Tav: bomba carta davanti all’aula bunker delle Vallette, carabiniere stordito finisce all’ospedale

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Blitz  di una decina di antagonisti: dopo i fuochi d’artificio davanti al carcere è stato lanciato un grosso petardo davanti alla sede dove in questi giorni si svolge il processo ai No Tav accusati di terrorismo

 08 ottobre 2014
Tav: bomba carta davanti all'aula bunker delle Vallette, carabiniere stordito finisce all'ospedale

Bombe carta davanti al carcere delle Vallette, a Torino, all’ingresso dell’aula bunker che in questi giorni ospita i processi per le violenze dei No Tav in Val Susa. Il blitz da parte di una decina di antagonisti, che hanno dato vita a un fitto lancio di grossi petardi e bombe carta. Una di queste e’ esplosa vicino a un carabiniere, in servizio di vigilanza, rimasto stordito dal botto. Medicato dal personale del 118, e’ stato accompagnato per precauzione all’ospedale Maria Vittoria. Sull’episodio indaga la polizia.

Il responsabile Sicurezza del Pd, Emanuele Fiano, ha espresso condanna per “l’ennesimo atto di violenza di un gruppo no Tav davanti all’aula bunker di Torino, con il lancio di bombe carta contro i carabinieri”. “Un gesto che non può che confermare in noi la certezza che questa battaglia di giustizia contro chi vuole riportare la violenza dentro lo scontro politico va condotta con determinazione – ha affermato Fiano -. Al carabiniere ferito e ai suoi colleghi va il nostro abbraccio e la garanzia che manterremo salda la difesa della democrazia dentro i confini della Costituzione”.

Analogo il commento del senatore del Pd Stefano Esposito: “L’attacco di un gruppo di sedicenti NoTav ai carabinieri che presidiavano l’aula bunker dove domani riprenderà il processo per le violenze al cantiere Tav di Chiomonte, rappresenta un fatto gravissimo e conferma quanto a più riprese ho denunciato; una frangia anarco-insurrezionalista e antagonista ha scelto le pratiche para terroristiche utilizzando strumentalmente la Torino-Lione per portare un attacco allo Stato”.

No Tav, nozze in carcere per l’imputata: in aula spunta un mazzo di fiori

EMISSION ‘LE MERITE PANAFRICAIN’ DU 3 OCT. 2014/ LUC MICHEL SUR ‘AFRIQUE MEDIA TV’

Luc MICHEL sur AFRIQUE MEDIA TV

dans l’émission LE MERITE PANAFRICAIN

de ce 3 octobre 2014

EODE-TV - AMTV mérite panafricain (2014 10 03) FR

Luc MICHEL  parle des conditions du développement industriel de l’Afrique, clé de l’émergence.

 Emission complète sur : https://vimeo.com/108419007

 # Thèmes de l’Emission

I- Les preuves de la déstabilisation du Cameroun et du Golfe de Guinée.

II- Le Panafricanisme et la Renaissance des industries en Afrique.

 Présentation : Hubert Etoundi

 Panelistes : Fabien Essomba/ Patrick Sapack/ Mohamed Bengue/ Ekwalla Essaka/ Parfait Ndom/ Charly Gabriel Mbock/ David Eboutou/ Jean De Dieu Ayissi/ Biloa Ayissi/ Jean Marc Soboth/ Luc MICHEL (depuis Bruxelles)

 EODE-TV / EODE Press Office

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FORMER ROMANIAN FOREIGN MINISTER ADRIAN CIOROIANU: “RUSSIA WITHOUT UKRAINE IS NOT AN EMPIRE. WHAT SACRIFICE MOLDOVA WILL HAVE TO MAKE IN THE NEXT YEARS”

 Luc MICHEL for EODE Press Office/

With PRO TV – EODE Press Office/ 2014 10 08/ EODE PO - roumanie versus novorossiya (2014 10 08) ENGL 1

“Russia without Ukraine is not an empire , it’s just a regional power”

– Adrian Cioroianu, former Romanian foreign minister.

Romania has become one of the main platform of agression against Russia in Eastern Europe. With the nostalgia of “Greater-Romania” of 1918-1944, Washington has a powerful tool of manipulation of the Romanian elites.

 Now they discover Brzezinski and his “Great Chessboard” thematic. The former Romanian foreign minister Adrian Cioroianu spoke at the ,,After 20 years,,  programm (on PRO TV, the main Romanian channel) about the ambitions of Russia in Eastern Europe .

 Invited in the edition of october 5 of the show Adrian Cioroianu spoke about the external policy of Kremlin and about how “Moscow’s imperial ambitions” could affect Romania and Moldova. “Russia without Ukraine is not an empire , it’s just a regional power,” said the former head of Romanian diplomacy, a quote from Brzezinski. With a map of ‘Novorossiya” and a huge “Provocarile Romaniei” (Provocation against Romania) on the screen ! 

“Russia and Ukraine could be an empire. That knows Putin also and was hard for him to accept what happened in Kiev in November last year until now. And it’s for that  he could not let Crimea. It’s like you cut a hand of a Russian official. Crimea is part of the security system of Russia in the West. Crimea is an aircraft carrier in the north of the Black Sea,” continued Adrian Cioroianu , currently Dean of the Faculty of History at the University of Bucharest.

 # VIDEO OF FORMER ROMANIAN FOREIGN MINISTER ADRIAN CIOROIANU IN THE SHOW ,,AFTER 20 YEARS,, OF PRO TV :

“Rusia fara Ucraina nu este un IMPERIU. Ce sacrificiu va trebui sa faca Moldova in urmatorii ani »

EODE PO - roumanie versus novorossiya (2014 10 08) ENGL 2

http://stirileprotv.ro/emisiuni/dupa-20-de-ani/rusia-fara-ucraina-nu-este-un-imperiu-ce-sacrificiu-va-trebui-sa-faca-moldova-in-urmatorii-ani.html

 Luc MICHEL

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Sconvolgente! La Banca d’Italia sta ritirando dalla circolazione le banconote da 200 e da 500 Euro!

Se siete titolari di un conto Bancoposta, come oltre sei milioni di Italiani, di una carta Postepay o di un libretto postale, vi invito a fare un piccolo esperimento: andate all’ufficio postale più vicino e fate un prelievo allo sportello. Ma, mi raccomando, un prelievo che sia almeno pari o superiore ai 200 Euro. Chiedete poi gentilmente al cassiere o alla cassiera di darvi una banconota da 200 Euro.
Ebbene: quale sarà il risultato? Potrete scordarvi di quel pezzo di carta giallo che, a dire la verità, ben pochi Italiani ormai tengono abitualmente nel portafoglio.
Perché? Perché il cassiere (o la cassiera), all’atto di erogarvi il prelievo, vi dirà che in cassa dispone soltanto di tagli più piccoli, e vi porgerà sicuramente tutti pezzi da 50 o da 20 Euro.
Provate a insistere, gentilmente ma con fermezza, ribadendo che vi occorre in tutti i modi una banconota da 200 e chiedete all’impiegato che vi sta servendo di farsene dare una dalla cassa di qualche collega vicino. La risposta che otterrete sarà una sola: pur nascondendo un certo imbarazzo, l’impiegato vi dirà, senza neanche controllare, che in tutto l’ufficio non ci sono al momento banconote da 200 Euro.
Se non ci credete, ripetete l’esperimento il giorno successivo. Mandate però prima, nello stesso ufficio, un vostro amico, anche lui correntista Bancoposta, a depositare sul proprio conto una o più banconote da 200 Euro (ammesso che riesca a reperirle da qualche parte). Pochi minuti dopo il suo versamento, entrate voi in azione e ritentate il vostro prelievo di sportello, chiedendo anche questa volta una banconota da 200 Euro. La risposta che otterrete sarà la stessa del giorno precedente: in tutto l’ufficio non c’è una sola banconota da 200 Euro!!!!
Ovviamente voi sapete che non è vero, e ne avete anche la prova, avendo assistito pochi minuti prima al deposito del vostro amico, ma di quelle banconote gialle e un tantino ingombranti non ve ne sarà più traccia!
Inutile dirvi di provare l’esperimento con i tagli da 500 Euro. Quelli sono già scomparsi da un pezzo dalla circolazione.
Un mio amico dirigente delle Poste mi ha confidato infatti l’esistenza di una direttiva (non scritta, ma categorica) che riguarda tutti gli uffici postali: i tagli da 200 e da 500 Euro possono essere versati dai correntisti o dai cittadini che si recano in posta per pagare le bollette, ma non devono in alcun modo (e sottolineo IN ALCUN MODO)  ritornare nelle mani dei cittadini, sia che prelevino agli ATM esterni che agli sportelli delle agenzie.
Sì, avete letto bene. È praticamente fatto divieto ai cassieri di erogare a chi preleva i propri soldi dal proprio libretto, dal proprio conto corrente o dalla propria carta Postepay tagli da 200 e da 500 Euro.
Sempre secondo quanto mi ha confidato questo amico (che, inutile dirlo, mi ha pregato di non fare con nessuno il suo nome), questa direttiva ‘ufficiosa’ e non scritta sarebbe partita addirittura dalla Banca d’Italia, quella nota associazione a delinquere che un tempo era degli Italiani e al servizio degli Italiani, ma che oggi sappiamo tutti a chi appartiene.
In sostanza, la Banca d’Italia avrebbe dato l’ordine di ritirare progressivamente dalla circolazione le banconote da 200 e da 500 Euro, e non è da escludere che arrivi presto a fare la stessa cosa con quelle da 100 Euro.
Ovviamente ho chiesto al mio amico delle spiegazioni, anzi le ho pretese. Ma le spiegazioni che mi ha fornito, oltre ad essere vaghe e di circostanza, non sono state per me affatto convincenti. Ha sostenuto, in sostanza, che l’obiettivo della Banca d’Italia sarebbe il voler limitare l’esportazione illegale di contanti da parte degli immigrati che, prelevando tagli alti (da 200 o da 500 Euro) li nasconderebbero meglio alle dogane durante il viaggio.
Una spiegazione, questa, decisamente risibile e che non sta in piedi, dal momento che lo Stato,  la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza non hanno mai controllato seriamente quella che è sostanzialmente la causa secondaria dell’emorragia di denaro verso l’estero: il moltiplicarsi indiscriminato e incontrollato delle agenzie di money transfert e il fatto che non sia mai stata approvata una legge che imponga ai lavoratori stranieri un tetto massimo (magari del 20% calcolato sul proprio stipendio e sulla propria busta paga) alle rimesse all’estero tramite agenzie come la Western Union o la Money Gram (quest’ultima controllata proprio dalla Poste!).
A titolo di cronaca, per chi non lo sapesse, la causa primaria dell’emorragia di liquidità verso l’estero è invece rappresentata dal progressivo ridursi degli investimenti esteri nel nostro Paese, logica conseguenza di una pressione fiscale che definire insostenibile sarebbe un eufemismo.
Le banconote da 200 e da 500 Euro, a prescindere dal fatto che siano soltanto degli schifosi pezzi di carta senza valore che la Banca Centrale Europea (altra grande associazione a delinquere) presta a tasso di usura allo Stato Italiano, sono e restano a circolazione legale, al pari di quelle da 100, da 50, da 20, da 10 e da 5 Euro. Per quale motivo, allora, la Banca d’Italia le sta ritirando dalla circolazione all’insaputa dell’opinione pubblica.
Qualunque ne siano le reali motivazioni, si tratta di un’operazione illegale e rappresenta un vero e proprio abuso nei confronti dei cittadini e dei risparmiatori. E un simile abuso, che ottiene nella pratica soltanto l’effetto di erodere la liquidità circolante e di impoverire gli Italiani, va denunciato!
Invito i nostri politici, o meglio chi fra loro haancora un barlume di coscienza, a presentare immediatamente un’interrogazione parlamentare a riguardo, ma soprattutto invito tutti i correntisti Bancoposta, che in Italia sono oltre sei milioni, e gli oltre dieci milioni di titolari di carte di credito ricaricabili Postepay, ad andare negli uffici postali a fare un prelievo.
Chiedete, esigete e pretendete dai cassieri l’erogazione di tagli da 200 e da 500 Euro. E,  visto che ve li rifiuteranno, fate intervenire la Guardia di Finanza. Con un intervento delle Fiamme Gialle, infatti, i direttori degli uffici postali abbasseranno subito la cresta e ricompariranno subito, come per magia, quelle banconote gialle e viola che con arroganza di dicono di non avere in cassa.
Provare per credere!
Nicola Bizzi
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