Polonia, sfumano le ambizioni del fracking

La controversa tecnica del fracking, per la Polonia, doveva essere il mezzo per conquistare l’indipendenza energetica dalla Russia. Ma i risultati stentano ad arrivare e molte società petrolifere gettano la spugna…
 
La controversa tecnica del fracking, per la Polonia, doveva essere il mezzo per conquistare l’indipendenza energetica dalla Russia. Ma i risultati stentano ad arrivare e molte società petrolifere gettano la spugna.
La ricerca di gas “non convenzionale” in Polonia, ricorda l’agenzia Bloomberg, dura ormai da cinque anni. Il Paese, che attualmente importa dalla Russia il 57% del proprio gas naturale, si è sempre schierato a favore di questa metodologia (contestata dagli ambientalisti e vietata da altri governi). Ma il flusso massimo ottenuto durante la fase di test corrisponde solo al 30% della quantità necessaria per la produzione commerciale. Di conseguenza si diradano gli entusiasmi: il numero di licenze attive è ormai calato del 43% rispetto al picco raggiunto a gennaio 2013 e – ha dichiarato il viceministro all’Ambiente Slawomir Brodzinski – molte di quelle che scadono quest’anno probabilmente non verranno rinnovate. Si è tirata indietro anche 3Legs Resources, la prima società straniera ad accaparrarsi una licenza nel Paese. Exxon Mobil ha già abbandonato il Paese nel 2012, seguita da Talisman Energy e Marathon Oil nel maggio del 2013 e da Eni all’inizio di quest’anno.  
13 Ottobre 2014
Valentina Neri    @ neri@valori.it
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Polonia, sfumano le ambizioni del frackingultima modifica: 2014-10-13T18:47:42+02:00da davi-luciano
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