Il sonno dell’Identità

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Redazione | 30-09-2014 

Alcuni ambienti pseudo-identitari, notoriamente clericali, tendono a demonizzare l’uso della Ragione e il razionalismo, come fossero ammennicoli giacobino-massonici estranei all’ambito della Tradizione. Mi rendo conto che qualunque essere normodotato si guarderebbe bene dal cadere nei tranelli dei preti, ma se l’identitarismo vuole essere vincente per forza di cose deve avvalersi della Ragione.

Dico Ragione con la r maiuscola non in quanto feticcio illuminista  ma in quanto fondamentale per sconfiggere le balle messe in giro proprio dai nemici dell’Identità e della Tradizione.

A qualcuno sembra che l’esaltazione del Sangue, del Suolo e dello Spirito di un Popolo, di una Nazione, siano qualcosa di oscurantistico e anacronistico, qualcosa di irrazionale. Niente di più falso: a mio avviso l’irrazionale, dalle esiziali conseguenze, è proprio l’opposto, vale a dire l’egualitarismo, l’umanitarismo ipocrita, il terzomondismo, il relativismo valoriale, la creazione di idoli massificatori il cui scopo è quello di livellare l’umanità e di appiattirla sul fondo del mercato, per poter contare così su automi tutti uguali accomunati solo dai bassi istinti consumistici.

Può essere ritenuto razionale tutto ciò? Ovviamente no.

Il razionalismo esalta quanto esiste e l’intelletto umano che, contro ogni sofisticazione, permette di cogliere la reale portata delle cose e la loro concretezza: volete forse negare esista il Sangue della Stirpe, il Suolo patrio di una Nazione, e la Cultura di essa, lo Spirito, che promana dai primi due?

Io come ho già avuto modo di dire non sono religioso, ma le mie simpatie e il mio appoggio non possono che andare alla gentilità in quanto essa, a differenza del monoteismo abramitico, esalta la Natura che circonda l’uomo, e l’uomo stesso, non come centro dell’Universo e re del mondo ma come animale sociale e razionale in armonia con l’ambiente che lo circonda.

Non è certo un caso se la filosofia greca, parassitata proprio dalla Chiesa per rendersi accattivante e darsi un’aria razionale, sia nata in un ambiente gentile non ancora intaccato dalle balle abramitiche precorritrici del mondialismo perbenista e buonista, sfornato da quelli che si sentono baciati dal messianismo, ossia gli Usa, corroborati dagli “eletti” di sempre.

Il problema dell’Illuminismo non è stato tanto quello di aver demolito, in parte, o quantomeno ridimensionato, l’assolutismo clericale, ma quello di aver voluto sostituire l’oscurantismo petrino con un altro tipo di oscurantismo, in parte in linea con quello ecclesiastico, che è l’egualitarismo anti-europeo, il mito del buon selvaggio, la dittatura del relativismo e di quel materialismo becero che riduce l’uomo ad una marionetta in balia dei propri appetiti, come se essere razionali volesse dire sputare sugli eterni valori e ideali che rendono grande un Popolo.

Capite bene che non abbiamo bisogno di abolire una dittatura (Chiesa) per instaurarne un’altra (Illuminismo), sebbene certe paranoie sul complotto giacobino-massonico siano tutte pretesche, e questo scolora in un teatrino in cui il bue dà del cornuto all’asino.

La persona razionale non si fa irretire da nessun tipo di menzogna universalista, che mira a omogeneizzare l’umanità per arricchire i soliti noti sulle sue spalle. Chi si lascia, davvero, guidare dalla Ragione si guarderà dalle sacrestie ma anche dai salottini radical-chic o da quegli ambienti “scientifici” post-1945 in cui vale come un assioma la riduzione dell’identitarismo a costruzione sociale, come se le differenze razziali, etniche, sessuali, generazionali, caratteriali e mentali dunque culturali, fossero tutte storielle. Certo, perché invece le differenze di censo e di conto in banca sono le uniche cose che contano, vero ipocriti?

Come l’assolutismo anti-razionale cristiano è volto a difendere il Vaticano nella sua torre d’avorio di menzogne semitiche, così l’assolutismo mondialista odierno (che spesso conta sulla zelante collaborazione post-conciliare) è volto a difendere l’imperialismo americano e la sua espressione atlantista che sta ammazzando l’Europa, una Europa dilaniata da lotte fratricide aizzate proprio dagli ambienti oltreoceanici e dai loro tirapiedi nostrani. Gentaglia che in cambio di una ciotola di dollari venderebbe l’anima e le proprie madri.

Credo che uno dei grandi limiti delle cosiddette destre sia quello di essere ancor oggi poco razionali e lucide nell’analisi della realtà, e ancora troppo propense a indugiare dalla parte del Vaticano piuttosto  che da quella della Ragione.

Il sonno della Ragione genera mostri, è verissimo, e questi mostri sono le attuali tirannie relativiste che auspicano diritti umani per le scimmie, figli allogeni creati in laboratorio da appioppare a coppie europee, transessuali con la barba, sdoganamento delle parafilie, e un’infanzia sempre più violata e votata al nichilismo televisivo.

Questo sonno si chiama occidentalismo e trova alleati proprio in coloro che, per sopravvivere, sacrificano la Ragione alla convenienza. A ben vedere, è il sonno dell’Identità.

La Ragione non è un idolo, un feticcio, un gingillo anti-identitario; è anzi la stessa salvazione dell’identitarismo, perché solo recuperando l’Identità si può pensare di garantire un futuro alla nostra Europa.

Ave Italia!

Il sonno dell’Identitàultima modifica: 2014-10-03T22:04:44+02:00da davi-luciano
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