Alta velocità: che fine ha fatto il rottamatore No Tav?

Alta velocità: che fine ha fatto il rottamatore No Tav?

settembre 17 2014
Sul fatto che il Tav non sia il primo dei pensieri di Matteo Renzi non c’è alcun dubbio: la scenetta “vengo non vengo Chiomonte”, degna del miglior palco d’avanspettacolo evidenzia tutto questo. Per alcuni esponenti del suo partito ad esempio il senatore Stefano Esposito, l’alta velocità ormai sembra questione di vita o di morte. E dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino spesso è arrivato l’invito all’ex sindaco di Firenze di visitare ufficialmente il cantiere dove si sta scavando il tunnel geognostico. Nonostante a Torino, Renzi debba molto nella sua scalata a Palazzo Chigi, o per fretta o per scuse meteorologiche ha evitato Chiomonte e la scontata contestazione del movimento valsusino che certo non gli avrebbe giovato in questi giorni. Ma Legambiente evidenzia che la parola “alta velocità” nell’agenda di Renzi non è mai stata scritta:

«La Tav? Non è un’opera dannosa, ma inutile. Soldi impiegati male. Rischia di essere un investimento fuori scala e fuori tempo» queste erano le parole del premier scritte nel 2013 nel libro “Oltre la rottamazione”, rispolverate da Legambiente per rinfrescare la memoria di tutti, Renzi compreso, che fanno sorgere una domanda spontanea. Che fine a fatto quel No Tav di Renzi?
Parole in forte contrasto con la volontà del Governo Renzi anche per Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. «Ci chiediamo con quali esperti si sia confrontato il premier per cambiare così repentinamente opinione. Quali sono i dati in suo possesso per giustificare l’opera?».
Insomma, il premier, dopo qualche tempo a Palazzo Chigi sembra aver cambiato opinione sulla questione Tav, ma come mai questa incoerenza? Colpa delle cattive amicizie romane o queste perdite di memoria sono i primi segni di un invecchiamento precoce?

Alta velocità: che fine ha fatto il rottamatore No Tav?ultima modifica: 2014-09-19T13:36:53+02:00da davi-luciano
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