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Sarà un errore o una svista, ma l’italiano non è ancora la lingua ufficiale della nostra Repubblica. Dal ministro Giannini arriva la proposta di legge
Snobbata dalla Repubblica italiana, l’italiano è invece la lingua ufficiale della Repubblica di San Marino e dello Stato Città del Vaticano. Seppure nel 1999 la legge numero 482 del 15 dicembre dichiari nell’art.1 che l’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica, questo particolare manca proprio nella Costituzione, fondamento della nostra legislazione: al Belpaese, patria di santi poeti e navigatori, manca quindi unalingua ufficiale. E allora, per andare incontro alle crisi di identità delle tante generazioni di studenti che per 66 anni hanno studiato l’importanza dell’italiano da Dante a Manzoni, scende in campo il ministro della pubblica istruzione, Stefania Giannini, con una proposta di legge ad hoc.
La ministra in realtà da oltre un anno sta cercando di far approvare il testo e, prima di lei, in tanti hanno percorso questa strada. Inutilmente. Il motivo non è dato sapere, resta il fatto che ad oggi gli italiani non hanno una lingua ufficiale. Peccato, visto che l’italiano è la lingua della poesia per antonomasia. In tutto il mondo, tranne che in Italia.
UFFICIALE…MA TRA LE MINORANZE – Una menzione della lingua italiana, riconosciuta come quella ufficiale della Repubblica, arriva solo nel 1999 con la Legge del 15 Dicembre, n. 482 che mette nero su bianco le “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”. Ed è lì che, all’articolo 1, si legge finalmente che “La lingua ufficiale della Repubblica è l’italiano” per poi seguire nell’articolo 2 con “La Repubblica, che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della lingua italiana, promuove altresí la valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla presente legge”. L’ufficialità arriva dunque nel ’99 ma a latere di una legge rivolta a tutelare le minoranze linguistiche. Un paradosso tutto da sanare. Che ci riesca il ministro Giannini?