Il Punto – 03 ottobre 2014

da “La Voce” 

Dopo la Francia, l’Italia abbandona unilateralmente gli obiettivi di saldo strutturale e di rientro del debito imposti dall’Europa. Per il 2015 la legge di stabilità conterrà tagli di spesa per soli 5 miliardi (rispetto ai 20 miliardi annunciati) e più poco più di 1 miliardo di inasprimento delle tasse. Si punta tutto sui risparmi legati alla riduzione degli interessi sui titoli di stato, che andrebbero invece utilizzati per ridurre il debito. È una manovra molto rischiosa. Come reagirà Bruxelles all’abbattimento dei suoi paletti? E, quel che più conta, come reagiranno i mercati?
È un ammasso di frammenti spesso incoerenti il nostro sistema di welfare. Sostegno ai più poveri, al costo dei figli, conciliazione lavoro-famiglia: salv o che per la sanità, pressoché tutte le politiche sociali sono per chi ha un lavoro e appartiene a una categoria, anziché essere dirette ai cittadini in quanto tali. Bene dunque che Renzi abbia annunciato una riforma complessiva del welfare. Meglio ancora se la farà al più presto.
Sulla qualità delle vita degli italiani ha un ruolo importante la (scarsa) efficienza dei trasporti pubblici locali. Generalmente scadenti e fortemente dipendenti dai contributi pubblici. Manca lo stimolo della concorrenza. Ma come incentivare gli operatori? Vediamo un esempio virtuoso: gli autobus di Londra.
Nel decreto Sblocca Italia una norma dice che gli impianti di incenerimento (localizzati per lo più al Nord) sono autorizzati a operare al limite massimo della capacità per assorbire le eccedenze di rifiuti di altre regioni (più ch e altro quelle del Sud). Esaminiamo vantaggi, svantaggi e possibili correttivi.

  • La manovrina
    03.10.14
    Tito Boeri e Massimo Bordignon

    Il Governo ha messo le carte in tavola sulla Legge di stabilità. I 20 miliardi di tagli alla spesa pubblica si riducono a 5 e saranno lineari. Poche le risorse per finanziare gli ambiziosi progetti annunciati. Bene rimandare gli obiettivi sul bilancio strutturale. Ma cosa dirà l’Europa? E soprattutto i mercati?

  • Da dove partire per la riforma del welfare
    03.10.14
    Chiara Saraceno

    Il welfare italiano è certamente da riformare. Ma occorre farlo in modo coerente, evitando di accentuare la frammentarietà del sistema. Va abbandonata la logica lavoristica, per introdurre invece politiche universali di sostegno al costo dei figli e garantire forme di reddito a chi si trova in povertà.

  • Stile londinese per gli autobus italiani
    03.10.14
    Elisabetta Iossa

    Un buon servizio di trasporto locale aumenta la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Tuttavia il sistema soffre ancora di tanti problemi, in particolare della mancanza di concorrenza. E se dall’Autorità dei trasporti sembra soffiare un vento di cambiamento, ecco cosa si può imparare da Londra. 

  • Rifiuti: bruciarli meglio per bruciarne meno
    03.10.14
    Antonio Massarutto

    Gli inceneritori di rifiuti potranno operare al limite massimo della capacit à e assorbire le eccedenze di altre Regioni. Con alcuni correttivi, la maggiore flessibilità dei flussi destinati ai diversi impianti può dare diversi vantaggi. Indispensabili rete nazionale di ultima istanza ed ecotassa.

Il Punto – 03 ottobre 2014ultima modifica: 2014-10-04T13:03:40+02:00da davi-luciano
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