Occhi che parlano, maxi processo aula bunker 16 settembre 2014

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TGMaddalena

ConsTecAB16set2014

 Con l’udienza di oggi si apre ufficialmente il nuovo anno giudiziario per i tanti attivisti no tav sotto processo. Il maxi processo per lo sgombero del 27 giugno 2011 e la manifestazione del 3 luglio è ormai alle battute finali, il termine massimo fissato dal Presidente, Quinto Bosio, è infatti il 20 gennaio.

C’era stata una richiesta di rinvio fatta dai legali di due imputati che “fino a questo momento sono stati giudicati in contumacia”, come fa notare Bosio mentre respinge la richiesta di rinvio, quasi che l’assenza dal giudizio ne limitasse i diritti.
Entra il teste della difesa, Alfredo Ghio, consulente tecnico, si occupa dal 1981 di perizie per i tribunali, in particolare dell’identificazione di soggetti attraverso analisi foniche (le voci) e fisiognomiche, antropometriche, identificazione di soggetti che in ambito giudiziario “tendenzialmente sono rapinatori, e analisi per contraffazione del documento”.

Parla dei volti ripresi in videocamera (nei tanti video utilizzati dalla Procura) che non consentono di individuare la totalità del volto, ma solo gli occhi. Occhi che parlano. E che, secondo il consulente, escludono con certezza che vi possa essere corrispondenza tra il “soggetto ignoto” e G.Avossa.
La sua consulenza, richiesta a luglio di quest’anno dall’avvocato Novaro, tenderà a dimostrare la non attendibilità dell’identificazione di una delle imputate in questo maxi-processo, G.Avossa.

“Alcune immagini offrono una visione parziale, frontale, altre laterali” (sul monitor passano le prime immagini). Il volto è coperto da un passamontagna, e protetto da un casco. L’analisi si sofferma sugli occhi, dei quali vengono analizzate tutte le caratteristiche: la forma dell’occhio, le ciglia, le sopracciglia.

Perizia_AG

Il PM chiede quale metodo abbia utilizzato, il perito risponde che i tratti facciali sono classificati secondo una serie di tabelle che riguardano la conformazione dell’orecchio, del naso, occhi, bocca, poi dati desumibili da misurazioni antropometriche se i punti sono riscontrabili. In questo caso ha fatto una comparazione basandosi sulla valutazione dei tratti facciali riscontrabili in questa indagine, esclusivamente gli occhi. Si è rifatto alle tabelle che sono una l’evoluzione dell’altra.
Il PM chiede ancora quali tabelle abbia utilizzato, il perito risponde “atlante facciale DMV”, uno studio effettuato da Germania, Italia e Lituania, in cui ci sono 46 tratti facciali che riprendono forma della testa, altezza della fronte, etc. I tratti facciali utilizzati dal perito sono al punto 7 (altezza sopracciglia), 8,9,10,11,12…  principalmente quelli degli occhi. Il PM chiede se abbia fatto misurazioni, il perito risponde che i tratti facciali non contemplano misurazioni antropometriche. “Essendo il volto parzialmente occultato non è possibile fare misurazioni antropometriche”.
Avvocatura di Stato: L’immagine fa riferimento ad un volto femminile, lei ha considerato la possibilità della presenza di trucco su occhi e sopracciglia nel fare le sue misurazioni?
Teste mi parla del soggetto ignoto
Avv. di Stato: anche la foto qui a sinistra presenta delle sopracciglia che apparentemente sembrano leggermente ritoccate…
Teste lei sta guardando la foto dove poi c’è Avossa… quella è una fotografia che ho fatto io personalmente e non c’era nessun trucco anche perché ho chiesto alla signora di venire in modo privo di trucco, quindi su quest’immagine qua di sinistra, soggetto noto, non c’è nessun trucco, sono le sopracciglia al 5 di agosto della signora Avossa. Ho richiesto di assumere posizioni del volto affini a quelle della posizione del soggetto ignoto. Le riprese sono state fatte il 5 agosto 2014.
Offrono una campionatura a mio avviso più completa possibile sulle posizioni assunte dal volto del soggetto noto, rispetto alle immagini del soggetto ignoto. La sig.ra Avossa mi aveva fornito anche alcune immagini di una festa del suo 37esimo compleanno, dove c’era sostanzialmente.. lei è riprodotta, e io ho notato che in queste immagini, di una decina d’anni fa, non c’è stata variazione nell’aspetto fisionomico delle sopracciglia e dell’occhio della signora. Poi ovviamente nella relazione ho inserito solo gli aspetti che interessavano perché qui l’unico punto confrontabile è quello.

Avv di Stato: lei alla fine del suo lavoro mi sembra di aver capito che escluda con certezza che ci possa essere una corrispondenza tra le immagini che ha confrontato
Teste si, io ho anche precisato che di norma per poter esprimere un giudizio di avvenuta identificazione occorre che ci sia l’alberamento di tutti questi parametri facciali o, in caso di non completezza dei parametri, che ci siano delle peculiarità che possano consentire di esprimere ugualmente un giudizio di avvenuta identificazione. Per l’esclusione non è necessario di avere la disponibilità di tutti i parametri facciali, perché nel momento in cui c’è uno o più parametri facciali non posticci, non modificabili, che sono certamente diversi, ecco il giudizio può essere espresso in termini di certezza tecnica anche nel momento in cui non si dispone dell’insieme dei parametri ma esiste un dato solamente diverso. In questo caso stiamo trattando dell’occhio, l’elemento altamente discriminante è la piega e l’altezza delle palpebre, ma se prendessimo in termini generici l’orecchio, una volta che io posso avere naso e bocca simili ma la conformazione dell’orecchio diversa, va da se che il giudizio espresso è di incertezza tecnica.
Avv di Stato: il criterio di esclusione è basato sul taglio dell’occhio e sullo spessore della palpebra in base a quello da lei riferito, ma lo spessore della palpebra di un soggetto è variabile o è un dato immodificabile?
Teste ovviamente nel corso degli anni  c’è l’invecchiamento e di conseguenza anche le palpebre subiscono una metamorfosi, qui parliamo di un soggetto in un periodo sufficientemente stabile e non confrontiamo immagini in cui è intercorso un lasso temporale  in cui l’invecchiamento cutaneo possa essere influente.
Avv di Stato: l’ipotesi del gonfiore della palpebra… lei ha considerato…
Teste: in linea teorica tutto può starci, ma qua l’elemento altamente discriminante oltre alle palpebre è quella piega di quell’imperfezione cutanea che c’è nel soggetto ignoto e che non c’è invece nell’Avossa.

Avv. Novaro: produrremo tutte le fotografie in cartaceo, produrrei la consulenza tecnica.
LegalTeam16set2014
Segue discussione sulle date successive, non è ancora chiaro quanti imputati rilasceranno dichiarazioni spontanee, il giudice Quinto Bosio chiede se sono possibili dichiarazionispontanee già il 23 settembre, fissando come termine ultimo per il processo il 20 gennaio. 
Il PM ritiene di poter fare le proprie conclusioni in una giornata, l’avvocatura di Stato evidenzia che dipende dal tempo a disposizione dopo la requisitoria del PM.
 Bosio ipotizza chele dichiarazioni spontanee vengano fatte il 23 (e il 26) e che il PM inizi il 30, poi le parti civili ma possibilmente in un’udienza, l’avvocatura chiede di avere più tempo dopo l’udienza del PM per necessità di rivedere la trascrizione. L’avv. Novaro chiede se sia possibile accorpare le discussioni per giornate (il 27 giugno e il 3 luglio), ma Novaro ha alcune sovrapposizioni (imputati per il 27 giugno e per il 3 luglio). 
Un avvocato evidenzia che la presenza in aula, del legal team, è un po’ esigua, pertanto è difficile pianificare in questa sede le prossime udienze, l’avv. La Macchia fa presente che potrebbero esserci due udienze con le dichiarazioni spontanee, in parte il 23 e in parte nella successiva. Il PM chiede di fissare l’orario delle udienze, Bosio fa presente che la calendarizzazione dipenderà da quante udienze verranno richieste dalla difesa. Si confermano tutti i martedi’, dalle 9:00 alle 17:00.  I martedì restano, in più, se occorre, verranno fissate udienze extra, tenendo come termine finale il 20 gennaio.

In sintesi, nelle prossime udienze (23 e 26 settembre, dalle ore 9:00 alle 17:00) si alterneranno gli imputati, con le dichiarazioni spontanee, sarà quindi gradita una partecipazione attiva e solidale, così come il 30, quando il PM inizierà la requisitoria, presumibilmente terminandola nell’udienza, con le richieste di condanne. Altro momento importante.

Purtroppo oggi non abbiamo potuto fare la trascrizione in diretta, la connessione ad internet, in altre occasioni già particolarmente lenta, oggi era totalmente oscurata. E non per un problema di chiavetta.

Simonetta Zandiri – TGMaddalena

Occhi che parlano, maxi processo aula bunker 16 settembre 2014ultima modifica: 2014-09-16T23:18:00+02:00da davi-luciano
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