Strappo del sindaco Plano, Susa esce dall’Osservatorio sulla Tav

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Scontro nello stesso giorno in cui la Regione dà il via libera al progetto. Il sì subordinato a 130 prescrizioni su paesaggio e sicurezza ambientale

di FABIO TANZILLI

Strappo del sindaco Plano, Susa esce dall'Osservatorio sulla Tav

Susa dice addio all’Osservatorio, proprio nel giorno in cui la Regione approva le modifiche al progetto definitivo della Tav. Lo strappo di Sandro Plano, già annunciato in campagna elettorale, è arrivato al presidente dell’Osservatorio Mario Virano via raccomandata: “Susa non farà più parte del tavolo  –  afferma il sindaco No Tav  –  questa scelta rientra nel nostro programma. Abbiamo atteso per settimane un segnale dal ministro Lupi. Ad agosto ero andato a Roma per chiedere che ci ascoltasse, e che si ricostruisse un rapporto con i Comuni, ma non si è fatto più vedere”. 

L’addio all’Osservatorio era uno dei punti fondanti del “patto di Isolabella”, sancito quest’estate da gran parte dai nuovi sindaci della bassa Val Susa e il movimento No Tav. Dopo Susa, a breve anche Condove lascerà il tavolo con Virano. Ma la decisione di Plano viene criticata dal senatore del Pd, Stefano Esposito: “Ha vinto le elezioni per soli otto voti, non si sarebbe dovuto sfilare: d’ora in poi la metà dei cittadini di Susa non avrà più una rappresentanza al tavolo in cui si discute l’opera”. Esposito quindi sfida il sindaco di Susa: “Ora dovrebbe avere il coraggio di rifiutare anche la stazione internazionale: proponga un referendum tra i suoi cittadini e vediamo cosa decidono”. Plano replica: “La stazione è un’opera di dubbia utilità, meglio tenersi l’autoporto. Con la crisi che c’è non ha senso spendere soldi pubblici per queste cose, bisogna riaprire il dibattito sulla sua realizzazione, ma ci devono ascoltare”. 

Polemiche proprio nel giorno in cui la giunta regionale ha approvato le modifiche al progetto definitivo della Tav: il tunnel di base con la Francia, la stazione internazionale di Susa, il tunnel d’interconnessione con la linea storica del Frejus, le opere tra Susa e Bussoleno. Un “sì” condizionato da ben 130 prescrizioni, che per la Regione sono vincolanti ai fini della tutela ambientale e della salute pubblica: riguardano anche l’assetto idrogeologico, le scelte paesaggistiche, il rischio amianto. 

Strappo del sindaco Plano, Susa esce dall’Osservatorio sulla Tavultima modifica: 2014-09-30T14:20:17+02:00da davi-luciano
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