Amianto, chiusa inchiesta per i morti Olivetti. Indagati De Benedetti e Passera

Le ipotesi di reato contestate sono l’omicidio colposo e lesioni colpose plurime. Le indagini riguardano la morte di una ventina di lavoratori che tra la fine degli anni ’70 e ’90 hanno lavorato in reparti a stretto contatto con il minerale cancerogeno
 
   
benedetti
Omicidio colposo e lesioni colpose per i morti di amianto. È stata chiusa l’indagine per i 39 indagati dell’inchiesta sugli operai, che lavoravano alla Olivetti di San Bernardo, a Ivrea, nei reparti contaminati, e poi deceduti o ammalatisi di tumore. Tra gli indagati ci sono l’ex presidente Carlo De Benedetti e l’ex amministratore delegato Corrado Passera, ma anche Franco e Rodolfo De Benedetti.
 
Le indagini riguardano la morte di una ventina di lavoratori (dopo la pensione) che tra la fine degli anni ’70 e ’90 hanno lavorato in reparti a stretto contatto con il minerale cancerogeno. Condizione lavorativa che li avrebbe portati ad ammalarsi di mesotelioma pleurico, il tumore tipico che colpisce chi ha passato lunghi periodi a contatto con l’asbesto.
 
Carlo De Benedetti è interessato dall’indagine nella sua qualità di amministratore delegato e presidente dell’Olivetti dal 1978 al 1996; il fratello Franco come amministratore delegato dal 1978 al 1989, di vicepresidente dal 1989 al 1992 e di consigliere di amministrazione fino al 1993; il figlio Rodolfo come consigliere di amministrazione dal 1990 al 1997; l’ex ministro Corrado Passera come consigliere di amministrazione dal 1990 al 1996 e amministratore delegato dal 1992 al 1996. Roberto Colaninno è stato amministratore delegato a partire dal 1996. Camillo Olivetti è indagato nella veste di amministratore delegato fra il 1963 e il 1964 e di consigliere di amministrazione fino al 1981.
 
Secondo la Procura di Ivrea nella fabbrica creata nel 1908 da Camillo Olivetti, che produceva macchine per scrivere famose in ogni parte del mondo, che sotto Adriano Olivetti vide all’opera intellettuali e letterati, i lavoratori erano alle prese con sostanze nocive e, per questo, si ammalarono: patologie con un’incubazione lunghissima, come il mesotelioma alla pleura, che hanno cominciato a falciarli, ad uno ad uno, a partire dal 2001.
 
L’Ingegnere ribadisce “con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati e attende con fiducia le prossime fasi del procedimento nella convinzione che all’esito di questa complessa indagine svolta dai pubblici ministeri, una volta al vaglio del Giudice, possano essere chiariti i singoli ruoli e le specifiche funzioni svolte all’interno del articolato assetto aziendale della Olivetti. Nel ribadire la propria vicinanza alle famiglie degli operai coinvolti – si legge in una nota ricorda ancora una volta che, nel periodo della sua permanenza in azienda, l’Olivetti ha sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell’epoca”
 
Sull’inchiesta pesa come un macigno una sentenza della Corte d’appello di Torino. I giudici, pronunciandosi sul caso dell’ex operaia Lucia Delaurenti, scrissero – lo scorso novembre – che il male che la uccise era legato al talco respirato fra il 1972 e il 1976, e condannarono a sei mesi l’allora amministratore delegato, Ottorino Beltrame (deceduto ad agosto a 96 anni). Secondo la Corte, l’azienda conosceva il problema ma lo affrontò con “colpevole ritardo”. Ci sono parole durissime in quella sentenza: “Omissione cosciente di ogni cautela”, “attività gestita nella piena illegalità”, “massima incuria”. Al caso di Lucia se ne sono poi aggiunti altri.

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 Le combat pour la ‘Novorossiya’, la « Novy Russ », est entré dans une nouvelle phase : celle de la lutte pour l’existence étatique.

 Nos réseaux EURASIE et AFRIQUE entendent soutenir, forts de leur expérience dans la défense des « Républiques venues du froid » (PMR-Transdniestrie, Abkhazie, Ossétie du Sud et Nagorny Karabagh), cette émergence étatique.

 Nous avons donc organisé le NOVOROSSIYA COORDINATION CENTER, organisme transnational basé à Bruxelles, et qui entend travailler avec les organismes russes qui mènent le même combat.

 Notre position est simple : avec Vladimir Poutine et avec les autorités démocratiques des Républiques de Donetsk (DNR) et de Lugansk (LNR) et les mouvements de résistance antifascistes qui combattent en Ukraine contre la Junte de Kiev et l’OTAN.

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VESCOVO SGOMBERA 17 FAMIGLIE ITALIANE: PER FARE POSTO AI ‘PROFUGHI’

la solidarietà politically correct non è discriminatoria e razzista vero? E la Chiesa, sempre nel mirino della società civile per le sue proprietà ed attività speculative IN QUESTO CASO NON SI CONTESTA, LA SOCIETA’ CIVILE IMMAGINO GRADISCA QUESTA AZIONE DISCRIMINATORIA vero?
Ennesima riprova di come l’immigrazione, visti i soggeti che la sostengono, rappresenti sì una risorsa, ma per i soliti affari malavitosi. Altrimenti come spiegare la continua e sistematica indifferenza verso i disagiati autoctoni e tanta apprensione e preoccupazione per i disagiati che vengono da lontano????

CLAMOROSA DENUNCIA DEL MOVIMENTO DEI SENZA CASA

Emergenza casa, sono migliaia le famiglie italiane che non hanno un tetto, ma il governo preferisce ospitare i cosiddetti ‘profughi’. Non solo, anche i vescovi preferiscono ospitare i clandestini: perché rendono 35€ al giorno per uno. Che paghiamo noi contribuenti.
 
Ne è testimone la protesta di 17 famiglie beneventane, che martedì scorso si erano già rese protagoniste dell’occupazione di uno stabile al palazzo De Matteis, al Rione Ferrovia, sono tornate a protestare occupando i piani alti dell’edificio situato tra via Rummo e via Bosco Lucarelli, struttura storicamente conosciuta a Benevento per aver ospitato per decenni le Suore Orsoline.
 
La Fondazione, che è presieduta dall’Arcivescovo di Benevento, ha immediatamente presentato denuncia e, nel pomeriggio, è partito lo sgombero: via Rummo e via Bosco Lucarelli interdette al traffico, poi l’arrivo di Polizia, Vigili del Fuoco, 118 e Digos per “liberare’ i piani alti dell’edificio.
 
Mica sono africani, che si arrangino.
 
Le famiglie, una volta fuori, sono andate a protestare nei pressi della famigerata Caritas nella vicina via Episcopio.
 
“Bastava intavolare una trattativa in mattinata tra i rappresentanti legali della fondazione e il comune di Benevento per trovare una soluzione – hanno fatto sapere in una nota diramata in serata – e mettere a posto le questioni tecniche dando ospitalità ai senza tetto. L’ignavia del Sindaco invece e l’accanimento della Curia hanno peggiorato la condizione di vita di queste persone”.
 
Il Movimento spiega perchè le famiglie non hanno soggiornato, così come era previsto inizialmente, nella struttura dell’ex scuola di via Cupa Ponticelli: “Ci siamo trovati nella scuola di Ponticelli, dove già vivono quattro nuclei familiari, senza docce e bidet, con problemi strutturali evidenti. Una struttura che del resto può ospitare solo una parte delle famiglie mentre le altre non sanno cosa fare. Dopo averci consegnato 15 brandine e averci fatto passare la notte ammassati a Ponticelli, abbiamo deciso di occupare gli alloggi delle Orsoline sperando in una gesto di solidarietà della Curia dato che la struttura è comunque comunale. Don Nicola De Blasio aveva parlato di struttura fatiscente e inagibile senza utenze e senza servizi ma la realtà dei fatti da noi ripresa (il Movimento di Lotta per la Casa ha diffuso un video sulla loro pagina Facebook) ci dice il contrario, una struttura tenuta come un gioiello, all’oggi abbandonata e completamente improduttiva per il comune di Benevento”.
 
Poi, i senzacasa svelano a cosa punti la Curia. Per gli attivisti del Movimento, in base a quanto denunciato in una nota pubblicata sulla loro pagina facebook, il vescovo ha già in piedi un progetto per realizzare, nei piani alti delle ex Orsoline, un centro per richiedenti asilo: noi li chiamiamo clandestini.
 
Capite perché Bergoglio invoca l’accoglienza?
 
“E’ evidente che il mero interesse economico è alla base di queste scellerate scelte e che le motivazioni tecniche restano soltanto fandonie smentite dai fatti, come i video che del resto mostrano quanto quella struttura non sia fatiscente o inagibile”. Conclude uno dei senzacasa italiani.
 
Che da stasera dormiranno all’aperto.

LUC MICHEL AU CAMEROUN 1 / EMISSION ‘LE MERITE PANAFRICAIN’ DU 12 SEPT. 2014

EODE-TV & Afrique Media TV/

2014 09 12/ EODE-TV - AMTV mérite panaf. LM au Cameroun 1 (2014 09 12) FR

Emission LE MERITE PANAFRICAIN du 12 septembre 2014

Présentée par Tony Michael Menga

Avec Luc MICHEL en direct de Douala, Cameroun.

 Thèmes :

* Les nationalistes panafricains avaient-ils raison de mener leur combat ?

* La Libye sombre dans le chaos

 Video intégrale sur : https://vimeo.com/107191832

 

 EODE-TV / EODE Press Office

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Obama ha esorta tutto il mondo ad unirsi contro la Russia

http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_27/Obama-ha-esorta-tutto-il-mondo-ad-unirsi-contro-la-Russia-2772/

Obama ha esorta tutto il mondo ad unirsi contro la Russia

© Foto: AP/Pablo Martinez Monsivais

Al tradizionale messaggio di sabato alla nazione il Presidente degli Stati Uniti ancora una volta ha parlato “dell’aggressione russa” contro cui Obama cerca di unire tutto il mondo. Obama ha sottolineato che gli Stati Uniti si trovano “dalla parte giusta della storia”, e quindi, tutti gli altri devono prendere la stessa parte.

Intervenendo alle Nazioni Unite il 24 settembre Obama ha detto che le azioni della Russia in Ucraina sono tra le minacce più grandi del mondo. Il Presidente americano ha messo la Russia nella stessa lista con l’epidemia di Ebola e i militanti de “Lo Stato islamico”.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_27/Obama-ha-esorta-tutto-il-mondo-ad-unirsi-contro-la-Russia-2772/

LA TASI E IL BUON SENSO

Come hanno fatto quei comuni ad esentare i cittadini dalla Tasi?

m5s TASI
Semplice. Ad Assemini nel bilancio di previsione abbiamo tagliato la spesa corrente (spese economali, spese postali, spese di carburante e le spese manutenzione mezzi).
A Ragusa hanno ottimizzato le entrate destinandole all’abbattimento della TASI per i prossimi 3 anni.
Ma questi non sono gli unici esempi di amministrazione virtuosa a 5stelle. Infatti, il Sindaco Patrizio Cinque – Sindaco M5S di Bagheria, eletto lo scorso giugno, ha rinunciato all’emolumento dei primi sei mesi di mandato per poi ridurlo dal settimo mese del 30%. Analoga riduzione è stata disposta per gli assessori. I soldi risparmiati vengono così conferiti in un “Fondo di solidarietà” per le emergenze sociali.
Che ne pensa il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo?
Cosa ne pensano tutti i sindaci italiani che non sono riusciti a fare un semplice provvedimento.
Siete pronti al cambiamento? Io si!

SECONDO LA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE E’ MEGLIO UNO STUPRO DEL SALUTO ROMANO….

se lo stabilisce una toga guai a contestare, significherebbe mettere in discussione la democrazia, si dice. E guai quindi a chi introducesse la responsabilità dei giudici. Chissà se fosse stata loro moglie o loro figlia tale vittima se avessero giudicato la cosa meno grave

Secondo questi dotti e illuminati giudici, si può infatti violentare una donna costringendola a subire un rapporto sessuale completo e ottenere uno sconto di pena per aver commesso un fatto “di minore gravità”. La Suprema Corte ha giudicato fondato il ricorso di un violentatore il quale ha sostenuto che, per valutare la gravità di una violenza fisica, deve “assumere rilevanza la qualità dell’atto compiuto, il grado di coartazione, il danno arrecato e l’entità della compressione”, più che la quantità di violenza fisica esercitata. In proposito, la Cassazione esprime un concetto di cui dovrebbe vergognarsi per la carica di inciviltà che contiene: “…ai fini della concedibilità dell’attenuante di minore gravità, assumono rilievo una serie di indici, segnatamente riconducibili, attesa la ‘ratio’ della previsione normativa, al grado di coartazione esercitato sulla vittima, alle condizioni fisiche e mentali di quest’ultima, alle caratteristiche psicologiche, valutate in relazione all’età, all’entità della compressione della libertà sessuale e al danno arrecato alla vittima anche in termini psichici…”. E dunque, se dopo aver subito violenza, una donna è ancora in grado di intendere e di volere, possono tranquillamente essere concesse le attenuanti allo stupratore e derubricare lo stupro come fatto di “minore gravità”. È sconvolgente come il relativismo morale che è alla base di questo obbrobrio giuridico, porti a far venir meno ogni difesa della dignità della donna. Si attende una risposta dall’universo femminile..perchè se non parlano ora e non si ribellano a questa infamia sono attese da anni terribili. Per un certo genere di individui La strada diverrà un supermarket dove servirsi dagli scaffali… (G.F.)
http://informare.over-blog.it/2014/09/secondo-la-suprema-corte-di-cassazione-e-meglio-uno-stupro-del-saluto.html