius, ossia la soluzione della questione. Siamo molto arrabbiati per essere stati sacrificati, essendo stranieri. Noi siamo europei, noi abbiamo tra 500.000 e un milione di persone che lavorano nell’Unione Europea su ordinativi russi. Non e’ normale sacrificare tutto questo. Pensiamo che la ragione prevarra’ e capiamo il problema, capiamo che i russi non sempre rispettano i loro obblighi, ma credo che per noi valga lo stesso. Non va bene che siano i cittadini europei a fare le spese di questa situazione. Se continuiamo in questa direzione, la disoccupazione aumentera’ e gli estremisti aumenteranno. I partiti estremisti stanno prendendo forza, sia in Francia che e’ il mio Paese, ma anche in Svezia, recentemente, e in Grecia. Qui sta il pericolo