VENEZIA: PENSIONATO SVUOTA LE SOFFITTE E CEDE LIBRI USATI, MAXIMULTA DI 5000 EURO

28 settembre 2014

In molti, a Venezia, conoscono Francesco Teardo. O meglio: “Franco Libri”, un signore appassionato di libri e letteratura che da oltre dieci anni dona vita nuova ai libri usati. Li riceve da chi svuota soffitte o vuole liberarsi di vecchi volumi e, un paio di volte alla settimana, li espone lungo la Fondamenta di San Basilio, appoggiandoli al muretto che corre lungo il canale. Chiunque li può prendere, anche gratis o in cambio di un altro libro. Spesso, quasi per una questione di “bon ton”, chi si porta a casa un volume lascia un’offerta di uno o due euro.
Domenica scorsa, nel pieno della manifestazione contro le grandi navi, la polizia municipale ha sequestrato a Francesco Teardo 125 libri usati e 127 fumetti, applicandogli la salata sanzione di 5.164,00 euro. Una cifra da capogiro, per Franco Libri, che le forze dell’ordine giustificano avvalendosi dell’articolo 28 del decreto legislativo 114/98 che, in assenza dell’autorizzazione comunale, proibisce il commercio di beni sulla pubblica via. Teardo, questo è vero, non ha nessuna licenza. Non ne ha mai fatto richiesta per perseguire la sua attività e medita di mettere in piedi un’associazione culturale per non abbandonarla. Il suo proporre ai veneziani di portarsi a casa libri usati lasciando giù un euro o addirittura nulla, tuttavia, è difficile da etichettare come commercio abusivo. Che fine farebbero quei libri se non fosse lui a raccoglierli? E che fine hanno fatto, o faranno, i volumi sequestrati dalla polizia municipale? Non starebbero meglio nelle case dei veneziani anziché stipati in un magazzino, magari accanto alla merce contraffatta? Francesco Teardo si chiede se non sia possibile trovare una via di mezzo fra il presunto abusivismo e l’assenza di una licenza che gli permetterebbe di continuare a divulgare cultura.(…)

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CHI SEMINA ZIZZANIA TRA CRISTIANI E MUSULMANI?

Lorenzino Sturaro ha condiviso la foto di Massimo Contini.
Logica
Massimo Contini
chi semina zizzania
ultimamente gira la foto di uno dell’Isis che uccide con i piedi un neonato cristiano ovviamente è un santone del Bangladesh che “cura” un bambino del Bangladesh questa qui sotto è la foto originale: invece in questo link si puo’ vedere come sia fotomontata per eliminare i bengalesi a sinistra, e come la diffusione si irradi da Israele:

Terrore su un bus a Termini. Ubriaco armato prende 3 ostaggi e cerca di violentare una ragazza

Prende in ostaggi i passeggeri del bus Terrore di notte alla stazione Termini Leggi… Roma, ubriaco danneggia bus e minaccia autista a Termini Ubriaco aggredisce passeggeri sull’autobus Cotral, arrestato dalla polizia Roma, blocca e molesta ragazza in bici: arrestato Nuovo incubo sul bus, 15enne molestata: nessuno interviene Morrovalle, ragazza apre la porta di casa e viene accoltellata

di Marco De Risi
Momenti di terrore l’altra notte su un autobus della linea 64. Una ragazza che viaggiava sul mezzo pubblico insieme al suo fidanzato è stata pesantemente molestata da un nordafricano. Alla reazione del fidanzato, l’uomo ha estratto un coltello minacciandolo di morte lui e l’autista del bus che intanto era accorso in aiuto della giovane coppia. Fortunatamente c’è stato chi, dalla strada, notando tanta concitazione dentro l’autobus, si è insospettito ed ha avvisato il 113. L’arrivo degli agenti è stato provvidenziale. Sebbene il nordafricano abbia aggredito anche loro, alla fine è stato bloccato.

E’ accaduto poco dopo le 23,30 sul piazzale antistante la stazione Termini, all’interno del bus di linea «64» che collega piazza dei Cinquecento a San Pietro. A quell’ora a bordo ci sono i due fidanzati, entrambi di venticinque anni, romani anche se lei pur essendo nata nata in Italia, è di origini africane. Stavano rincasando, chiacchieravano tra di loro aspettando che l’autista avviasse il mezzo. Su un sedile in fondo c’è anche uno straniero, 20 anni, originario della Costa d’Avorio. Il ragazzo è visibilmente scosso, forse ubriaco o in preda ad una dose di droga. Fa qualche passo verso la coppia: afferra ai fianchi la ragazza. La palpeggia, se la stringe addosso. La vittima grida, scalcia, si oppone con tutte le forze. Il fidanzato è lì accanto.

LA REAZIONE
Questione di secondi e arriva la reazione. Si aggrappa al molestatore e cerca di allontanarlo. Lo spinge, chiede aiuto. Ma lo straniero non fugge, rimane fermo, in piedi: estrae un coltello che punta al fianco del giovane. «Se ti muovi ti ammazzo», grida. Intanto, l’autista dell’Atac vede la scena e non si tira indietro: esce dalla cabina di manovra e va in aiuto alla coppia ma anche lui è costretto a bloccarsi davanti a quell’uomo che impugna la lama. Passano i secondi. Sale la paura, aumenta la tensione. Ma qualcuno nel piazzale vede le fasi violente all’interno dell’autobus e avvisa la polizia. Una volante del commissariato ”Viminale” arriva rapidamente. Gli agenti salgono sul «64» in tempo per bloccare l’aggressore prima che la situazione si faccia ancora più grave. Il giovane viene portato in manette negli uffici del commissariato. La ragazza molestata dal nordafricano era così scossa che ha rifiutato di recarsi in ospedale. «Un mio collega – racconta un tassista in servizio – è fra quelli che ha visto tutto e credo che sia stato lui a chiamare le forze dell’ordine».
Lunedì 29 Settembre 2014, 06:08 –

Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 07:58
http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/ostaggi_bus_termini_roma/notizie/927926.shtml

Le cinque maggiori banche americane hanno tutte un’esposizione ai derivati superiore ai 40 trilioni di dollari

INFORMAZIONE LIBERA con Pietro Reina

“Ci stiamo avvicinando al maggior disastro finanziario nella storia del mondo”
A quando il nuovo collasso del sistema bancario americano? Micheal Snyder su The Economic Colapse Blog non ha dubbi e per rispondere compie un’interessante analisi sul mondo dei derivati negli Stati Uniti: gli istituti “troppo grandi per fallire” nel paese oggi hanno singolarmente oltre 40 trilioni di dollari di esposizione ai derivati.

Con un debito nazionale di circa 17.700 miliardi di dollari, 40 trilioni di dollari è una cifra quasi inimmaginabile. E, prosegue l’analista, a differenza di azioni e obbligazioni, i derivati non rappresentano “investimenti” in nulla: sono solo scommesse di carta su ciò che accadrà in futuro. Praticamente una forma di gioco d’azzardo legalizzato e le banche “troppo grandi per fallire” hanno trasformato Wall Street nel maggiore casinò nella storia del pianeta. Quando questa nuova bolla scoppierà (e scoppierà sicuramente), il dolore che causerà per l’economia globale sarà maggiore di quanto le parole possono descrivere.

Le banche “too big to fail”, continua Snyder, producono enormi profitti attraverso i derivati. Secondo il New York Times, tali istituti “contano quasi 280.000 miliardi dollari di derivati sui loro libri contabili”, anche se la crisi finanziaria del 2008 ha dimostrato quanto sia pericoloso. Le grandi banche hanno poi sofisticati modelli computerizzati che dovrebbero mantenere il sistema stabile e aiutarli a gestire questi rischi. Ma tutti questi modelli sono basati solo su ipotesi ideate da persone in carne ed ossa. E quando un “evento cigno nero” arriva (come ad esempio una guerra, una grave pandemia, una catastrofe naturale apocalittica o un crollo di un grande istituto finanziario) questi modelli si sgretolano in pochissimo tempo.

Snyder riporta un breve estratto da un articolo di Forbes che descrive quello che è successo al mercato dei derivati dopo il tonfo di Lehman Brothers nel 2008:
“Torniamo al crollo finanziario del 2008 e che cosa vediamo? L’America stava celebrando: l’economia era in piena espansione, tutti sembravano essere sempre più ricchi, anche se i segnali di pericolo erano dappertutto: troppi prestiti, investimenti folli, banche avide, regolatori addormentati al volante, politici desiderosi di promuovere la casa di proprietà per chi non poteva permetterselo, e gli analisti a predire ciò non poteva che finire male. E poi, quando Lehman Bros è caduta, il sistema finanziario e l’economia mondiale sono quasi crollate. Perché? La causa principale non era solo il prestito sconsiderato e la assunzione di rischi eccessivi. Il problema era la mancanza di trasparenza. Dopo il crollo di Lehman, nessuno riusciva a capire i rischi per la negoziazione di derivati e quindi nessuna banca voleva prestare o scambi con qualsiasi altra banca. Dato che tutte le grandi banche erano state coinvolti in misura sconosciuta nel commercio di derivati rischiosi, nessuno poteva dire quale poteva essere il prossimo istituto finanziario a implodere”.

Dopo l’ultima crisi finanziaria, prosegue Snyder, ci avevano promesso che questo sarebbe stato risolto. Ma invece il problema è diventato molto più grande. Da quando la bolla immobiliare è scoppiata nel 2007, il valore dei contratti derivati in tutto il mondo è salito a circa 500 miliardi di dollari. Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali, si tratta oggi dell’incredibile cifra di 710.000 miliardi di dollari. E naturalmente il cuore di questa bolla dei derivati si trova a Wall Street. A tal proposito, Snyder pubblica il rapporto trimestrale più recente della Occ secondo cui le cinque maggiori banche “troppo grandi per fallire” dispongono tutte di oltre 40 trilioni di dollari in esposizione ai derivati.

JPMorgan Chase

Asset complessivi: circa 2,5 trilioni di dollari
Esposizione ai derivati: oltre 67 trilioni di dollari

Citibank

Asset totali: quasi 1,9 trilioni di dollari
Esposizione ai derivati: circa 60 trilioni di dollari

Goldman Sachs

Asset totali: poco meno di un trilione di dollari
Esposizione ai derivati: oltre 54 trilioni di dollari

Bank Of America

Asset totali: 2,1 trilioni di dollari
Esposizione ai derivati: oltre 54 trilioni di dollari

Morgan Stanley

Asset totali: 831 milioni di dollari
Esposizione ai derivati: oltre 44 trilioni di dollari

E non è certo un problema solo americano. Come ha riportato recentemente anche Zero Hedge, il gigante europeo, Deutsche Bank vanta la maggiore esposizione in derivati di qualunque istituto americano, vale a dire oltre 75 trilioni di dollari (5 volte il Pil europeo e più o meno il Pil del mondo!!)

Per coloro che cercano con ansia il giorno in cui questi colossi imploderanno, è necessario tenere a mente che quando lo faranno si porteranno dietro tutto il sistema, ormai completamente dipendente da queste banche. Ci avevano detto che qualcosa sarebbe stato fatto dopo l’ultima crisi, ma in realtà i giganti finanziari si sono, da allora, potuti allargare di un 37% complessivo. Oggi, inoltre, le cinque maggiori banche del paese rappresentano il 42 per cento di tutti i prestiti negli Stati Uniti, e le sei maggiori controllano il 67 per cento di tutte le attività bancarie.

Ci stiamo pericolosamente avvicinando verso il maggior disastro finanziario nella storia del mondo, e, conclude Snyder, nessuno sta facendo nulla per impedirlo.

L’Antidiplomatico

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=8845

Primarie Pd Emilia Romagna, vince Bonaccini. Ma un iscritto su 3 diserta urne

Il deputato modenese del Pd batte Balzani, ma crolla l’affluenza. Gli elettori non hanno superato quota 55mila: in pratica è tornato al voto solo il 15% rispetto a coloro che si presentarono ai seggi per la scelta del segretario nazionale
emili
Stefano Bonaccini è il candidato presidente del centrosinistra per l’Emilia Romagna: è lui, infatti, ad aver vinto le primarie della coalizione: con il 61% ha staccato il suo unico avversario, l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani che, da candidato sostenuto da pochissimi dirigenti del partito ha preso il 39%. Ma il dato che più preoccupa il centrosinistra è quello dell’affluenza: hanno votato appena 58mila elettori. Il dato è difficilmente paragonabile con i precedenti perché era la prima volta che in Emilia Romagna si teneva una consultazione solo regionale. Alle precedenti primarie nazionali, in Regione, hanno votato sempre più di 400mila persone. Alle primarie per i parlamentari, convocate in fretta e furia il 30 dicembre 2012, votarono in 151mila. L’aspetto più preoccupante, tuttavia, è che il Pd in Emilia Romagna ha circa 75mila iscrittialmeno uno su tre, fra chi ha in tasca la tessera del partito, ha dunque scelto di disertare le urne. Un problema che il Pd, a meno di due mesi dalle elezioni, non potrà permettersi di ignorare.
Assente giustificato è stato Romano Prodi. Il professore ha fatto sapere che avrebbe voluto partecipare, come ha sempre fatto, ma una bronchite lo ha costretto a rimanere in ospedale dove è ricoverato da qualche giorno. Niente di grave, ma la necessità di un riposo assoluto. Ha votato nella sua Piacenza, invece, l’ex segretario Pier Luigi Bersani. Subito dopo la notizia della vittoria, a Bonaccini è arrivato un sms di complimenti da Matteo Renzi, del quale, negli ultimi mesi, è stato uno stretto collaboratore. “Ovviamente sono molto contento – ha detto Bonaccini – orgoglioso e onorato di questa responsabilità che mi hanno consegnato gli elettori. Questo è il primo tempo e come ho sempre detto la cosa più importante è il risultato finale. Finalmente ora avremo quasi due mesi per fare una campagna elettorale vera che è quella con gli avversari”.
Bonaccini ha invece minimizzato il calo dell’affluenza: “Ci aspettavamo di più”, ha ammesso, ma ha anche ricordato che queste primarie non hanno avuto il traino nazionale e sono state organizzate in pochissimi giorni. Secondo Balzani invece (che ha comunque offerto la sua collaborazione al vincitore ed ha parlato di un “clamoroso successo personale”) il flop della partecipazione è stato “una precisa strategia del partito” che non ha adeguatamente pubblicizzato la consultazione elettorale.
Primarie tormentate
Una vicenda tormentata quella di queste primarie. Subito dopo le dimissioni di Vasco Errani a luglio, il nome più quotato per la successione a governatore sembrava essere quello del sindaco Pd di ImolaDaniele Manca. Poi si era fatto avanti il parlamentare Matteo Richetti e l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani. Stefano Bonaccini, allora segretario regionale e braccio destro di Matteo Renzi a Roma era rimasto indeciso sino alla fine di agosto, quando era finalmente sceso in campo. A quel punto, ritiratosi Daniele Manca, in corsa erano rimasti solo Richetti, Bonaccini e Balzani. Il 9 settembre però il colpo di scena, Richetti si ritira: la procura della Repubblica di Bologna lo ha indagato per peculato per la vicenda dei rimborsi in Regione. Bonaccini, indagato per lo stesso motivo (anche se ora i pm hanno chiesto l’archiviazione della sua posizione) rimane invece in corsa in una sfida a due da superfavorito (ha l’appoggio di quasi tutte le anime del partito) contro l’outsider Balzani.
Bonaccini, da bersaniano a preferito di Renzi
Il suo nome, fino a poco più di un anno fa, era noto praticamente solo a chi seguiva la politica emiliano-romagnola. Modenese, classe ’67, Stefano Bonaccini era un consigliere regionale, sposato con Sandra e con due figlie, Maria Vittoria e Virginia. Una vita nel partito e nell’amministrazione locale: 5 anni da assessore nel suo paese d’origine, Campogalliano; 7 anni a Modena prima dell’arrivo in assemblea legislativa. Dal 25 ottobre del 2009 era segretario regionale del Pd, dopo aver vinto le primarie (lo votarono in 200mila), in occasione dello stesso voto che portò Pierluigi Bersani alla guida del partito nazionale. E’ infatti da bersaniano che si è mosso anche alle primarie successive, quelle che fecero del piacentino il candidato del centrosinistra alle politiche. Un rapporto, quello con l’ex segretario, che si andrà via via allentando dopo la non-vittoria del 2013 fino al punto di non ritorno quando – nei convulsi giorni della scelta del presidente della Repubblica – il suo grido su twitter, “Fermatevi”, fu tra gli ingredienti che portarono al tramonto di quel Pd.
Da Bersani a Renzi, quindi. Un passaggio non indolore tra ex compagni di strada che borbottavano al tradimento e rottamatori pronti a rinfacciare il suo essere renziano “della seconda ora”. A stabilire il suo grado di renzismo, ci pensò da lì a poco lo stesso ex sindaco di Firenze scegliendolo come coordinatore della campagna per le primarie che lo portarono alla guida del partito. Bonaccini sarà anche membro della prima segreteria Renzi (responsabile enti locali). Di lui si parlava come candidato a sindaco di Modena. Ma – dopo una fase di incertezza – proprio dopo il ruolo nazionale nel partito – si sfilò.
Fase di incertezza che ha regnato a lungo anche dopo che le dimissioni di Vasco Errani hanno accelerato la corsa a Viale Aldo Moro. Una sua candidatura era nell’aria (anche in questo caso in ballottaggio con un ruolo di rilievo nel partito nazionale: per lui sembrava pronta la delega all’organizzazione). Ma le riserve furono sciolte solo dopo il fallimento di una candidatura unitaria alle primarie di coalizione. In campo c’erano già Roberto Balzani e, soprattutto, Matteo Richetti. Poi, vennero le notizie dell’indagine a carico suo e dello stesso Richetti (che lasciò) per le spese da consiglieri. Bonaccini ha resistito. Ha chiesto di essere ascoltato dai magistrati fino alla richiesta di archiviazione.
(ha collaborato David Marceddu)

China Lunar Rover non trova evidenze di sbarchi americani sulla luna

Pechino | Funzionari top del programma spaziale cinese sono usciti questa mattina con dichiarazioni secondo cui gli allunaggi americani “erano una bufala totale”, riferisce il Beijing Daily Express

CHINESE LUNAR ROVER FINDS NO EVIDENCE OF AMERICAN MOON LANDINGS

Beijing | Top officials of the Chinese Space Program have come out this morning and expressed their feelings that the American moon landings “were a complete hoax” reports the Beijing Daily Express.
200 high-ranking officials from the Chinese Space Program have signed a petition asking explanations from the American government and the release of classified NASA information concerning the American moon landings that would prove to the World that the moon landings were not an elaborately orchestrated hoax to fool the World about America’s space program capabilities.

These allegations have come up through recent analysis of pictures taken from the Chinese moon rover that allegedly found no traces of the American moon landings existing on the moon.

Pictures taken from Yutu, the Chinese moon rover, that has landed on the moon in 2013, allegedly shows no proof whatsoever of the American moon landings ever happening
World renowned Russian nuclear engineer Yury Ignatyevich Mukhin has also signed the petition as well as a dozen other top Russian engineers and ex-KGB agents claiming the Russian Government “had always been aware of the situation since the early 1970’s”
These recent discoveries could strangely give credence to conspiracy theorists whom have claimed for decades that America had never gone to the moon but that the American moon landings were but an elaborate hoax to foul Russia into the space race and eventually, the nuclear arms race, with the purpose of ruining Russia, much like the financing of the Mujahideen forces during the soviet Afghanistan war successfully achieved.

– See more at: http://worldnewsdailyreport.com/chinese-lunar-rover-finds-no-evidence-of-american-moon-landings/#sthash.WHBazOjH.dpuf
http://worldnewsdailyreport.com/chinese-lunar-rover-finds-no-evidence-of-american-moon-landings/

La stangata sulle bollette del governo Renzie

le tasse sono sexy….

“La nuova stangata autunnale che le famiglie e le imprese troveranno nella bolletta di gas ed elettricità annunciati dall’Aeegsi mostra chiaramente le inefficienze dei provvedimenti approvati fino a questo momento per la riduzione dei costi energetici. Come M5S abbiamo da tempo affermato, anche in occasione di una tavola rotonda da noi organizzata su questi temi, che l’argomento, per la sua complessità, deve essere affrontato in modo strutturale e non con proposte spot di propaganda come ha fatto iI Governo Renzi nel Decreto taglia bollette di questa estate: con l’effetto di ridurre la concorrenza alle fossili e ostacolando le possibilità di sviluppo delle fonti rinnovabili. Le questioni sul piatto sono molte. Si potrebbe sostenere già nello sblocca Italia la stabilità dell’ecobonus fino al 2020 per sostenere gli interventi di efficientamento energetico per la riqualificazione degli edifici; si potrebbe valorizzare l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili con l’utilizzo di sistemi di accumulo; si potrebbero ridurre i sussidi riconosciuti alle fossili e agli energivori come interconnector e interrompibilità, oltre a impiegare meglio gli oneri per la gestione dei lasciti nucleari, e ridurre l’imbarazzante distacco del costo tra la componente energia pagata dai consumatori finali e quella pagata dai grossisti e molto altro. Tutti temi che in parte sono stati già affrontati in commissione decima del Senato nella quale oggi solleciteremo il Presidente Massimo Mucchetti per portare alla conclusione l’indagine conoscitiva sul prezzo dell’energia elettrica e il gas avviata ad inizio legislatura. Forse come Commissione, non troveremo le soluzioni, ma come M5S siamo certi che la conclusione del confronto sull’indagine dei prezzi dell’energia potrà fornire un indirizzo politico funzionale al Governo per intervenire in modo strutturale sulla riduzione del costo dell’energia, in particolare per favorire le imprese e i consumatori domestici, evitando cosi altri probabili interventi spot di propaganda.” Gianni Girotto, Gianluca Castaldi – Gruppo M5S, X Commissione Industria Senato
http://www.beppegrillo.it/2014/09/la_stangata_sulle_bollette_del_governo_renzie.html?utm_source=pulsenews&utm_medium=referral&utm_campaign=Feed%3A+beppegrillo%2Fatom+%28Blog+di+Beppe+Grillo%29

★URGENTISSIMO!!! DOMANI O GIOVEDI QUESTO CANE VERRÀ’ SOPPRESSO!!★

massima diffusione, l’uomo non solo lo voleva uccidere ma lo lascia agonizzare tanto ci pensano le autorità…
Diffondete, se magari conoscete un veterinario con un cuore grande

 Il mio amico a 4 zampe ~ con Ciro Musollino e altre 20 persone

Adozioni di cani e gatti
★URGENTISSIMO!!! DOMANI O GIOVEDI QUESTO CANE VERRÀ’ SOPPRESSO!!★
(Ricevo&condivido-per info contattate unicamente le volontarie)
Napoli-È stato investito sabato notte a terzigno (Na), ricoverato all’ASL di Torre del Greco (NA). Ha il bacino fratturato e non ha sensibilità alla parte posteriore pur non avendo lesioni alla spina dorsale. L’asl ha programmato eutanasia se nn dovesse rispondere alla terapia entro domani, passati cioè 3 giorni dall’inizio della terapia, non essendo un cane che può entrare in canile.
CHIEDO A CHIUNQUE ABBIA LA POSSIBILITÀ’ IN TERMINI DI SPAZIO, RIFUGIO, ASSOCIAZIONE DI FARE QUALCOSA!!
POTREBBE RIPRENDERSI MA SE RESTA LÌ NON AVRÀ LA POSSIBILITÀ DI PROVARE A GUARIRE!!
PER INFO:
MARIA 3662350923
Contattare Maria Carillo o Annamaria Petagna
PER FAVORE AIUTATELO!!
SE AVESSIMO LA POSSIBILITÀ IN TERMINI DI SPAZIO ED ECONOMICI NON SAREMMO QUI A CHIEDERE AIUTO..
 
cane

Kasparov, il famoso giocatore di scacchi ed esponente dell’opposizione liberale russa elogia il discorso di Obama all’ONU

Irina Osipova

17 min · Moscow, Russia ·

Kasparov, il famoso giocatore di scacchi ed esponente dell’opposizione liberale russa elogia il discorso di Obama all’ONU, critica Lavrov e ritiene Putin rappresenta un grande pericolo all’ordine mondiale più grande dello Stato islamico. Secondo lui se gli estremisti islamici possono essere distrutti, Putin no, perché che la la bomba atomica.
Che tornasse a giocare a scacchi.
Kasparov si e’ scoperto perche’ ha detto: Putin rappresenta un grande pericolo all’ordine mondiale” quindi e’ un pericolo per il NWO
http://www.youtube.com/watch?v=WahMK5NFpc8

ROMA: CNEL, LA DISOCCUPAZIONE “REALE” IN ITALIA SUPERA IL 30%. GIOVANI AL 44,2%

ma tu guarda, sovviene in loro un dubbio. Capisco che si debba occultare la realtà sullo stato occupazionale, finanche a scrivere e definire lavoratore una persona che però è in cassa integrazione (se è in cassa non lavora, motivo per il quale tale soggetto incassa la cassa) oppure si legge “operaio si suicida, senza lavoro da un anno”, se però si scrive operaio si allude al fatto che stia lavorando dato che operaio è una qualifica che viene attribuita in virtù di un contratto in essere, Tutto pur di non dire disoccupato che sta male dirlo, nel regime politically correct.

La stessa istat dice che il tasso di occupazione è del 55%, bene, come quindi devo definire il restante 45% se non ha un contratto di lavoro?
Chi non ha un contratto di lavoro non si definisce disoccupato?
Ma poi la stessa istat scrive tasso di disoccupazione al 12%……. Quindi il restante 33% che è? Sono i fantomatici inattivi? E l’inattivo ha un contratto di lavoro? NO, altrimenti sarebbe attivo, allora perché non definirlo disoccupato?

http://www.istat.it/it/archivio/129625

30 settembre 2014

Un milione di posti di lavoro persi dal 2007 a oggi, di cui più di 400mila nell’edilizia e quasi altrettanto nell’industria. Se consideriamo anche cassintegrati, part time involontari e inattivi disponibili, il tasso di disoccupazione nel nostro Paese (la cosiddetta disoccupazione allargata) supera il 30 per cento. Lo dice il rapporto sul mercato del lavoro 2013-2014 del Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, secondo cui perché il tasso di disoccupazione scenda intorno al 7%, come prima dello scoppio della crisi, servirebbe la «creazione da qui al 2020 di quasi 2 milioni di posti di lavoro». Un’ipotesi che «sembra irrealizzabile». Intanto l’Istat diffonde i nuovi dati sulla disoccupazione che mostrano un piccolissimo segno meno: i senza lavoro ad agosto 2014 sono diminuiti dello 0,1 per cento rispetto allo stesso periodo scorso anno, ma continua a crescere il numero dei giovani (15-24 anni) disoccupati, al 44,2%, in aumento del 3,6 per cento.
Ad aumentare non è solo la disoccupazione, ma anche lo scoraggiamento: gli italiani che hanno smesso di cercare un posto di lavoro sono ormai più di 3 milioni. Secondo gli ultimi dati Istat aggiornati ad agosto, il tasso di inattività è fermo al 36,4 per cento. Il tutto, mentre anche l’Italia crisi si muove a due velocità: la caduta del Pil al Sud è quasi il doppio di quella delle regioni del centro Nord, e i giovani restano ai margini di un mercato del lavoro che invecchia sempre più. Il risultato è che il cambiamento tecnologico è frenato, così come l’innovazione, e questo si riflette in maniera sfavorevole sulla competitività delle nostre imprese.(…)

Leggi tutto su linkiesta
http://www.crisitaly.org/notizie/roma-cnel-la-disoccupazione-reale-in-italia-supera-il-30-giovani-al-442/