50 bambini siriani muoiono dopo essersi vaccinati. Le fiale anti-morbillo sono contaminate.

sarà stata una svista vero maledetta ONU??? 

settembre 19 2014

 
Sospesa la campagna di vaccinazioni avviata dall’ONU nel nord della Siria, dopo decine di decessi a causa di una fornitura mal conservata. Le vittime avevano tutte meno di due anni…
 
Le vaccinazioni letali sono state somministrate nelle città di Jarjanaz e Sinjar della provincia di Idlib. Le cifre sui decessi sono però contrastanti: alcuni medici parlano di almeno 15 morti, altri 35 e altri ancora 50. C’è chi ipotizza siano oltre i 50. Quel che è certo è che dozzine di altri bambini si sono ammalati a causa del vaccino.
Secondo Ajaj alcune dosi potrebbero non essere state conservate alla giusta temperatura, ma altri medici escludono questa possibilità perché lo stesso vaccino è stato usato su altri bambini che non sono stati male. Per altri potrebbero invece essere state introdotte tossine o sostanze contaminanti quando il vaccino, che arriva in fiale multidose, viene diluito per la singola iniezione.
 
Tradotto da Lo Sai

Fmi: “Necessario intervenire sulla spesa pensionistica italiana”

settembre 19 2014
 
Dopo gli schiaffoni dell’Ocse, Matteo Renzi deve incassare quelli del Fondo Monetario internazionale, pessimista sull’economia italiana. Il Fmi, infatti, ha rivisto al ribasso le stime sul Pil italiano nel 2014 indicando una contrazione dello 0,1%. Per il 2015 un’accelerazione all’1,1 per cento. Ma non solo, perché l’istituto guidato da Christine Lagarde spiega che “ottenere risparmi significativi sarebbe difficile senza intervenire sulla grande spesa pensionistica.
La spesa per le pensioni italiane – avvertono gli analisti del fondo – è la più alta d’Europa, pari a circa il 30% del totale”. Chiaro il messaggio del Fmi, componente della cosiddetta Troika insieme a Bce e Commissione europea: l’Italia deve ancora stangare i pensionati.
 
Allarme rosso – Il Fmi, nel report, parla di “rischi che restano ancorati al ribasso” e della “possibilità di stagnazione e bassa inflazione“. Nell’analisi degli esperti di Washington, la crescita è destinata a rimanere attorno all’1% fino a tutto il 2019: le stime sono infatti per un +1,3% nel 2016, un +1,2% nel 2017, un +1% nel 2018 e un +1% nel 2019. Poi cattive notizie anche sulla disoccupazione, che in Italia quest’anno secondo le previsioni salirà ai massimi dal dopo guerra: al 12,6% rispetto al 12,2% del 2013. La disoccupazione, inoltre, per il Fmi è destinata a restare a due cifre fino al 2017. Uno scenario pessimo, che potrebbe anche essere rivisto ulteriormente a ribasso nel World Economic Outlook di ottobre: lo ha spiegato senza peli sulla lingua Kenneth Kang, capo della missione annuale del Fmi in Italia.